Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  settembre 22 Mercoledì calendario

Quando cinque anni fa Frida Giannini ha debuttato come nuova stilista di Gucci i critici hanno stroncato la sua rottura con la tradizione di Tom Fod: era passata dall’aggressiva sensualità del predecessore a dolci stampe a fiori raccolte negli archivi della casa italiana

Quando cinque anni fa Frida Giannini ha debuttato come nuova stilista di Gucci i critici hanno stroncato la sua rottura con la tradizione di Tom Fod: era passata dall’aggressiva sensualità del predecessore a dolci stampe a fiori raccolte negli archivi della casa italiana. I critici sbagliavano, perché i disegni della Giannini hanno avuto un grande successo commerciale. L’antico è tornato di moda e l’azienda può incassare i rendimenti della sua storia. E’ tornata nei negozi la borsa New Bamboo, una versione aggiornata di quella del 1947, in bambù perché quel legno era facile da trovare nel secondo dopoguerra. Con l’ingaggio della Giannini, nel 2004, Gucci puntava a raddoppiare il fatturato da 1,5 a 3 miliardi di euro in 7 anni. L’anno scorso i ricavi si sono fermati a 2,27 miliardi, ma l’obiettivo resta raggiungibile.