G. D. P., Il Sole 24 Ore 19/9/2010, 19 settembre 2010
I GIOCATORI? SI COMPRANO A RATE, O IN LEASING - È
come comprare una tv o una lavastoviglie in una superpromozione. Gratis per sei mesi, poi cominciano le rate da pagare. La usi subito, ma paghi domani. Anzi dopodomani. La novità del calciomercato estivo è arrivata a poche ore dalla chiusura, il 31 agosto. Marco Borriello, centravanti del Milan di 28 anni, è arrivato alla Roma con la formula dell’«acquisizione a titolo temporaneo e gratuito, con obbligo di riscatto per l’acquisizione a titolo definitivo».
Sembra una contraddizione. E un po’ lo è, in un calcio che continua a correre al di sopra delle sue possibilità finanziarie. L’As Roma, squadra messa in vendita su pressione della banca creditrice Unicredit, in ritardo di circa tre mesi nel pagare gli stipendi ai calciatori, ha acquisito un attaccante glamour – soprattutto fuori dal campo – e ha liberato il Milan da un esubero. La Roma non ha soldi? Si è scovata una piccola magia. Per il primo anno non si paga, come se il giocatore fosse in prestito gratuito. Poi scatta l’obbligo di versare al Milan – secondo il comunicato della Roma – 10 milioni oltre Iva, «da pagarsi in tre annualità» di pari importo, tra il 2011-2012 e il 2013-2014.
Il pagamento terminerà 4 anni dopo l’arrivo del calciatore, contravvenendo la prassi di completare i pagamenti in tre anni. Che Borriello sia già di proprietà della Roma lo dimostra anche il fatto che l’attaccante ha stipulato un contratto quinquennale, come ha reso noto la società, precisando che l’ingaggio è di 4,5 milioni lordi per questa stagione e di 5,4 milioni lordi per ciascuna delle quattro successive. La Roma si è impegnata a pagare 26,1 milioni lordi al calciatore e 10 milioni al Milan. Il costo è spalmato per 31,6 milioni sul futuro proprietario del club, se la vendita andrà a buon fine. E quest’anno la società ha il vantaggio di non dover inserire nei costi l’ammortamento del cartellino.
Un’operazione simile è l’arrivo al Milan di Zlatan Ibrahimovic dal Barcellona, il 28 agosto. Ufficialmente è un «prestito con diritto di opzione di 24 milioni da esercitare tra un anno», con pagamento in tre rate di 8 milioni posticipate, ha detto Adriano Galliani. Il club di Silvio Berlusconi però ha firmato con il calciatore un contratto quadriennale, ufficialmente di nove milioni netti all’anno, ma si dubita che Ibra si sia ridotto l’ingaggio dai 12 milioni annui. Se c’è un contratto quadriennale, vuol dire che il calciatore è già del Milan e l’opzione di riscatto è in realtà un obbligo.
Non è chiaro se il Milan abbia dovuto pagare per il prestito. La società parla di prestito gratuito, ma ci sono dei dubbi. Sorprende inoltre che il Barcellona abbia liberato Ibra per soli 24 milioni quando nell’estate 2009 l’aveva prelevato dall’Inter per un valore – secondo il bilancio nerazzurro – di complessivi 69,5 milioni, comprendenti la cessione ai nerazzurri di Samuel Eto’o, «valutato 20 milioni».
Anche la Juventus ha scelto la strada del possibile rinvio del pagamento di cinque calciatori, ma senza l’obbligo dell’acquisto. La Juve ha acquisito a titolo temporaneo, cioè in prestito, cinque calciatori (Pepe, Motta, Aquilani, Quagliarella e Rinaudo), versando per quest’anno 8,95 milioni. Tra un anno può esercitare l’opzione d’acquisto, a un prezzo già fissato, che va dai 3,75 milioni per Motta ai 10,5 di Quagliarella o 16 per Aquilani. In totale, un onere fino a 42,75 milioni, spalmabile in tre anni, ma solo se la Juventus eserciterà tutte le opzioni, che sono facoltative. Secondo Giovanni Palazzi, presidente di StageUp, società di consulenza e studi, «c’è una differenza sostanziale tra l’obbligo di riscatto del contratto Borriello o quello dell’opzione per Quagliarella. Nel complesso mi sembrano operazioni ben fatte, per tener conto della compatibilità finanziaria delle squadre. E se la nuova proprietà della Roma dovesse ritenere non più necessario Borriello, potrebbe cederlo, il valore del calciatore c’è tutto. Nel caso di Ibra è un pagamento dilazionato, simile a un leasing».