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 2010  settembre 22 Mercoledì calendario

PIÙ SOLDI PER IL DIVORZIO. VERONICA INCONTENTABILE

L’accordo è saltato. E, anche se i legali con un comunicato congiunto chiedono il silenzio stampa sull’inter vicenda, sembra proprio che Veronica e Silvio si rivedranno in tribunale. L’intesa faticosamente raggiunta a maggio dinanzi al giudice Salvetti non ha retto. E nemmeno quello che sembrava essere l’ultimo rilancio del Cavaliere. Metteva sul piatto 1,8 milioni per le spese generali della signora compreso il diritto di utilizzare la flotta degli aerei di famiglia. L’offerta, però, è stata respinta. Veronica l’ha giudicata “incongrua”. Vuole più soldi.
Assegno magro
Non accetta il ridimensionamento dell’assegno di mantenimento da 43 a 7 milioni lordi l’anno (300 mila euro netti al mese) e l’attribuzione in usufrutto di Villa Belvedere, la residenza di Macherio dove la seconda moglie del Cavaliere vive con i figli Eleonora e Luigi. Barbara, invece, abita a Milano con il marito e i figli.
Le conseguenze della rottura ormai inseparabile guardia del corpo (e secondo Daniela Santanchè anche qualcosa di più).
E’ andata ad abitare nell’Hotel de la Ville, albergo di lusso della catena «Small Luxury Hotel» con affaccio sul parco di Monza. Secondo indiscrezioni alloggia nella dependance d’inizio ’900 adiacente all’albergo: 5 camere di lusso, una junior suite «La Terrazza» e una suite «La Veranda». Arredi in stile delle camere e tanti comfort tecnologici, come i tv color Sony 29, l’hi-fi, l’accesso a Internet wireless ad alta velocità, il monitor tv-Lcd. Bagni in marmo, salotto con libreria, camino e piccolo biliardo. E ancora la sauna, la sala gym e il garage sotto il giardino pensile.
Accordo in frantumi
Il trasferimento è frutto degli ultimi sviluppi della separazione. Di fronte al rifiuto di Veronica c’è stata la decisione del giudice. In attesa della definizionme la signora ha dovuto lasciare la casa che è di proprietà del marito. Lo scontro a quanto pare, si è consumato sui dettagli. Sulle attribuzioni dei carichi re-
lativi alla villa dove Veronica vive da vent’anni. Esattamente dal 1990, anno del matrimonio celebrato a Milano dal sindaco Paolo Pillitteri con Bettino Craxi testimone. Veronica, a quanto pare, non ha accettato alcuni dettagli nella ripartizione dei pesi tra lei in qualità di usufruttuaria e Silvio che resta proprietario. Non proprio noccioline tenuto conto che il mantenimento ha comportato negli ultimi dieci anni un esborso di 20,4 milioni (700 mila euro solo di arredi). Il Cavaliere gli ha proposto un’integrazione di 1,8 milioni l’anno. «Troppo pochi» ha risposto Veronica.
Non trascurabile nemmeno l’altra questione aperta. Vale a a dire l’inserimento dei tre figli di Veronica nell’impero Fininvest (del quale hanno intestato il 7,5% circa ciascuno). Di recente, in un’intervista a “Oggi” Berlusconi ha assicurato di essere «un padre giusto ed equanime». Tuttavia non ha perso impegni precisi. Soprattutto sulla nomina di Barbara alla presidenza di Mondadori. Negli ultimi giorni però c’è stata una novità non trascurabile. Barbara si è fatta vedere sulla tribuna di San Siro insieme al figlio Alessandro. In campo il Milan contro il Cata-
nia. Non certo un risultato fortunato per i rossoneri. Una buona notizia per il Cavaliere. Barbara si è dichiarata pronta per un’eventuale convocazione: «Se serve, se mi chiamano». Insomma i libri della Mondadori scambiati per i polpacci di Ibrahimovic.
Con il suo ricorso Veronica considera chiusa la strada della consensuale, la separazione nella quale il giudice si limita a ratificare degli accordi raggiunti tra le parti. Inutile la speranza che l’immenso patrimonio del Cavaliere fosse sufficiente a chiudere la partita. Più o meno com’era accaduto con la prima moglie Carla dall’Oglio.
Vittima
Invece non andrà così. La parola fine al secondo matrimonio del premier (assistito da Ippolita Ghedini, sorella di Nicolò) richiederà la via giudiziale, tempi lunghi e ulteriori tensioni. Alla separazione con addebito la Lario ha puntato sin dall’inizio, in coerenza con le pubbliche accuse rivolte al Cavaliere. Definendosi, insieme ai suoi figli, «vittima» di una situazione non più sostenibile, la moglie del premier aveva denunciato il «ciarpame politico» delle candidate-veline e lo scandalo Noemi. Lo scontro davanti al giudice porterebbe, tra le altre cose, all’utilizzo delle memorie che entrambi i coniugi hanno già prodotto: documenti che rischiano di scatenare nuove bufere e nei quali sono contenute le reciproche accuse di tradimento.
Proprio a questo proposito si narra di una battuta al vetriolo pronunciata dallo stesso Berlusconi in consiglio dei ministri all’indomani dell’accordo per la separazione consensuale e dopo aver ceduto le chiavi di Villa Belvedere: «Le scorie nucleari? Le metterei a Macherio».