LUCA DONDONI, La Stampa 22/9/2010, pagina 44, 22 settembre 2010
Mannino: “Io, la terrona che fa ridere il Nord” - Teresa Mannino, palermitana, cascata di capelli ricci e neri, l’accento di chi vive come un onore e non un onere essere siciliani a Milano, è un’attrice che vale la pena di tenere d’occhio
Mannino: “Io, la terrona che fa ridere il Nord” - Teresa Mannino, palermitana, cascata di capelli ricci e neri, l’accento di chi vive come un onore e non un onere essere siciliani a Milano, è un’attrice che vale la pena di tenere d’occhio. Dal 2007 insieme a Federico Basso conduce Zelig Off (la nuova stagione parte stasera su Italia 1) e ogni sabato alle 16.30 è su Rai Radio2 con Isole (In)comprese. Non solo. Il 23 novembre, giorno del suo quarantesimo compleanno, arriverà sul grande schermo con il cinepanettone di Massimo Boldi A Natale mi sposo. Intanto fa la mamma di Giuditta, 16 mesi, che ha giustamente la priorità su tutto. «Non chiamo più nemmeno mia madre, gli amici, i parenti. Tutti si lamentano ma con tutto quello che ho da fare per Giuditta, per l’imminente tour teatrale, per Zelig Off, per la radio e per quel povero ragazzo del mio fidanzato che un po’ di tempo lo merita, il telefono nemmeno lo guardo». A proposito delle tante cose che fa, sembra che Isole (In) comprese sia quella cui tiene di più. «Innanzitutto l’ho scritto, pensato, voluto e realizzato tutto da sola. È un po’ come un figlio. Per tutta l’estate io e i miei tecnici siamo andati in giro per le isole italiane a incontrare gente, registrare pensieri, annusare il profumo del mirto e del rosmarino, sentire l’odore del mare e dei pescherecci. Ho conosciuto gente semplice e meravigliosa, è stato un tuffo in un’Italia che ci appartiene e spesso dimentichiamo o di cui non ci accorgiamo. Se andate sul mio profilo di Facebook date un occhio anche alle foto di questa avventura». E Zelig Off? Stesso amore? «Diverso. Zelig, inteso come il locale di viale Monza dove registriamo e dove tutti, comici e presentatori, abbiamo un camerino comune, è casa mia. Anche quest’anno saremo la fucina da dove usciranno i grandi di domani. Una ventina di artisti che arrivano da tutta Italia ma vorrei indicare i nomi di Pozzoli & De Angelis e, con loro, Marta Zoboli. Si esibiscono con il nome di Sagapò (amore in greco) e sono bravissimi». Lei, «terrona» e fiera di esserlo, com’è capitata a Milano? «Il mio ex marito è un milanese da un sacco di generazioni e io sono emigrata per amore. Poi però la storia è finita e dopo sette anni di analisi e una città che non mi ha mai respinta ma accolta, ho capito che da Milano non me ne sarei mai andata». Un Costanzo d’antan le chiederebbe: signora Mannino cosa c’è dietro l’angolo? «Dietro il mio angolo c’è ancora moltissimo ma soprattutto c’è il cinema. Certo devo imparare tante cose, ma la recitazione mi intriga sempre più e un giorno, chissà, mi piacerebbe un film tutto mio». Un’esperienza alla Checco Zalone, Claudio Bisio, Ficarra e Picone o Aldo Giovanni & Giacomo? «Magari, sarebbe bellissimo e mi vedrei anche nei panni di regista. Sto studiando per questo, è un impegno che ho preso con me stessa e solitamente gli impegni li mantengo».