SILVIA BIZIO, la Repubblica 21/9/2010, 21 settembre 2010
LA LOTTA DI MICHAEL DOUGLAS "SAPRÒ VINCERE LA MIA MALATTIA"
Ci sono tante ragioni che rendono speciale l´uscita di Wall Street: Money never sleeps (presentato allo scorso festival di Cannes, il film esce negli Usa il 24 settembre e in Italia il 22 ottobre), il seguito del celebre e premiato film di Oliver Stone del 1987, con Michael Douglas nel ruolo del pescecane dell´alta finanza Gordon Gekko (con cui vinse l´Oscar). Lo stesso Stone ammette che la crisi finanziaria del 2007 ha facilitato la realizzazione del film. «Non solo racconta ciò che Wall Street ha combinato all´intera nazione, ma la crisi ha permesso di resuscitare un personaggio come Gekko».
Michael Douglas, 66 anni il prossimo 25 settembre, poco dopo la fine delle riprese del film ha annunciato pubblicamente di avere un tumore alla gola di «quarto grado» e di essersi sottoposto a radio e chemioterapia, nella speranza di sconfiggere il male, che comunque rischia di intaccare le corde vocali danneggiando irreversibilmente la sua celebre voce. «Ho l´impressione che Gekko debba continuare a pagare per la sua ingordigia» dice Douglas «Ma sia io che Gekko - come mio padre e mia madre del resto - siamo dei combattenti: non ci arrendiamo mai».
Michael Douglas è elegante, di buone maniere, un vero gentleman, anche se ha messo come condizione alla nostra intervista quella di non venire fotografato; sorseggia una bevanda per alleviare il dolore alla gola, pronuncia le parole con pacatezza e garbo, la voce è sempre la stessa. I capelli bianchi sono ancora fitti, ha perso molto peso, la figura in jeans e camicia nera con le maniche corte rivela braccia e mani scarnite, gli occhi scavati, ma l´aspetto generale è migliore di quanto si sarebbe potuto immaginare date le sue condizioni. «Sono ottimista per natura» dice l´attore «Sento che sarò capace di sconfiggere questo male. Lo desidero soprattutto per i miei figli piccoli». I bambini, 7 e 10 anni, sono consapevoli della malattia e della cura, cui partecipa tutta la famiglia: «Li ho portati in ospedale per vedere come funzionano le radiazioni e hanno spinto loro il bottone» racconta Douglas «Hanno pensato fosse una cosa molto divertente, come Guerre Stellari».
Come non bastasse, l´attore sta affrontando il dolore per il suo primo figlio, Cameron, 31 anni, condannato a cinque anni di carcere per spaccio di droga. «Siamo andati a trovarlo in prigione, preferisco che i bambini sappiano la verità da noi che dai tabloid. Cameron starà dietro le sbarre per molto, è uno in gamba, gli staremo vicini e spero riuscirà a uscirne. In tutto questo mio calvario la famiglia è la mia roccia, sono commosso dall´affetto che mi arriva da estranei ma ora la cosa che più mi aiuterà è riposo, solitudine, stare in famiglia. Il mio tumore» continua con disarmante onestà, «può essere causato in gran parte da abusi di alcol e tabacco insieme a un virus chiamato P16 che viene trasmesso sessualmente, ma io lo vedo come prodotto dello stress. Ho avuto un anno molto pesante ma sono sicuro che in futuro farò piazza pulita, anche se assaggerò ancora un buon bicchiere di vino quando mi tornerà il gusto. Sarò una persona migliore».
Stupisce la forza di Douglas, che riesce a onorare gli impegni professionali, incontrando la stampa nel bel mezzo del suo dramma. E risponde pacatamente alle domande sull´argomento. «Le radiazioni uccidono le cellule cancerogene, il mio tumore si sta restringendo, ma il processo per combatterlo devasta tutto il resto, ti toglie energia, nella bocca si formano piaghe, lesioni, e alla fine non riesci più a inghiottire. Sento però la responsabilità di appoggiare il più possibile un film e un personaggio che amo molto. Almeno finché ne ho le forze».
Wall street: Money never sleeps inizia con Gekko che esce di prigione dopo otto anni di detenzione per "insider trading", un tempo simbolo di successo, ora uomo alla deriva ma deciso a tornare nel gioco. Nel film, scritto e diretto da Oliver Stone, appare anche Shia LaBeouf nel ruolo del giovane asso della finanza legato alla figlia di Gekko (Carey Mulligan), oltre che Susan Sarandon, Eli Wallach e Frank Langella. Josh Brolin interpreta il broker senza scrupoli della generazione post-Gekko, ben peggiore di quella di vent´anni prima. «Dopo essere stato un capitalista per tutta la mia vita, dopo aver creduto nel profitto, mi vergogno a vedere l´avidità e la corruzione nelle quali siamo caduti» riflette Douglas, che ha ancora in programma di interpretare Liberace nel film di Steven Soderbergh la prossima primavera, una volta riprese le forze. «Penso che ne sentiremo le ripercussioni per un lungo tempo. E´ deprimente, dobbiamo tutti cercare un nuovo scopo nella vita. Un po´ come sta succedendo a me. Tutto passa così in fretta, e il tempo per me sta diventando sempre più prezioso».