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 2010  settembre 21 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE “DETASSIS

PIERA”

Piera Detassis, docente universitaria di Storia del cinema ed Estetica, collaboratrice abituale dell’”Unità” e del ”manifesto”, è costretta a rinunciare alla direzione della Mostra del cinema di Venezia. Perché? Perché, in quanto direttore della rivista ”Ciak”, è accusata dal regista Citto Maselli di essere una «dipendente berlusconiana». Se avesse accettato l’incarico, saremmo al regime... (Corriere della Sera, 26/04/2002)

Meno politica e meno politici: a partire dalla conferenza stampa di presentazione del menù, fissata per stamattina alla Sala Sinopoli dell’Auditorium. L’idea è di ridurre al minimo la passerella delle autorità, per lasciare il microfono al direttore-coordinatore Piera Detassis e ai suoi collaboratori più stretti. […] Naturalmente, non potendo contare sulla prima scelta assoluta come Venezia o Cannes, Detassis ha dovuto fare di necessità virtù. Direttrice di Ciak, ruolo che le valse l’epiteto maselliano «dipendente di Berlusconi», la neo-timoniera custodisce buoni rapporti internazionali e sa come allestire un palinsesto che piace ai giornalisti. (Michele Anselmi, Il Riformista, 25/09/09)

«I biglietti so­no finiti subito – racconta il di­rettore della rassegna Piera De­tassis – sul mio blog mi hanno insultata, sospettandoci di chis­sà quale broglio nella prevendi­ta. Un delirio di massa femmini­le che non riguarda esclusiva­mente, come si pensa, le ado­lescenti». Le donne si rifaranno gli occhi anche nell’incontro con Richard Gere: «Solo a Ro­ma le star interloquiscono col pubblico», dice Detassis. […] «Le sue dichiara­zioni entusiaste mi hanno sor­preso molto – dice il direttore Detassis – l’unico modo di fare un buon festival è la totale auto­nomia. Ho resistito a tutto ciò che poteva essere extracinema­tografico, piccole richieste e spinte. Ma si è stemperata l’ani­ma politica». «Hanno capito che il cinema è una cosa e la po­litica è un’altra cosa – dice il presidente Gianluigi Rondi – c’è distensione senza essere di­stacco. Va detto che le scelte, equilibrate e oculate, non sono mai state influenzate in alcun modo. Piera Detassis ha una pre­parazione cinematografica co­me raramente ho incontrato». (Valerio Cappelli, Corriere della Sera 14/10/09)