Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  settembre 22 Mercoledì calendario

MISCELLANEA DAI GIORNALI DI DOMENICA 19 SETTEMBRE 2010



GIORNALI DI DOMENICA 19 SETTEMBRE 2010

PANEL STRUTTURALE (in ordine alfabetico) e sigle
Corriere della Sera (CdS), Il Fatto (Fat), Il Foglio (Fog, oggi non è in edicola), Il Giornale (Gio), Il Messaggero (Mes), Il Sole 24 Ore (Sol), la Repubblica (Rep), La Stampa (Sta).
Non si prendono in considerazione le cronache locali e gli inserti pubblicitari.

Aperture
• Berlusconi, alla Festa de La Destra in corso a Taormina, ha raccontato che i capi europei a Bruxelles gli hanno chiesto: «Ma conti ancora qualcosa? Sei sempre alla guida del governo». Ha poi aggiunto: «Questo è il risultato della dissennata operazione dei finiani». La battuta campeggia con grossi titoli sulle prime di CdS, Mes, Rep, Sta (per esempio, CdS: «Berlusconi: dissennatezze da Fini»). A Taormina donna Assunta Almirante ha sparato a zero contro Fini («traditore», «presidente Berlusconi, ci salvi lei da questi delinquenti comuni», «se non ci fosse Berlusconi, Fini andrebbe a Montecarlo a tentare la fortuna ai tavoli da gioco»). Bordate al presidente della Camera anche dal segretario Francesco Storace, al cui partito – che però non è presente in Parlamento - verrebbe presto offerto un viceministero o un sottosegretariato, destinatario più probabile l’europarlamentare Nello Musumeci, catanese, 56 anni. Fini ha risposto che «non vale nemmeno la pena di commentare». La Repubblica scrive che starebbero per passare con Berlusconi gli udc Saverio Romano e Rudi Maira e il neo-espulso Michele Pisacane (Carmelo Lopapa, pagina 4). La notizia è confermata da Adalberto Signore sul Giornale (pagina 5). Sarebbero questi i «parlamentari siciliani che non sono d’accordo con la politica del loro partito» e che «stanno pensando di dar vita a una nuova formazione politica».
• Il Giornale apre ancora sulla casa di Montecarlo (titolo a 6 colonne) annunciando un documento in cui l’amministratore del condominio di rue Princes­de Charlotte 14 si rivolge a Giancarlo Tulliani e alla società proprietaria dell’appartamento «come fossero una cosa sola». Il Giornale sta tentando di dimostrare che il vero padrone dell’appartamento è Giancarlo Tulliani, cognato di Fini. La prova forte è il contratto di affitto – riprodotto anche oggi in terza – in cui la firma del padrone di casa e quella dell’inquilino sono identiche. La firma è però illeggibile e non appartiene a Giancarlo Tulliani. Basandosi su questo, Il Fatto a pagina 5 (articolo di Chiara Paolin) sostiene che molto probabilmente il firmatario è un mediatore. A Montecarlo capita spessissimo che il mediatore rappresenti sia il proprietario che l’inquilino, e in questo caso la doppia firma è normale
• Il Sole 24 Ore titola sull’apertura di un fondo perequativo che renda più morbido per il Sud il passaggio al federalismo (vedi più avanti, Argomenti Generali/Mezzogiorno).
• Il Fatto, sotto un VITTORIA scritto a tutte lettere, annuncia che il ministro Gelmini ha imposto alla scuola “Gianfranco Miglio” di Adro (Brescia) di togliere dalle pareti dell’edificio il simbolo del Sole delle Alpi, voluto dal sindaco Oscar Lancini. Su questo il quotidiano dice di aver raccolto 35 mila firme (vedi più avanti, Argomenti Generali/Scuola).

Argomenti generali
Scuola
La decisione del ministro Gelmini (vedi sopra, Aperture) è stata comunicata attraverso una lettera del direttore dell’ufficio scolastico regionale della Lombardia, Giuseppe Colosio. Il Sole delle Alpi è il simbolo della Lega. L’ufficio scolastico regionale è il terminale del ministero sul territorio. Il sindaco Oscar Lancini ha risposto che la lettera non gli è ancora arrivata e che, allora, toglierà il simbolo da tutti gli edifici della città, compresi la Chiesa e il comune. Secondo Lancini, il Sole delle Alpi è dal 1600 il simbolo del paese. Bossi: «Di sole ne bastava uno» (CdS). Roberto Calderoli, ministro leghista, ha definito l’iniziativa della Gelmini «da deficienti» («il ministero con tutto il bordello che c’è nella scuola si preoccupa di Adro»), ammettendo però che «il sindaco di quel Paese forse ha esagerato» (La Stampa). Michele Serra, su La Repubblica, elogia «quei genitori di Adro che hanno protestato, e in qualche caso ritirato i figli da scuola. Non sono intellettuali di sinistra, non sono politicanti, non sono agitatori di piazza, non sono “stranieri”: sono cittadini lombardi, non importa di quali opinioni politiche, che hanno considerato inaccettabile mandare i figli a studiare in una scuola di fatto privatizzata dalla giunta leghista». Ieri c’è anche stata una piccola manifestazione. La rimozione del Sole era stata chiesta anche dal Pd e dal sindacato.
ALTRI ARTICOLI SULLA SCUOLA
Test di valutazione nei licei e negli istituti tecnici I presidi degli istituti superiori stanno organizzando dei test per valutare il grado di preparazione degli alunni, specialmente in italiano e matematica. Le lacune sono molto gravi. I presidi intendono preparare corsi di supporto pomeridiani, da tenere il pomeriggio e a carico della scuola. Così al Berchet di Milano (corso di otto settimane per chi sta peggio, di quattro per gli altri), al liceo Orazio e all’Istituto tecnico Galilei di Roma, al liceo Righi di Bologna e altrove. I capi d’istituto auspicano una ripensamento della scuola media in modo che alle superiori arrivino alunni più capaci (Alessandra Migliozzi, Il Messaggero, pag. 9).
Riforma universitaria Il professor Paolo Bertinetti, preside della facoltà di Lingue di Torino, chiede che la riforma dell’università valga anche per le università private, che vi sia qualche investimento («siamo abituati a fare le nozze con i fichi secchi, ma qui non ci sono neanche i fichi»), che sia abolita la norma che impone una sola assunzione per ogni due pensionati (La Stampa, pag. 33).

Argomenti generali
Il Papa in Inghilterra
Centomila fedeli (fonte: Bbc) hanno vegliato ieri sera con Benedetto XVI in Hyde Park. Prima, il Papa ha ricevuto nella Nunziatura di Londra quattero donne e un uomo vittime di abusi sessuali che adesso hanno tra i 40 e i 50 anni. Ha pianto nel sentire le loro storie, chiamando “martiri” coloro che hanno subito quell’esperienza. Sue frasi: «Riconosco la vergogna e le umiliazioni che tutti abbiamo sofferto a causa di questi peccati», «Provo dolore e vergogna», «Questi crimini sono inqualificabili». Il Pontefice ha garantito che la Chiesa collaborerà con la società civile e consegnerà alla giustizia i sacerdoti accusati. L’incontro con le vittime dei preti pedofili è durato 40 minuti, più a lungo di quello col premier Cameron (avvenuto al mattino). Alla manifestazione indetta dall’organizzazione “Protest the Pope” hanno partecipato 9-12 mila persone. Percorso: Hyde Park-Hard Rock Cafè-Downing Street. Cartelli: «Il papa è il boss della più larga gang di molestatori sessuali del pianeta», «Il vostro Dio uccide i bambini?», «I gay esistono, fatevene una ragione». Personalità presenti: lo scienziato Richard Dawkings, gli attori Ian Murray (che recita soprattutto in teatro) e Ian McKellen (il Gandalf del film Il signore degli anelli venuto a difendere i diritti dei gay). I giornali, ostili il primo giorno, adesso hanno generalmente dato giudizi positivi sulla visita (Daily Telegraph: «Lo avevamo sottovalutato»). Secondo i sondaggi, però, la storia dei pedofili ha danneggiato in modo permanente la Chiesa.

Argomenti generali
Il Mezzogiorno
Secondo Luca Ricolfi (La Stampa, pagine 1-33) la vera partita che si sta giocando è quella sul federalismo e il vero arbitro del match è l’elettorato meridionale perché «il Nord vota stabilmente la destra e le regioni rosse del Centro votano stabilmente la sinistra, mentre il Sud oscilla e con il suo oscillare decide il vincitore». Secondo una «mia impressione personale», «al Sud ci sono realtà molto differenziate, alcune delle quali non lontane dagli standard medi nazionali. Prendiamo l’intensità dell’evasione fiscale: in Calabria e nella conurbazione Napoli-Caserta è quasi il doppio della media nazionale, ma nelle cinque regioni a bassa intensità mafiosa (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Sardegna) è di poco superiore alla media italiana». E così per altri indicatori, al punto che «l’enfatizzatissima distanza Nord-Sud è minore della distanza che, dentro il Sud, separa i territori normali dai territori “speciali”». Al Sud esistono dunque numerosi cittadini non pregiudizialmente ostili alla Lega e al federalismo perché hanno capito «che i quattrini sono finiti, che come prima non si può andare avanti, che il vittimismo non paga più». Si tratta dunque di «aiutare le energie migliori del Sud». Ricolfi teme che Berlusconi, per conquistare il Sud, «conceda le cose sbagliate» • Il viaggio di Berlusconi a Taormina va inquadrato nell’interesse elettorale del premier per il Sud. Adalberto Signore (Il Giornale, pagina 5) annuncia che «oggi Berlusconi interverrà telefonicamente alla festa di Noi Sud in corso a Summonte, presso Avellino». Signore scrive anche che il presidente del Consiglio illustrerà in Parlamento, nell’ambito dei cinque punti da sottoporre al voto di fiducia il prossimo 28 settembre, il piano per il Sud da cento miliardi di investimenti. «Insomma l’attenzione di Berlusconi per il Mezzogiorno non è mai stata così alta. Al punto che ieri ha incontrato i vertici siciliani del Pdl, Vizzini, Castiglione e Firrarello» • Dietro il “Partito del popolo siciliano”, di prossima costituzione per iniziativa di Gianfranco Micciché, ci sarebbe Marcello Dell’Utri (Carmelo Lopapa, la Repubblica pagina 4) • Dal 2012 al 2014 sarà istituito un Fondo sperimentale di riequilibrio regionale che aiuterà le Regioni fiscalmente più deboli a fronteggiare prima di tutto la spesa sanitaria e poi tutte le altre spese. Dal 2014 sarà sostituito da un Fondo perequativo. I due fondi serviranno a rendere più morbido l’impatto del federalismo sulle Regioni con i conti in peggiore stato (Eugenio Bruno-Marco Mobili, Il Sole 24 Ore pag. 3) • Giorgio Santilli ha chiesto a Roberto Formigoni: A proposito di costi standard, c’è un’ipotesi che viaggia sotterranea di paletti più leggeri per il Sud: il governo la starebbe valutando su richiesta dei finiani. Che ne pensa? «Non ne ho sentito parlare». L’altro tema che agita i governatori è la scelta delle regioni benchmark. Da quattro regioni modello si chiede di passare a cinque. «Premetto che la Lombardia è fuori da questa polemica perché i nostri parametri sono comunque di eccellenza. Detto questo, è evidente che più è ristretto il numero delle regioni prescelte come riferimento più lo scatto di virtuosità richiesto all’inizio dagli altri è forte».

Argomenti generali
Una mozione di sfiducia al premier
A Orvieto, nel corso del convegno dell’Associazione “Libertà eguale” (Pd), Arturo Parisi ha proposto di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del governo. Veltroni, che ha parlato subito dopo, ha definito la cosa “ragionevole”. Monica Guerzoni sul CdS (pagina 10): «A giudicare dalla reazione prudente di Bersani (che ha detto: “Io parlo d’Italia, le altre cose ce le vediamo giovedì in direzione”) la mozione di sfiducia probabilmente non si farà». Veltroni a Orvieto ha anche detto: «Gli otto milioni di partite Iva dovrebbero piacerci». Chiamparino ha proposto di sospendere quella parte dello statuto del Pd che candida automaticamente a premier il segretario del partito • Secondo Di Pietro (Festa dell’Idv di Vasto) «Veltroni è il radiologo di un partito in decomposizione» • Frasi da un’intervista a Il Fatto di Michele Serra: «Chi non vota Di Pietro perché lo giudica di destra, chi nomn vota i partitini neocomunisti perché presuntuosi e residuali, chi non vota Grillo perché non sopporta le urla, ebbene costui o si astiene o vota Pd. È il mio ritratto», «Il dramma del Pd è il suo moderatismo congenito: con la fine del vecchio mondo bipolare serviva una nuova radicalità democratica, da ricercare anche fuori dalla tradizione comunista», «Fa più politica in un giorno don Luigi Ciotti che in un anno la direzione del Pd». Alla domanda: A chi bisogna aprire il Comitato di Liberazione (cioè: tutti insieme per battere Berlusconi) risponde: «Se la domanda è “anche ai finiani?” la risposta è ovviamente sì» • Il Sole 24 Ore (Sara Monaci, a pagina 24) esamina i programmi dei tre candidati democratici a sindaco di Milano, Stefano Boeri (architetto), Valerio Onida (magistrato), Giuliano Pisapia (avvocato) • Intenzioni di voto nel consueto sondaggio settimanale di Renato Mannheimer (Corriere della Sera, pag. 11): Pdl 30,7%; Pd 25,7%. Il 60 per cento degli elettori Pd vuole andare alle urne. Il sondaggio chiede agli elettori Pd quale alleato preferiscano (primo Di Pietro, seconda la sinistra radicale, il terzo gruppo – pari al 27% - vuole andare alle elezioni da solo).

Argomenti generali
Le elezioni in Afghanistan
Ha votato il 40 per cento degli afgani per eleggere i 249 rappresentanti della Camera bassa. Staffan de Mistura considerava un successo un’affluenza di almeno il 28 per cento degli aventi diritto al voto. Adesso si dichiara soddisfatto: «Nelle passate legislative gli incidenti erano stati 340, oggi 300, le liste sono state pubblicate un mese fa e l’altra volta appena due giorni prima del voto, anche i talebani hanno votato per sostenere i loro uomini, il 48 per cento dei candidati è giovane, 398 erano donne e c’erano molte donne anche tra gli osservatori, ho visto molti volti femminili scoperti in mezzo a tanti veli» (intervista di Cristina Nadotti, la Repubblica pag. 13). Il Sole 24 Ore (articolo dell’inviato Roberto Bongiorni, pagina 24) dice che ci sono stati casi di voto quasi collettivo, «a Kabul diversi seggi semivuoti, gli scrutatori indolenti a fissare il soffitto, i vasetti di inchiostro indelebile – ideale per evitare voti multipli – incustoditi». I talebani hanno compiuto un centinaio tra incursioni e attentati (dato fornito da loro stessi) provocando una decina di vittime civili (secondo Il Sole 24 Ore, 17) e costringendo 1.500 seggi a restar chiusi. Gli alpini hanno sparato (armi leggere e mortai da 120 millimetri) a Bala Murghab. Altri scontri nella provincia di Farah e a Bakwa. Risultati definitivi il 30 ottobre • A Livorno, dove abitava il tenente Alessandro Romani, caduto venerdì scorso, un gruppo di ultrà del Livorno ha fischiato il minuto di silenzio durante la partita di calcio del campionato di serie B Livorno-Portogruaro • Sergio Romano è pessimista sulla conclusione della guerra. La concentrazione delle forze al Sud ha fatto ricomparire i talebani al Nord, in queste elezioni si è votato solo là dove i civili non rischiavano, o credevano di non rischiare, la vita. Bisognerebbe coinvolgere nell’opera di pacificazione cinesi e russi. Ma l’America rinuncerebbe, a questo scopo, alla propria leadership? E russi e cinesi non preferiranno piuttosto restare in platea in attesa dell’epilogo? Le probabilità che gli americani, dopo il ritiro (nel 2011?), lascino il paese nel caos sono alte (Corriere della Sera, pagine 1-14) • Carlo Mercuri, sul Messaggero (pagina 6), conferma che il Nord, compreso il territorio tra Herat e Farah dove si trovano gli italiani, è diventato più pericoloso. Qui la coltivazione dei papaveri da oppio «è grandemente aumentata negli ultimi tempi». Proprio la maggior presenza di soldati ha provocato la reazione violenta dei talebani locali, che vedono messa in pericolo la loro fonte di ricchezza. Il generale Petraeus: «Con l’aumento delle truppe chiesto dal presidente Barack Obama sta funzionando l’allargamento delle aree di sicurezza. Ma i militanti che vedono ridotti i loro spazi rispondono con veemenza. Per questo a breve la situazione peggiorerà, prima di migliorare».

Altre notizie
Alitalia L’amministratore delegato Rocco Sabelli starebbe progettando un taglio di 1800-2000 dipendenti, compresi 600 contratti a termine da non rinnovare (Antonella Baccaro, CdS/28).
Castelvolturno (Caserta) Il sindaco Antonio Scalzone s’è rifiutato di commemorare i sei immigrati ammazzati due anni fa dai casalesi. Era stata organizzata una cerimonia con posa di una lapide. Il sindaco: «Vivono sulle nostre spalle. Non pagano i servizi essenziali, a partire dalla tassa sui rifiuti. Il problema è che qui i clandestini non sanno starci in modo civile. E l’ho detto anche al ministro dell’Interno, Roberto Maroni: non ci potrà mai essere una soluzione. Sono la Chiesa e le associazioni di volontariato che attirano su questo territorio prostitute, spacciatori e criminali di ogni risma. Su questa umanità disperata ci sono molti interessi. Ci campano un po’ tutti, perché sono bravi a sfruttare soldi pubblici. Vedi, ad esempio, l’associazione Jerry Masslo che sulla disgrazia della morte di un poveraccio ucciso in una rapina ha fatto le proprie fortune. E poi c’è il centro di prima accoglienza della Caritas che fa danni enormi, insieme ai padri comboniani. La soluzione? Tagliare i fondi a queste associazioni, anzi magari ci dovrebbe mettere mano anche un po’ la Guardia di Finanza su questi bilanci. Se fosse per me farei come hanno fatto a Rosarno, altrimenti non resterà che morire tutti sotto il peso del degrado» (Raffaele Sardo, Rep/21).
Cina Un peschereccio cinese ha speronato due motovedette giapponesi al largo delle isole Diaoyu, che Tokyo considera sue. I giapponesi hanno arrestato il comandante del peschereccio e sequestrato l’equipaggio. A Pechino l’ambasciatore giapponese è stato convocato cinque volte e davanti all’ambasciata s’è svolta ieri una piccola manifestazione (le autorità cinesi frenano). Altri motivi di tensione con Tokyo: il nuovo ministro degli Estri nipponico, Seiji Maehara, «è poco conciliante con la Cina»; ci sono stati atti di vandalismo contro una scuola giapponese di Tianijin; il Giappone ha denunciato «movimenti cinesi in una zona di mare ricca di gas»; la morte di un panda allo zoo di Kobe ha indignato il pubblico cinese. La Cina è il maggior partner commerciale del Giappone (Marco Del Corona, CdS/17).
Foà L’attore Arnoldo Foà, 94 anni, s’è sentito male al largo di Savona, durante una crociera a bordo della Msc Splendid. Una motovedetta l’ha trasportato in ospedale. Non è in pericolo di vita (Mess/22)
Lady Gaga Il video con cui Lady Gaga chiede a Obama che i gay siano ammessi nelle forze armate è stato scaricato da YouTube ottocentomila volte (Rep/19). Repubblica ha dedicato alla cantante due pagine (44-45).
Oktoberfest È cominciata ieri, a Monaco di Baviera. Durerà fino al 4 ottobre. Per la prima volta è vietato fumare, fatto che cambierà «il microclima all’interno delle 15 grandi tende: sigarette e sigari coprivano, gli anni scorsi, gli odori della birra e delle carni cucinate, oltre che della felice umanità non sempre sobria». Ricky Steinberg, proprietario della tenda Hofbräu, ha sparso sul pavimento un prodotto che contiene batteri mangia-odori. Altra preoccupazioni: i Dirnld – costumi tradizionali delle cameriere – risulterebbero quest’anno troppo corti (Danilo Taino, CdS/25).

Recensioni/Teatro
Pinter’s Anatomy di Gianni Forte e Stefano Ricci al Teatro Pelanda di Roma. «Un miscuglio espressivo di ambizioni probabilmente superiori a quanto viene davvero realizzato. Siamo sedici spettatori, allineati in piedi contro una parete. Di fronte a noi, in uno spazio esiguo, Marco Angelilli, Pierre Lucat, Giuseppe Sartori e Anna Terio compiono cinque o sei azioni. In uno spazio ancora più esiguo, lo spazio-obitorio, il corpo nudo di Pierre emette la sua litania. Nel loculo di destra gli altri tre, con maschere dei Looney Tunes, addobbano un grande albero di Natale. White Christmas di Bing Crosby «riempie l’aria». Poi Anna, Pierre e Giuseppe si avvicinano al pubblico, porgono a qualcuno un cartoncino, chiedono di segnarvi il proprio nome e una data importante. Raccolgono quei cartoncini e li appendono all’albero. Di colpo Marco e Giuseppe afferrano Pierre, lo gettano a terra e gli danno una quantità di calci. È una scena che si vuole violenta e cruciale ma, ahimè, è tutt’altro che nuova. Poi Anna e Giuseppe si siedono su due sgabelli e raccontano «la loro prima volta». Ma anche questo crudo racconto non è simile a quello del Tondelli di Altri libertini? Una nuova scena vede i nostri attori legarsi al viso, con pellicola trasparente da cucina, bambole d’altra epoca: per «stabilire un contatto con sogni personali dimenticati». Nell’ultima scena quasi gioiosamente si spogliano, sono nudi, ma come fossero subito in difficoltà si chiudono in sacchi di plastica nera e cadono a terra, nella polvere, vilipesi, dimenticati dal mondo (degli spettatori)» (Franco Cordelli, CdS/46).

Metamorfosi di Claudio Angelini da Kafka. Al Festival Ipercorpo di Forlì. «La scena è occupata da una grande stanza da bagno iperrealista con doccia, vasca, lavandini, sanitari, una stanza chiusa e visibile grazie ad una grande vetrata. A lato una poltrona e una segreteria telefonica dalla quale il protagonista, un uomo in grigio, ascolta la voce di un quotidiano che lo disturba, lo fa soffrire e lo annienta. L’uomo, il bravissimo Alessandro Bedosti, ascolta, si spoglia e va in bagno e qui comincia, formalmente curata e con immagini di bella forza, la trasformazione: sparisce dentro la vasca come un paguro nella conchiglia, diventa, attorcigliandosi nella tenda della doccia, una larva, si stampa come un geco sulla vetrata. Il tutto eseguito con perizia nell’uso del corpo» (Magda Poli, CdS/46)

Scienza
Il Supplemento Salute del Corriere della Sera si occupa di angiomi e trattamento laser, calcoli renali (quale dieta), celiachia, colesterolo e trigliceridi nelle donne in menopausa, controllo della pressione a distanza (nel Regno Unito), depressione (sono più inclini i maldicenti), nanofarmaci, talassemia. Sui bambini: sindrome da deficit dell’attenzione, perché è utile che i fratelli litighino.

Inoltre
Dolce e Gabbana su Repubblica (pagina 45): «Il primo incontro con lei risale al 1990. Ci siamo visti a New York in un ristorante italiano. Noi eravamo giovani e in totale fibrillazione all´idea stare a tu per tu con quella che per noi era realmente "la Madonna". È arrivata vestita da uomo con il baschetto in testa. Ci siamo parlati e subito capiti e da allora c è sempre stata una sintonia perfetta. Due giorni dopo quell´incontro abbiamo disegnato il primo dei tanti body-corsetto che lei ha usato per il suo tour. Abbiamo il suo manichino in studio, con tutte le sue misure che negli anni non sono cambiate, perché ha un fisico incredibile grazie anche a una grande disciplina» (pagina 45).

Timi Filippo Timi, attore, abitante a Milano, sta girando Quando la notte di Cristina Comencini (Scalise, Rep/46)

Timi Filippo Timi, balbuziente, colpito agli occhi dalla sindrome di Stargadst, scrive al computer in corpo 40 (ibid.)

Timi «Da bambino facevo parte del gruppetto degli sfigati, soffrivo anche di ernia e i medici avevano ordinato ai miei di non farmi piangere: mia sorella mi odiava perché mi vedeva come un privilegiato. Ero il classico "ciccio" che non ha mai avuto il motorino. Quel tipo di bambino che fa tenerezza agli adulti e che i coetanei sfottono. In un tema di quinta elementare scrissi che da grande mi sarebbe piaciuto essere una specie di Elvis Presley per avere tante ragazze che mi chiedessero l´autografo. Finita la scuola, invece, mi sono messo a studiare filosofia e al secondo esame un professore mi ha cacciato perché avevo deciso di applicare con lui il metodo di Socrate, rispondendo alle domande con le domande. All´istituto d´arte ero tra i più bravi, facevo duecentocinquanta disegni alla settimana con gli insegnanti che mi passavano i fogli di nascosto perché consumavo carta in modo compulsivo. Lì mi si è aperto un mondo. Ho scoperto quanto era meraviglioso studiare, e ho cominciato a immaginare una vita d’artista. Poi ono andato ad accompagnare un mio amico a un provino e hanno scelto me» (ibid.).

«I sondaggi, per quel che valgono, danno nelle intenzioni di voto il Pdl leggermente sotto al 30 per cento, la Lega tra l´11 e il 12, il Pd tra il 25 e il 26, Di Pietro al 5, Vendola al 5, Casini tra il 5 e il 6, Fini al 7.
La platea di chi non ha ancora deciso al 30 per cento, quelli che comunque non voteranno, al 20. Perciò le intenzioni di voto sopra indicate riguardano la metà del corpo elettorale. I valori reali di quei numeri vanno dunque ridotti della metà, il che significa che il partito di Berlusconi rappresenta oggi il 15 per cento del corpo elettorale e il Partito democratico il 13» (Scalfari, Rep/1-31)

Don Sante Sguotti, 44 anni, camionista, amministratore di due condomini, rappresentante di pannelli fotovoltaici, prete spretato per via della moglie e del figlio, una domenica sì e una no dice messa ad Abano (Padova), in un garage preso in affitto e dedicato a San Felice Papa, il pontefice del II secolo che ebbe tre figli (Giovanni Cerruti, La Stampa/1-15)

Lontano da tv e giornali Don Sante ammette che ogni tanto gli arriva qualche buona notizia. L’ultima è di appena un mese fa. «Riguarda il parroco di Cervarese, il paese qui accanto», come spiega Gianni Biasetto, il corrispondente de «Il Mattino di Padova». Don Romano che a Ferragosto se n’è andato. «Tre anni fa diceva che dovevo andare a fare il camionista e basta, e adesso ha la morosa pure lui», commenta Don Sante. E non è l’unico, tra Padova e Vicenza. «Negli ultimi anni sono almeno 16 - li ha contati Biasetto -. Dal monsignore che si è innamorato di una ginecologa al prete che ora sta con la ragazza di strada nigeriana».

Lo scrittore egiziano Alaa al Swany continua a cavar denti nello studio di Gardencity al Cairo, intanto «ogni giovedì sera incontra tutti quelli che hanno voglia di confrontarsi sulle idee». Mubarak è in fin di vita, ma non ancora ridotto allo stato vegetale, in Egitto si vota a novembre per il Parlamento, l’anno prossimo per il presidente (Francesca Paci, La Stampa/1-10).

A partire da dicembre, nei supermercati Sainsbury di Londra, i cereali del modello classico si troveranno solo in busta e non più in scatola. Eccezione per i biscotti che altrimenti si romperebbero. In questo modo si risparmia: anidride carbonica, sacchetti di plastica, carburante dei camion con 165 tonnellate di meno da trasportare ogni anno. «Eliminare le scatole di cereali ci aiuterà a tagliare il packaging di un terzo entro il 2015» (Stuart Lendrum capo del packaging di Sainsbury’s), Esperimento per un anno con la linea Rice Pops. La Kellogg’s si rifiuta di rinunciare alla scatola col gallo. «I fiocchi si rovinano se non c’è la protezione del cartone». Gli inglesi mangiano ogni giorno 2,8 milioni di scodelle Kellogg’s (Mattia Bagnoli, La Stampa/12)

Ogni italiano butta nei cassonetti 546 chili di rifiuti l’anno, 250 dei quali costituiti da imballi. «Quando vai a fare la spesa ti porti a casa otto etti di carta e plastica che incidono sul prezzo finale da un minimo del 20 a un massimo del 70%. E spesso inquinano» (Marco Sodano, La Stampa/12).

«Il settore vale un giro d’affari da 20 miliardi l’anno solo in Europa, fabbriche che ogni anno trasformano 3 milioni e mezzo di tonnellate di metallo, plastica, carta e vetro in vasetti per le olive, blister per i medicinali o contenitori per le uova. Il campione europeo di specialità è Amcor: fa girare più di quattro miliardi di dollari, ha 14mila addetti e una cinquantina di stabilimenti in 17 Paesi» (ibid.)

Secondo Bruno Munari, l’imballaggio perfetto è quello dell’arancia (La Stampa/12).

«Le moschee diventeranno un elemento consueto nel paesaggio e nelle città tedesche. Lo ha detto Angela Merkel nel corso di un’intervista alla Frankfurter Allgemeine nella quale ha invitato la società tedesca a prepararsi alle trasformazioni sociali frutto dell’immigrazione. All’indomani del burrascoso vertice di Bruxelles segnato dalle polemiche sulla politica francese nei confronti dei rom, la cancelliera tedesca si dice «certa di una cosa: il nostro Paese continuerà a trasformarsi e l’integrazione è un dovere per una società che accoglie gli immigrati». All’apertura della Merkel risponde però il ministro dell’Interno, Thomas de Maiziere, il quale, secondo quanto ha riferito il quotidiano Die Welt ha intenzione di introdurre per gli extracomunitari residenti in Germania sprovvisti di passaporto tedesco una carta di soggiorno elettronica formato tessera, con una validità massima di 10 anni, dotata di un microchip, in cui saranno contenute le impronte digitali e una foto del proprietario» (La Stampa/17)


Amedeo di Savoia si considera il legittimo eventuale re d’Italia, dato che Vittorio Emanuele s’è sposato senza consenso e, in base alle regole di famiglia, ha perso ogni diritto alla successione. «In una famiglia reale si può sposare una persona di un altro ceto, ma ci vuole il consenso». Alla domanda se fosse davvero monarchico ha risposto: «L’unico che in famiglia non deve essere monarchico è il Capo famiglia».

Lei frequenta altre famiglie reali?
«Carlo d’Inghilterra e il re Juan Carlos di Spagna sono miei cugini di secondo grado, Sofia di Spagna è mia cugina prima e così via. Li incontro quando ci sono delle celebrazioni ufficiali e importanti. Noi tra famiglie reali ci siamo sempre aiutati. Mi ricordo che quando Licio Gelli mi chiese di entrare in massoneria gli risposi: “Gelli abbiamo già abbastanza cugini”». (Alain Elkann, La Stampa/22)

Città più care al mondo secondo La Stampa: 1. Oslo, 2. Zurigo, 3. Ginevra, 4. Tokyo, 5. Copenhagen. Esempi di prezzi a Oslo: un paio di calzini bianchi comprati in via Karl Johan 9 euro, un trancio di merluzzo con insalata + due bicchieri di vino bianco 75 euro, un caffè in piedi al Frognerparker 6 euro, due margherite + due birre + due caffè in un posto qualunque 60 euro. Alla domanda «Come fate?» una commessa ha risposto: «Perché venite a Oslo se non avete denaro sufficiente?». «È vero che si ricevono ampi aiuti finanziari durante i corsi universitari o specialistici, ma ogni corona deve essere poi restituita a rate fisse e con gli interessi». Le pensioni sono modeste, i servizi sociali perfetti. Un giornalista del “Verdens gang” spiega di andare spesso a Strömstand in Svezia per gli acquisti settimanali. «Si risparmia il 30 per cento e poi conosco gente qua nei paraggi dove posso comprare viveri, ma anche capi di vestiario e altro a prezzi ragionevoli». Consiglio: affittare una casetta di legno per dieci euro al giorno a pochi chilometri dalla capitale (Francesco Saverio Alonzo, La Stampa/23).

I cassintegrati della Vinlys (Pvc di qualità, cioè prodotti in plastica ottenuta dal cloruro di polivinile) di Porto Torres vivono da 206 giorni nelle celle dell’ex carcere dell’Asinara, dicono di non vedere un soldo da giugno. Venerdì – grazie all’intermediazione di Pisanu – dovrebbero essere ricevuti da Berlusconi (Fabio Pozzo, La Stampa/26).

«La disputa dell’area più ricca del Mare di Barents che ha avuto come protagonisti per ben 40 anni Norvegia e Russia (in precedenza l’Urss) è terminata con un accordo che lascia soddisfatte entrambe le parti.
È stato infatti firmato a Murmansk dal primo ministro norvegese Jens Stoltemberg e dal presidente del consiglio russo Dimitri Medvedev il trattato che definisce la linea di demarcazione delle zone di influenza economica nel Mare di Barents secondo un criterio che assegna alle due nazioni parti ritenute uguali, dopo infiniti sondaggi, per svolgere, ciascuna per proprio conto, attività che vanno dalla pesca del merluzzo alla prospezione e allo sfruttamento dei giacimenti petroliferi e di gas naturale in un bacino di 175 mila chilometri quadrati. Si tratta dell’evento più importante della storia moderna norvegese, come lo definiscono gli osservatori economici di Oslo, dopo l’adesione della nazione alla Nato. Entrambe le parti possono essere molto soddisfatte del risultato che, implicitamente, dà il via ad un’attività febbrile soprattutto per quanto riguarda le indagini geologiche che dovrebbero confermare, se ce n’è bisogno, la presenza di quantità enormi di greggio (si parla di 50 - 500 miliardi di barili) e di gas naturale sotto i fondali fra le isole Svalbard norvegesi e la russa Novaja Zemlja» (Alonzo, La Stampa/27)

La Cina ci compra i pioppi. Un albero di pioppo cresce ed è pronto mediamente in dieci anni. Giuseppe Nervo, direttore del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione, di Casale Monferrato: «I trattamenti di un ettaro coltivato a pioppeto costano nell’arco di un decennio circa 6 mila euro, la remunerazione può variare fra gli 8 e i 14 mila». A Casale Monferrato è custodita la banca mondiale per la pioppicoltura, con cloni provenienti da tutto il Continente. Simposio internazionale il 24 e il 25 settembre (Gianfranco Quaglia, La Stampa/29)

Il mondo produce cibo sufficiente a nutrire 12 miliardi di uomini, le persone che non hanno abbastanza cibo per sopravvivere sono un miliardo (Cinzia Scaffidi, La Stampa/29)

Alla Biennale di Liverpool (aperta fino al 28/11), Do Ho Suh ha incuneato una casetta coreana tra due edifici fatiscenti. Casetta in posizione obliqua (Sta/35)

A Negotiations, mostra in corso a Pechino al Today Museum, Kounellis espone una serie di pannelli di rame appesi uno vicino all’altro dai quali pendono sacchi di juta pieni a metà di carbonio grezzo (Sta/35).

Toni Servillo nella parte di un direttore d’orchestra, che si interrompe continuamente per rimuginare versi, «parlando a sé stesso ovvero arringando i suoi musicisti. Questi però cercano di continuare bravamente, riprendendo una composizione di Giorgio Battistelli strutturata come una serie di promesse e di antefatti che non decollano mai. Nel loro sforzo tenace, i concertisti imbroccano una volta persino un celebre movimento brahmsiano, ma privi di guida come sono devono abbandonare anche questo» (Sconcerto di Franco Marcoaldi stasera al Giorgio Strehler di Milano, Sta/36 md’a).

Avendo avuto due mariti, Drew Barrymore è stata sposata in tutto sei mesi (Soria, Sta/37)

«Fare la vittima è solo una gran perdita di tempo» (Drew Barrymore, ibid.)

Drew Barrymore adesso in Amore a mille miglia con Justin Long «una persona con cui ho avuto storie ed emozioni vere» (ibid)

Il dj David Guetta ha un cachet di 50 mila euro a serata (Luca Dondoni, Sta/39)

Intanto i dj vengono immortalati anche su supporto elettronico, con l’uscita di «DJHero 2» (disponibile per Playstation 3, XBox 360, Wii e PS2), il gioco della Activision (la stessa del successo planetario «Guitar Hero») dove ci si può divertire sulla consolle come un vero dj. Il controller a forma di giradischi permette di imparare e mettere in pratica le tecniche che generazioni di dj hanno sviluppato negli ultimi trent’anni. Testimonial del gioco è Tijs Verwest in arte Tiesto, il disc jockey più pagato del mondo, 41enne olandese di Breda. (Luca Dondoni, La Stampa/39)

da settimane l’artista più trasmesso dalle radio Usa è Get Far (pseudonimo di Mario Fargetta, marito di Federica Panicucci) che con The radio, brano dance col campionamento de Il giocatore di biliardo di Angelo Branduardi, ha battuto colossi come Katy Perry, Lady Gaga o U2. (ibid).

NAPOLI
In un bailamme orgiastico e giovanissimo, MTV ha celebrato ieri sera in piazza Plebiscito, in una calda Napoli, la festa di fine estate 2010, attraverso le canzoni che ne sono state la colonna sonora soprattutto giovanile: da Stromae ai Lost, da Giuliano Palma al Duo di Picche, con premio della critica al nouveau philosophe Cremonini, è spiccata la presenza dei Maroon 5, in Italia per promuovere il loro terzo album Hands All Over: naturalmente si magnifica il produttore Mutt Lange, si sottolinea che il disco è stato registrato in Svizzera, ma la spensierata (però non stupida) formazione, ha messo insieme una manciata di canzoni contagiose. Nel singolo Misery, Adam Levine ha evocato lo stile di Stevie Wonder, sul palco del «Coca Cola Live@Mtv-the summer song»; e dal funky alla country-ballad con Lady Antebellum, l’album è una cavalcata pop confezionata senza pretese intellettualistiche ma con allegria e intelligenza (com’è del resto nelle corde del marchio Maroon 5).
«Per la pressione, il secondo album è stato il più difficile - ha confessato Adam prima di salire in scena -, ma anche con questo non si scherzava. Andiamo alla ricerca di nuove emozioni perché cambia il contesto, l’ispirazione, e pure il target al quale ci riferiamo. Rispetto al passato, c’è più influenza della Motown e Marvin Gaye, ma ci piacciono molto anche Tupac e gli artisti di strada che son cresciuti come noi».
Al dubbio di essere piacioni, e di scrivere per i fan, Levine e soci hanno smentito: «Scriviamo ciò che piace a noi, i fans lo sentono e si adeguano; anzi gli italiani hanno sempre molto apprezzato anche i nostri testi». Annunciano che torneranno nel nostro Paese con una tappa del tour, il 9 marzo prossimo a Milano, e prendono un po’ le distanze dallo showbusiness: «La musica pop è oggi circondata da troppi fuochi d’artificio, e ingredienti non musicali. Invece a noi piace far musica, il nostro show è pulito e senza fronzoli». (M.V., Sta/39)

La Bola del Mundo, su cui Nibali ha praticamente fatto sua la Vuelta, consiste in tre chilometri di salita con tratti che hanno il 20% di pendenza e tremendo fondo in cemento (Giorgio Viberti, La Stampa/49).

«Il 25% delle aziende in Europa sono considerate meno a rischio del paese che le ospita». Esempi: Lvmh ha il 17% di probabilità in meno della Francia, Telefonica il 40% in meno della Francia, Edisoni il 50% in meno rispetto all’Italia ecc. (Morya Longo, Il Sole, 1/5).

«Con 6.661,3 chilometri lineari di autostrade, l’86% dei quali in concessione ai privati, l’Italia è il quarto paese europeo per l’estensione della rete e il secondo più orientato al mercato. Le riforme degli anni Novanta hanno prodotto risultati importanti soprattutto in termini di qualità e sicurezza: tra il 2002 e il 2008, mentre il traffico cresceva da circa 75 a oltre 80 miliardi di veicoli-chilometro l’anno, il tasso di mortalità calava da 0,83 a 0,43 vittime per cento milioni di veicoli-chilometri. In parte ringraziate la patente a punti, per il resto rivolgetevi alle privatizzazioni» (Luigi Ceffalo, Carlo Stagnaro, Il Sole/2)

Debiti delle 20 società di serie A: due miliardi e 225 milioni di euro. L’anno scorso: un miliardo 977 milioni. Secondo le nuove regole bisogna mettersi a posto entro il 2013, altrimenti niente Coppe europee. Il 75% del fatturato se ne va per gli ingaggi (oltre il miliardo), che nel resto d’Europa pesano invece per il 50/60 per cento (nella Bundesliga è al 51%). Classifica dei ricavi per ogni campionato: Premier League inglese 2,3 miliardi; Bundesliga tedesca 1,575; Liga spagnola 1,501; Serie A italiana 1,494.Il Milan deve alle banche 163 milioni, l’Inter 48 (Marco Bellinazzo, Sole/7)

La Roma ha preso Borriello («un attaccante glamour soprattutto fuori campo») col sistema dell’«acquisizione a titolo temporaneo e gratuito, con obbligo di riscatto per l’acquisizione a titolo definitivo». In pratica la Roma ha ottenuto una dilazione di pagamento di un anno, poi dovrà versare al Milan 10 milioni più Iva in tre anni. Intanto il giocatore prenderà 4,5 milioni lordi adesso e poi 5,4 milioni lordi l’anno nelle tre stagioni successive. Costo complessivo: 31,6 milioni spalmati su quattro anni e a carico di chi comprerà la società. Per Ibrahimovic, il Milan ha adottato il «prestito con diritto di opzione di 24 milioni da esercitare tra un anno». In pratica è la stessa cosa, perché intanto il giocatore è stato messo sotto contratto per 4 anni. Stipendo dichiarato di Ibra: 9 milioni netti l’anno. Soldi da dare al Real per il riscatto (ufficialmente): 24 milioni (G.D., Sole/7).

Jeffrey Williamson sostiene che tra il 2020 e il 2030 caleranno drasticamente i flussi di immigrati, fino a sparire del tutto nel 2050. Solo in Europa questo determinerà una carenza di manodopera di 70 milioni di lavoratori. «Gli Stati inizieranno dunque a competere tra loro per una risorsa scarsa? Fonderanno forse delle agenzie di attrazione degli immigrati, così come oggi ci sono le agenzie di attrazione degli investimenti esteri? Si tornerà alle politiche di sussidio alla mobilità geografica o agli inviati che battono le campagne dei pochi poveri come succedeva a fine Ottocento nel nostro Mezzogiorno?» (Giorgio Barba Navaretti-Gianni Toniolo, Sole/13)

I GIORNALI HANNO TUTTE LE INFORMAZIONI, MA LE NASCONDONO

Sulla cena di beneficenza organizzata da Warren Buffett e Bill Gates il prossimo 29 settembre in Cina. I due hanno dovuto scrivere ai miliardari locali una lettera in cui promettono che non saranno fatte pressioni: «Vogliamo ascoltare, imparare e rispondere a coloro che sono interessati alla nostra esperienza». I miliardari cinesi sono restii a scucire. Meno che mai all’idea, propagandata da Buffett-Gates, che al momento della morte i patrimoni vengano donati a qualche fondazione. I miliardari cinesi sono infatti ancora piuttosto giovani (Marco Valsania, Sole 15).

I ricchi americani che hanno promesso di donar tutto al momento della morte sono una quarantina. Valore di questa promessa: 200 miliardi di dollari. Se tutti i miliardari americani dessero il loro patrimonio in beneficenza si salirebbe a 600 miliardi. I versamenti sono tuttavia adesso in calo. «Il Chronicle Philantropy ha rilevato che l’anno scorso sono stati donati solo 4,1 miliardi di dollari dai 50 principali benefattori statunitensi: la cifra più bassa degli ultimi dieci anni». Problema con i grandi benefattori: donano, ma vogliono fissar loro l’uso del denaro. Michael Edwards: «Perché i super-ricchi dovrebbero decidere come le scuole vanno riformate o i vaccini sviluppati? Non si possono trattare le società come macchine da manipolare con i soldi». Linda McQuaig e Neil Brooks denunciano che le università, attraverso le donazioni, sono diventate vetrine per ricchi, che oltre a battezzare con i loro nomi i palazzi del campus indirizzerebbero la ricerca. Il tedesco Peter Kramer ha messo sotto accusa il sistema americano che offre sgravi fiscali ai benefattori: «I ricchi scelgono, preferiscono donare che pagare le imposte. E si sostituiscono allo Stato. È inaccettabile» (ibid).

Gli allevatori produttori di latte, che in Italia erano 74.818 nel 1999-2000, sono adesso 40.500 (-46%). La produzione di latte, da allora ad oggi, è scesa solo del 3,8%.

«La cantante Lady Gaga si è abbigliata con un vestito di carne cruda» (Massimo Piombo, Il Giornale/17)

Spencer Tunik, quello che fotografa masse di uomini e donne completamente nudi in città vuote, mostra adesso alla Galleria Mimmo Scognamiglio di Milano sette collezionisti senza vestiti piazzati a Milano tra piazza della Scala e via Manzoni (ibid).

Beppe Modenese cacciò dalle poltroncine d’onore di un défilé il giornalista Gianluca Lo Vetro perché aveva una stringa delle scarpe sfilacciata (Lorenzetto, Gio/21)

«Non ho mai avuto rapporti cattivi con nessuno. Chissà, forse dovrei averne» (ibid)

Dolce & Gabbana hanno ricordato così il loro esordio: «Modenese ci vuole parlare. Ci incontriamo a Firenze, a Pitti. Ci fa: “Ragazzi, siete stati scelti come nuove proposte per Milano Collezioni”. È stato il momento di gioia più grande della nostra vita. Piangevamo, ridevamo, saltavamo».
«Sono fra i pochi che mi riconoscono questa paternità». (ibid)

Beppe Modenese, presidente onorario della Camera della moda italiana, veste da Caraceni e da Rubinacci. Camicie su misura solo da Siniscalchi, via Montenapoleone, e sempre con i gemelli, un dettaglio a cui non rinuncio mai. Cravatte dove capita, quasi sempre di maglia. Scarpe Barrett di Parma».
Manca solo il profumo.
«Ormonde. Purtroppo non è più in produzione. Lo faceva Floris di Londra. Me ne restano due o tre flaconi. Lo personalizzo con una punta d’estratto di rosa».
Chi ha deciso che il calzino bianco che accomunava Enzo Biagi a Piero Angela non è elegante?
«Non c’era bisogno di deciderlo: ricorda l’ospedale, la malattia. La calza va accompagnata alla scarpa. Io, per esempio, porto solo calze rosse però mai con scarpe nere».
Rosse come i cardinali.
«Un vezzo che ho preso dal mio amico Balthus, che le indossava con gli zoccoli. Gli chiesi perché proprio di questo colore. “Perché mi porta fortuna”, rispose il grande pittore. Aveva ragione».
C’è qualcosa che non troveremo mai nel suo guardaroba?
«A parte il calzino corto e gli slip, la canottiera. Non l’ho mai portata. Da bambino aspettavo che mia madre venisse a darmi il bacio della buona notte e poi me la toglievo. Non sono mai riuscito a dormire con qualcosa addosso».
Quindi ora come dorme?
«Nudo. Mi dà un senso di libertà. Però di recente ho preso la broncopolmonite».


Le indennità dei nostri parlamentari equivalgono a cinque volte lo stipendio medio degli italiani. Quadruplo del norvegese, doppio dell’inglese superiore del 50% a quello americano (dati del Centro studi della Confindustria, R.Amo, Il Messaggero 19/9).

Forbes ha stilato l’elenco dei sette posti in cui si può ottenere l’isolamento assoluto:
1. Papua Nuova Guinea, ci si arriva dall’Australia, non c’è neanche un ospedale;
2. Penisola della Kamchatka, attenzioni agli orsi, ai lupi e ai 29 vulcani attivi
3. Auyuittuq National Park (Canada) per poter tornare bisogna accordarsi col proprietario di una barca in grado di sfidare acque gelide
4. Mongolia. Montone a colazione, pranzo e cena.
5. Darien Gap (tra Colombia e Panama), cinque milioni di ettari di foresta, frequentati però dai narcos
6. Socotra, isola al largo dello Yemen, tormentata dagli uragani
7. Tristan de Cunha, Atlantico meridionale, sei giorni di nave per arrivarci (da Capetown), meno di 300 abitanti. (Anna Guaita, Messaggero/16)

Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha chiesto al consiglio comunale della città di vietare il fumo ovunque, a meno che un cartello non avvisi che è consentito. Cioè: spiagge, parchi, isole pedonali. Divieto totale da Coney Island a Central Park. Multa di 150 dollari ai contravventori (stessa dei padroni di cani che non raccattano). Un pacchetto di sigarette costa adesso a New York dagli 11 ai 13 dollari (10 euro), tanto che «molti fumatori organizzano gite negli stati vicini per acquisti a prezzi più contenuti». Storicamente a ogni aumento di prezzo del pacchetto il numero di fumatori diminuisce (Mes/16)

San Filippo Neri, mentre aiuta un bambino a rubare una caciotta appesa troppo in alto: «Non lo sai che è meglio chiedere che rubare? Non vuoi andare in Paradiso?». Il bambino: «Il Paradiso? E che è? Se magna?» (domani sera, su Raiuno con Proietti che fa San Filippo) (Michela Urbano, Mess/22)

Mauro Della Porta Raffo, candidato sindaco a Varese con una lista civica (contro il leghista Attilio Fontana), non si fa mai la barba da solo (Simone Ceriotti, Il Fatto/9)