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 1999  novembre 18 Giovedì calendario

1993: CRONOLOGIA DI UN ANNO TERRIBILE


Gennaio - Il PM Leonardo Frisani titolare del procedimento di bancarotta di
un’agenzia di viaggio, la Miura Travel, scopre che nella stessa sono implicati alcuni
funzionari del SISDE, già indagati per lo scandalo dei fondi riservati del servizio
segreto civile.

11 Gennaio - Viene ucciso a Bruxelles, con una coltellata al cuore, Roberto Boemio,
ex generale dell’Aeronautica. Potrebbe essere una delle morti misteriose che si
susseguono fra coloro che hanno avuto un qualche ruolo nella vicenda
dell’abbattimento del DC-9 di Ustica.

15 Gennaio - Nello stesso giorno in cui si insedia a Palermo il nuovo capo della
procura, Giancarlo Caselli, viene arrestato il boss mafioso Toto’ Riina. Per giorni e
giorni la sua abitazione rimarrà misteriosamente senza alcun presidio, fino ad essere
completamente svuotata di ogni cosa.

29 Gennaio - L’ex ministro degli Esteri, il socialista Gianni De Michelis, riceve il
primo avviso di garanzia.

31 Gennaio - Il presidente del Senato Spadolini dichiara: “...Viviamo in un momento
pericoloso, non posso escludere neanche l’ipotesi di azioni destabilizzanti e violente”.

10 Febbraio - Florio Fiorini parla ai giudici di Milano del ’’Conto Protezione’’.
Claudio Martelli, Psi, riceve un avviso di garanzia per il crack Ambrosiano e si
dimette da Ministro della Giustizia. Pochi giorni dopo esplode il caso Kollbrunner. Vi
e’ coinvolto lo stesso Martelli. Emergeranno connessioni con la vicenda del Conto
Protezione e con le forniture degli elicotteri Augusta al Belgio .

2 Febbraio - Nel corso di un’udienza dell’antimafia, il capo della polizia, Vincenzo
Parisi, difende il funzionario del SISDE Bruno Contrada, arrestato per associazione
mafiosa il 23 dicembre 1992.

3 Febbraio - I telefoni di Michele Finocchi e Gerardo Di Pasquale, alti funzionari del
SISDE, vengono sottoposti ad intercettazione. I due vengono anche fatti pedinare su
ordine del pm Frisani che indaga sui fondi riservati del servizio segreto civile.

5 Febbraio - La Corte di Cassazione respinge il ricorso presentato da Bruno
Contrada. Resterà in galera per 31 mesi.

5 Febbraio - Il “pentito” di mafia Gaspare Mutolo, ascoltato dalla commissione
antimafia, ribadisce le sue accuse contro Salvo Lima (si incaricava di addomesticare i
processi agli uomini di Cosa Nostra), al giudice Domenico Signorino, morto suicida
(colluso con la mafia), a Bruno Contrada e al giudice Corrado Carnevale ("una
garanzia" per Cosa Nostra).

19 febbraio - Arrestato Enzo Carra, portavoce del segretario della DC Arnaldo
Forlani. Susciterà scandalo il fatto che Carra, processato per direttissima, venga
tradotto nell’aula in manette.

24 Febbraio - A Zola Predosa, vicino a Bologna, la banda della Uno bianca uccide
Massimiliano Valenti che era stato testimone di una rapina al Credito Romagnolo.

25 Febbraio - In aperta campagna, nei pressi di Roma, vene trovato "suicidato" il
dirigente dell’EFIM Sergio Castellari, coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti pagate
per la fornitura di elicotteri Augusta al Belgio.

25 febbraio - Il segretario del PRI Giorgio La Malfa riceve il suo primo avviso di
garanzia.

27 Febbraio - La prima sezione penale della Cassazione annulla 13 arresti nei
confronti dei presunti mandanti dell’omicidio di Salvo Lima.

1 marzo - Arrestato Primo Greganti, ex funzionario del PCI, titolare del conto
svizzero ’’Gabbietta’’ sul quale Panzavolta (ENI) afferma di aver versato 621 milioni
come tangente per appalti ENEL.

5 Marzo - Avviso di garanzia per Ignazio D’Antone, capo della Squadra Mobile di
Palermo, collaboratore di Bruno Contrada. L’accusa è di aver protetto la latitanza di
alcuni mafiosi.

5 Marzo - Il ministro della Giustizia Conso presenta un decreto legge che
depenalizza la violazione della legge sul finanziamento dei partiti.

7 Marzo - Il procuratore di Milano Francesco Saverio Borrelli, in un appello lanciato
attraverso le televisioni, afferma ’’il decreto blocca le indagini” del pool da lui diretto.

8 Marzo - Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro non firma il decreto
Conso e il governo lo ritira.

9 Marzo - Arrestato il presidente dell’ENI Gabriele Cagliari.

15 Marzo - Primo avviso di garanzia per l’ex segretario del PSDI Antonio Cariglia e
per il segretario del PLI Renato Altissimo.

23 Marzo - Il Tribunale di Roma condanna Flavio Carboni (5 anni) e il vescovo
cecoslovacco Pavel Hnilica (3 anni) per la ricettazione della borsa del banchiere
Roberto Calvi, trovato morto sotto il ponte dei Frati Neri a Londra.

27 Marzo - L’ex presidente del consiglio Giulio Andreotti riceve un avviso di
garanzia per associazione a delinquere di stampo mafioso. Nel caso sarà coinvolto
anche il giudice Carnevale .

28 Marzo - L’ex ministro dell’Interno Antonio Gava riceve un avviso di garanzia per
collusioni con la camorra .

6 Aprile - Approvata la relazione conclusiva dell’indagine sui rapporti tra mafia e
politica condotta dalla commissione parlamentare antimafia, presieduta da Lucinao
Violante. Nel documento si afferma che "risultano certi alla Commissione i
collegamenti di Salvo Lima con uomini di Cosa Nostra" e che "egli era il massimo
esponente in Sicilia della corrente democristiana che fa capo a Giulio Andreotti".

16 Aprile - Giuliano Di Bernardo si dimette dalla carica di Gran Maestro della
massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Due giorni dopo
annuncerà la nascita di una nuova obbedienza massonica.

16 Aprile - Arrestati 55 componenti della banda della Magliana tra cui Ernesto
Diotallevi, Massimo Carminati (ritenuto artefice del depistaggio nelle indagini sulla
strage di Bologna), Enrico Nicoletti. Spono ritenuti tutti collegati a fatti di mafia,
eversione nera e alla loggia P2.

21 Aprile - L’amministratore delegato della Fiat Cesare Romiti rende una
deposizione spontanea davanti ai pm Di Pietro e Colombo. Il 24 maggio si
apprenderà che è iscritto nel registro degli indagati per corruzione e violazione legge
finanziamento partiti.

28 Aprile – Finisce in manette il presidente dell’IRI Franco Nobili.

29 Aprile - La Camera dei Deputati respinge la richiesta di autorizzazione a
procedere contro il segretario del PSI Bettino Craxi per corruzione. Il procuratore di
Milano Borrelli preannuncia che solleverà conflitto di attribuzioni davanti alla Corte
Costituzionale. Il ricorso verrà presentato il 25 maggio.

11 Maggio - Arrestato l’ex segretario amministrativo del PCI Renato Pollini. Otterrà
gli arresti domiciliari il 23 luglio.

13 Maggio - Primo avviso di garanzia per l’ex ministro Paolo Cirino Pomicino,
andreottiano, DC.

14 Maggio - Esplode una bomba in via Fauro a Roma. Anche in questo caso ci sarà
una rivendicazione della Falange Armata . L’attentato, secondo i magistrati diretto
contro il giornalista Maurizio Costanzo, provoca 15 feriti.

16 Maggio - Carlo De Benedetti (Olivetti) rende una deposizione spontanea ai
giudici di Milano in una caserma dei carabinieri.

18 Maggio - In circostanze misteriose viene arrestato il boss della mafia catanese
Nitto Santapaola .

27 Maggio - Strage di Via dei Georgofili a Firenze, non distante dalla galleria degli
Uffizi. Anche questa strage, che provoca 5 morti e 40 feriti, sarà rivendicata dalla
Falange Armata. Su vari organi di stampa viene ipotizzata la matrice mafiosa
dell’attentato con il coinvolgimento dei servizi segreti e di logge massoniche.

Giugno - Nell’ambito dell’inchiesta sui fondi riservati del SISDE, il PM Frisani
chiede al gip Terranova l’arresto di Broccoletti, Galati, Finocchi, Malpica, Di
Pasquale e Sorrentino. Iscrive inoltre al registro degli indagati, con l’accusa di
favoreggiamento Finocchiaro. Verrà concesso soltanto l’arresto di Broccoletti .

2 Giugno - A Roma, in Via dei Sabini, a 100 metri da Palazzo Chigi, viene scoperta
all’interno di un’auto una bomba, poco dopo rivendicata dalla Falange Armata. E’ una
bomba destinata a non esplodere. Un altro messaggio indirizzato a chi può decrittarne
il contenuto.

7 Giugno: Arrestato l’ex ministro delle Partecipazioni Statali Clelio Darida (DC).
Otterrà gli arresti domiciliari il 31 luglio.

9 Giugno - Nuova richiesta di autorizzazione a procedere contro Giulio Andreotti per
l’omicidio del giornalista Mino Pecorelli.

10 Giugno - Arrestato a Palermo Raffaele Gangi, ritenuto uno dei capi della
commissione provinciale di Cosa Nostra, che decise di uccidere Salvo Lima.

25 Giugno - Viene arrestato Maurizio Broccoletti, dal 1992 direttore amministrativo
del SISDE. Interrogato ripete: "...Sono il depositario di somme del servizio...". I
funzionari avrebbero prelevato denaro dal bilancio del SISDE senza autorizzazione. Il
Procuratore Mele rimprovera il pm Frisani di non averlo informato dei provvedimenti
presi. La questione viene demandata al CSM, ma è subito chiusa con l’affiancamento
a Frisani del procuratore aggiunto Torri.

27 Giugno - Il maresciallo dell’Aeronautica Franco Parisi, in servizio ad Otranto la
notte in cui fu abbattuto il DC-9 di Ustica, viene trovato impiccato.

28 Giugno - Il presidente del comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, il
sen. Ugo Pecchioli, annuncia l’apertura di un’inchiesta per lo scandalo dei fondi
riservati del SISDE .

12 Luglio - Franco Freda viene arrestato come leader del Fronte Nazionale con
l’accusa di ricostituzione del disciolto partito fascista.

17 Luglio – Il pm De Pasquale dà parere negativo alla scarcerazione del presidente
dell’ENI Gabriele Cagliari.

19 Luglio - Nell’ambito dell’inchiesta sui fondi riservati del Sisde, viene arrestato
Antonio Galati.

20 Luglio – Con un sacchetto di plastica infilato in testa Cagliari si suicida nel
carcere di San Vittore.

20 Luglio - Si costituiscono Finocchi e la Sorrentino , indagati per l’inchiesta sui
fondi riservati del SISDE .

23 Luglio - Raul Gardini si suicida con un colpo di pistola alla testa nella sua casa di
Milano, a poche centinaia di metri dalla chiesa di San Babila dove si svolge il
funerale di Gabriele Cagliari. Quella mattina Gardini doveva essere arrestato per la
vicenda Enimont: il suo avvocato aveva chiesto invano nei giorni precedenti che i
giudici lo interrogassero. Poche ore dopo vengono arrestati l’amministratore delegato
di Montedison Carlo Sama, il cognato di Gardini, Vittorio Giuliani Ricci e Sergio
Cusani.

23 Luglio - Si costituisce Di Pasquale, altro indagato per l’inchiesta sui fondi riservati
del SISDE. Gli altri funzionari, nel frattempo, modificano la loro versione
affermando: "...Quei soldi sono premi. A indurci alla falsa versione sono stati
Malpica e Finocchiaro ...".

27 Luglio - Alle 23,15 esplode in Via Palestro a Milano, davanti alla Villa Reale,
un’autobomba, che distrugge completamente l’adiacente padiglione di arte
contemporanea. Cinque persone vengono dilaniate dallo scoppio: tre pompieri, un
vigile urbano e un immigrato dal Marocco.
Poco dopo esplodono a Roma due ordigni, uno sul retro della Basilica di San
Giovanni in Laterano, dove ha sede la curia e l’altro di fronte alla chiesa di San
Giorgio al Velabro. Nelle stesse ore viene registrato un black out telefonico a Palazzo
Chigi: la sede della presidenza del Consiglio rimarrà isolata per alcune ore.
Gli episodi vengono messi in relazione agli attentati di via Fauro a Roma (14 maggio)
e di via dei Georgofili a Firenze (27 maggio).

29 Luglio - Avviso di garanzia all’ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo,
PLI.
Agosto - Il pm Frisani, nel corso dell’inchiesta sui fondi riservati del SISDE,
ricostruendo il tragitto di alcuni assegni della Carimonte, arriva al Credito Industriale
di San Marino dove vengono sequestrati nuovi libretti al portatore, per un valore di
circa 35 miliardi, intestati ai funzionari del servizio.
Il magistrato di San Marino che collabora all’inchiesta verrà minacciata di morte.

27 Agosto - La relazione consegnata dalla DIA al Presidente del Consiglio, individua
Cosa Nostra come mandante degli attentati di Roma, Firenze e Milano. Nasce la pista
mafiosa per le stragi del 1993, una pista che sarà tenacemente seguita come se, in
realtà, fosse stata costruita a tavolino per coprire ben altre responsabilità.

8 Settembre - L’ex direttore del SISDE, Malpica, viene messo a confronto con
Broccoletti, Finocchi, Di Pasquale, Galati e Sorrentino. Resta sulla sua posizione:
"...Nessun premio. erano soldi del SISDE ...".

16 Settembre - La Procura di Roma apre un un’inchiesta sulla Falange Armata. Alla
base delle indagini un rapporto congiunto di polizia e carabinieri che individua in 16
ufficiali del SISMI i telefonisti che, proprio a nome dalla Falange armata, hanno
rivendicato numerose azioni terroristiche. L’inchiesta parte da una indagine interna
ordinata dall’ambasciatore Paolo Fulci, fino al 1992 responsabile del CESIS, il
comitato di coordinamento dei servizi segreti. Per scoprire la fondatezza di voci che
individuavano come provenienti dagli uffici del SISMI le telefonate della Falange
Armata, era stato lo stesso Fulci a far predisporre alcune intercettazioni telefoniche
che avrebbero confermato i sospetti.

21 Settembre - Il SISDE avverte la polizia ferroviaria della stazione Ostiense di
Roma che sulla Freccia dell’Etna c’è una bomba. Nel bagno del vagone n.14 vengono
trovati quattro chili di "brixia", cioè polvere da mina usata nelle cave di marmo.
L’ordigno comunque non sarebbe potuto esplodere perché privo di detonatore.

Ottobre - La Procura di Trento apre un fascicolo processuale in cui sono inseriti i
nomi di estremisti di destra croati, neofascisti italiani, avventurieri internazionali e
due "insospettabili" romani che avrebbero contattato gruppi di mercenari stranieri per
dare l’assalto al centro RAI di Saxa Rubra. L’azione avrebbe dovuto far parte di un
progetto di colpo di Stato. In una intercettazione agli atti dell’inchiesta uno degli
inquisiti dice: "...Lei avrà quel che le serve. I soldi non sono un problema ma lei deve
garantire il pieno controllo dell’obiettivo per tutto il tempo che sarà necessario. Al
resto pensiamo noi, i nostri uomini prenderanno il controllo dei ministeri più
importanti. Voi dovete entrare nel centro RAI di Saxa Rubra e tenere sotto controllo
ogni struttura della emittente di Stato. Costi quel che costi...".

7 Ottobre - Viene individuato l’informatore del SISDE che ha fatto scoprire la bomba
sulla Freccia dell’Etna il 21 Settembre. E’ Rosario Allocca, un pregiudicato
napoletano, il quale asserisce "...E’ stato il mio corrispondente del SISDE a inventare
tutto, e’ stato lui a chiedermi di fare in modo che sul treno 810 ci fosse una bomba da
trovare...".
Allocca avrebbe ricevuto l’incarico dal capozona del SISDE di Genova, il ten. col.
dei carabinieri in forza al SISDE, Augusto Maria Citanna, che verrà in seguito
incriminato.
7 Ottobre - Donatella Di Rosa, un passato di fascista ad Udine, in una conferenza
stampa indetta assieme al marito, il ten. Col. Michittu, afferma di aver partecipato a
riunioni di alti ufficiali delle Forze Armate durante le quali sarebbe stato raccolto
denaro per organizzare un colpo di stato, sarebbero stati pianificati abboccamenti con
mafiosi e trafficanti internazionali di armi, si sarebbe parlato di campi di
addestramento militare, oltre che dell’arrivo di kalashnikov smontati e nascosti in
bombole di metano, nonché di quattro arsenali nascosti in luoghi diversi.
Alle riunioni avrebbe partecipato, oltre al capo di Stato Maggiore dell’esercito
Goffredo Canino, al gen. della guardia di finanza Frea, al gen. Bellini e al gen.
Petean, anche Gianni Nardi, un neofascista ufficialmente morto in Spagna nel 1976,
che, invece - secondo la Di Rosa - sarebbe ancora vivo.
Donatella Di Rosa afferma inoltre di aver ricevuto 700 milioni da un suo amante, il
gen. Franco Monticone, ex comandante della Folgore, al momento comandante della
Forza di Intervento Rapido. A sua volta il generale, nell’ammettere la relazione con la
donna e nel confermare quel versamento di denaro, afferma però di averle dato quella
somma al solo scopo di ottenere l’annullamento del suo matrimonio dalla Sacra Rota.
La Di Rosa – secondo Monticone - avrebbe anche tentato di estorcergli altri 30
milioni, minacciandolo di rivelare segreti privati. La Di Rosa nega questa versione e
afferma invece che Monticone era uno dei partecipanti alle riunioni e che i soldi li
avrebbe avuti solo in consegna dal generale. Avrebbero fatto parte dei finanziamenti
raccolti per il progettato colpo di Stato.

9 Ottobre - Primo interrogatorio di Craxi davanti al pm Di Pietro. Il segretario del
PSI incontrerà ancora i magistrati il 16 e il 21 ottobre.

11 Ottobre - Avvisi di garanzia raggiungono i camorristi Francesco Cocozza,
Vincenzo Rinaldi e Raffaele Catapano nell’ambito delle indagini sugli attentati
terroristici di Firenze, Milano e Roma. Alla base dei provvedimenti le confessioni di
un “pentito” già ritenuto "inattendibile" da alcuni tribunali: il “collaboratore di
giustizia” Salvatore Anacondia della Sacra Corona Unita.

16 Ottobre - Viene arrestato Augusto Maria Citanna, tenente colonnello dei
Carabinieri e capo-zona del SISDE di Genova, per la vicenda della bomba ritrovata
sulla Freccia dell’Etna. L’imputazione è di trasporto e detenzione di esplosivo con
finalità eversive dell’ordine democratico. Oltre a Citanna vengono arrestati Davide
Montuoro e Ciro Moglie, sospettati di essere affiliati alla ’ndrangheta e di essere gli
esecutori materiali del deposito dell’ordigno sul treno, su commissione di Citanna.

18 Ottobre - Sostituiti tutti i responsabili dei servizi segreti: direttore del SISMI
viene nominato il gen. Cesare Pucci; a comandare il SISDE è chiamato il prefetto
Domenico Salazar e al CESIS va il gen. Giuseppe Tavormina. Viene approvata anche
la rimozione di ufficiali dei servizi segreti, tra i quali - dirà il ministro della Difesa
Fabio Fabbri – vi sono 300 uomini del SISMI. Sarebbe annidato in questo gruppo il
manipolo dei 16 sospetti telefonisti della Falange Armata, denunciati
dall’ambasciatore Fulci. Sciolta anche l’intera settima divisione del SISMI, quella da
cui dipendeva Gladio.
Si scoprirà in seguito che non si è trattato di epurazione, né di una rimozione, ma di
un semplice trasferimento dei soggetti sospetti alle sedi di provenienza.

21 Ottobre - In parte distrutto da un ordigno il palazzo di giustizia di Padova.
L’attentato viene rivendicato dalla Falange Armata.

26 Ottobre - Individuata in Toscana una banda di falsari che ha messo in commercio
un’enorme quantità di denaro falso. Fra i 12 arrestati c’è Franco Merlo, tesoriere della
loggia massonica Europa 92 di Firenze. I magistrati indagano sui rapporti fra la banda
di falsari e la P2.
26 ottobre - Viene arrestato a Taormina Carmelo Scalone , educatore penitenziario,
uomo di fiducia del responsabile delle carceri per il ministero della Giustizia Nicolo’
Amato. E’ accusato di essere uno dei telefonisti della Falange Armata, come
risulterebbe da alcune intercettazioni telefoniche.
Cade definitivamente il silenzio, invece, sui 16 uomini del SISMI precedente
individuati. Di loro non si saprà più nulla.

28 Ottobre - Maurizio Broccoletti viene interrogato dai pm Torri e Frisani,
nell’ambito dell’inchiesta sui fondi riservati del SISDE. Ai magistrati lo stesso
consegna copia del cosiddetto "libro paga" del servizio in cui figurano 76 nomi di
politici, prefetti, carabinieri, poliziotti e giornalisti che avrebbero ricevuto denaro dal
servizio segreto civile.
28 ottobre - Al processo per la strage di Peteano, per i depistaggi della quale sono già
stati condannati con sentenza definitiva il gen. Dino Mingarelli ed il col. Antonio
Chirico, entrambi dei carabinieri, vengono condannati anche Marco Morin, perito
balistico (3 anni e 4 mesi per peculato), Manlio Del Gaudio, ex comandante del
Gruppo Carabinieri di Padova, Renzo Monico e Manlio Rocco, entrambi ufficiali del
SISMI (a ciascuno 1 anno per falsa testimonianza).
Secondo la sentenza i condannati avrebbero depistato in vario modo le indagini sulla
strage per la quale sono già stati condannati con sentenza passata in giudicato i
neofascisti Vinciguerra e Cicuttini.

29 Ottobre – Nell’ambito dell’inchiesta sui fondi neri del SISMI viene arrestato
Riccardo Malpica, ex direttore del SISDE.

30 Ottobre - Malpica, interrogato, afferma di aver sostenuto, fino a quel momento,
una falsa versione suggerita dal Viminale. L’ex direttore del servizio accusa il
presidente della Repubblica in carica Oscar Luigi Scalfaro e il ministro dell’Interno
Nicola Mancino. A “scagionarli” tempestivamente, prima ancora che sia stata avviata
una indagine che cerchi i riscontri delle pesanti accuse loro rivolte da Malpica, ci
pensa un improvvido comunicato del Procuratore capo Vittorio Mele.
La procura di Roma è ancora il “porto delle nebbie” di sempre, dove affondano tutte
le inchieste contro i potenti della Repubblica.

1 Novembre - Nell’ambito delle indagini sull’improbabile progetto di assalto alla
sede RAI di Saxa Rubra, viene spiccato mandato di cattura contro Renzo Pampalon,
un ex legionario, fondatore di una scuola di sopravvivenza in Val di Lefro, sulle rive
del lago di Garda.

1 novembre - Il giudice istruttore Guido Salvini, titolare di un’inchiesta sul neofascismo per la quale si procede con il vecchio rito, afferma che colui che avrebbe preparato e probabilmente piazzato la bomba della strage di Piazza Fontana è Martino Siciliano, un neofascista aderente al gruppo veneto di Ordine Nuovo, nel frattempo fuggito in Colombia.

3 Novembre - Filtrano notizie sul contenuto degli interrogatori di Galati e Malpica a
proposito del coinvolgimento di uomini politici nello scandalo dei fondi riservati del
SISDE che ammontano a più di 14 miliardi di lire. Gli ex funzionari del SISDE
sostengono che gli ex ministri degli interni Scalfaro (capo dello stato), Gava e Scotti
avrebbero ricevuto denaro dal servizio segreto civile.
Scalfaro, con un appello televisivo a sorpresa, diffuso a reti televisive unificate, si
rivolge alla nazione. In un passaggio della sua esternazione afferma: "...Prima si e’
tentato con le bombe, ora con il più ignobile degli scandali...". Secondo il presidente
della Repubblica quello dei funzionari del SISDE è solo un tentativo per condizionare
le elezioni.

4 Novembre - Concessi gli arresti domiciliari a Franco Freda, accusato di
ricostituzione del partito fascista relativa.

7 Novembre - Secondo alcuni “pentiti” sarebbe stata la mafia italiana ad uccidere il
banchiere Roberto Calvi. Le “informazioni” vengono dal neofascista Valerio Viccei,
in carcere per una rapina in banca durante la quale furono aperte alcune cassette di
sicurezza. Secondo Viccei, una di quelle cassette apparteneva a Roberto Calvi e
un’altra a Francesco Di Carlo, boss mafioso legato a Pippo Calò.

8 Novembre - Nel corso dell’inchiesta sui fondi riservati del SISDE, viene arrestata
Matilde Martucci, segretaria di Malpica, soprannominata "la zarina".

10 Novembre - Il ministro dell’Interno Mancino e i sui predecessori al ministero
dell’interno Scotti e Gava vengono ascoltati in procura per l’affare SISDE. Nelle
settimane successive, la Procura decide il congelamento della posizione di Scalfaro.
Vengono trasferiti al Tribunale dei ministri gli atti concernenti le accuse di peculato
rivolte a Scotti e a Gava e di favoreggiamento per gli ex direttori del SISDE, il
ministro Mancino, l’ex capo di gabinetto Lauro e il capo della polizia Parisi .

13 Novembre - Il giudice veneziano Carlo Mastelloni e i sostituti della procura
miltare di Padova, Sergio Dini e Benedetto Roberti, ritengono che l’organizzazione
clandestina Gladio non sarebbe stata sciolta, come più volte annunciato, ma sarebbe
ancora operativa. Il magistrato ha inoltre appurato che il battaglione Col Moschin dei
paracadutisti e il Comsubin degli incursori della Marina di La Spezia per anni si sono
addestrati congiuntamente ai gladiatori. Inoltre gli ufficiali della Smipar , la scuola di
parcadutismo militare, ha fornito gli addestratori per la struttura clandestina.
A questo proposito il fascista Andrea Brogi afferma "...lavoravamo per la causa
favorevole alla svolta autoritaria, in virtù di un golpe...".
Secondo l’inchiesta, sia il battaglione Col. Moschin, sia il Comsubin sarebbero stati
integrati nell’organizzazione della NATO Stay Behind, cioè Gladio.

19 Novembre - Si costituisce Sergio Cragnotti, ex amministratore delegato di
Enimont e presidente Lazio. Tre giorni dopo otterrà gli arresti domiciliari.

25 Novembre - Nell’ambito dell’inchiesta sul progetto di assalto alla sede RAI di
Saxa Rubra viene arrestato, con l’accusa di “cospirazione politica mediante accordo”,
Giovanni Marra, un pilota civile che avrebbe dovuto procurare degli elicotteri
sovietici M18 Taurus che avrebbero dovuto sganciare sulla RAI gas nervino e bombe
al neutrone. Con l’accusa di favoreggiamento finisce in manette un’impiegata del
SISDE, Marzia Petaccia. Arrestati anche Roberto Noe e Vittorio Fenili.
Dicembre - I magistrati romani che indagano sulla morte di Alberica Filo Della
Torre, la nobildonna uccisa il 10 Luglio 1991 nella sua villa dell’Olgiata, scoprono
che la stessa aveva una relazione con Michele Finocchi, dirigente del SISDE,
latitante, ricercato nell’ambito dell’inchiesta sui fondi neri, dal quale avrebbe ricevuto
circa 10 miliardi che aveva poi depositato sul conto "Blocking Vice", aperto presso la
filiale della Banca Leu di Zurigo, intestato oltre a lei, anche al marito Pietro Mattei e
ad Anna Del Pezzo di Caianello.
Finocchi, il giorno dell’omicidio rimase per molte ore nella villa dell’Olgiata.

9 Dicembre - Il mafioso “pentito” Tommaso Buscetta viene interrogato dal giudice
Lupacchini che indaga sulla banda della Magliana. Buscetta conferma che Pippo Calò
era il capo della banda della Magliana e padrino del figlio di Ernesto Diotallevi,
elemento di spicco della stessa organizzazione. Buscetta rivela inoltre che nell’estate
’81, come avevano già ammesso alcuni membri della banda, soggiornarono in
Sardegna, assieme a Pippo Calo’, Roberto Calvi, Flavio Carboni e Francesco
Pazienza, tre elementi di rilievo della banda stessa: Danilo Abbruciati, Ernesto
Diotallevi e Domenico Balducci .

15 Dicembre - Interrogatorio di quasi 11 ore per Giulio Andreotti davanti al
procuratore di Palermo Giancarlo Caselli che lo mette a confronto con Baldassarre
Di Maggio. Quest’ultimo accusa l’ex presidente del Consiglio di aver incontrato Totò
Riina.

17 Dicembre - Al processo Cusani, giunto alla 16/a udienza, è la giornata di Forlani e
Craxi. Il segretario del PSI attacca tutti, dal PCI alle grandi imprese e afferma che
tutti i partiti politici, compresa l’opposizione, prendevano contributi illeciti. Eugenio
Scalfari criticherà Di Pietro il giorno dopo sulla Repubblica per la conduzione ’’dolce’’
dell’interrogatorio di Craxi.

18 Dicembre - Craxi viene interrogato dal pm Fabio De Pasquale e dal gip Maurizio
Grigo per la vicenda ENI-SAI per la quale sarà rinviato a giudizio, per la prima volta,
il 10 gennaio 1994.

20 Dicembre - Il sostituto procuratore Ferdinando Pomarici emette un avviso di
garanzia contro Franco Freda per la strage di Via Palestro a Milano (27 luglio).
Secondo il magistrato, Freda avrebbe fatto rivelazioni ad un detenuto nel carcere di
Vicenza, raccontando particolari e retroscena della strage. Una pista questa che, però,
si perderà nel nulla.

21 dicembre – Nel corso della 17/a udienza del processo Cusani, Carlo Sama parla di
contributi della Montedison al PCI. Di Pietro chiede la testimonianza di Massimo
D’Alema, ma il Tribunale non accoglie la richiesta.

27 Dicembre – Nell’ambito dell’inchiesta sulla Loggia P2, il gip Francesco
Monastero, su richiesta del pm Elisabetta Cesqui, sequestra a Licio Gelli 16 miliardi e
400 milioni.