Wall Street Journal, 22/09/2010, 22 settembre 2010
Quando cinque anni fa Frida Giannini ha debuttato come nuova stilista di Gucci i critici hanno stroncato la sua rottura con la tradizione di Tom Fod: era passata dall’aggressiva sensualità del predecessore a dolci stampe a fiori raccolte negli archivi della casa italiana
Quando cinque anni fa Frida Giannini ha debuttato come nuova stilista di Gucci i critici hanno stroncato la sua rottura con la tradizione di Tom Fod: era passata dall’aggressiva sensualità del predecessore a dolci stampe a fiori raccolte negli archivi della casa italiana. I critici sbagliavano, perché i disegni della Giannini hanno avuto un grande successo commerciale. L’antico è tornato di moda e l’azienda può incassare i rendimenti della sua storia. E’ tornata nei negozi la borsa New Bamboo, una versione aggiornata di quella del 1947, in bambù perché quel legno era facile da trovare nel secondo dopoguerra. Con l’ingaggio della Giannini, nel 2004, Gucci puntava a raddoppiare il fatturato da 1,5 a 3 miliardi di euro in 7 anni. L’anno scorso i ricavi si sono fermati a 2,27 miliardi, ma l’obiettivo resta raggiungibile.