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 2010  settembre 21 Martedì calendario

ONU, PROPOSTA SHOCK DI SARKOZY "TASSIAMO I MOVIMENTI FINANZIARI" - NEW YORK - 5.317.280. È

il numero delle donne morte per gravidanza da quando fu adottato nel 2000 l´Obiettivo Millennio: il piano con cui i paesi membri delle Nazioni Unite s´impegnavano a debellare, tra l´altro, la mortalità al parto. Ieri all´apertura del summit Onu per fare il punto sul Millennio ci ha pensato Amnesty International a ricordare i numeri di un fallimento: ha installato un "orologio della morte" nel cuore di Manhattan a Times Square, con un quadrante dove il bilancio delle vittime continua a salire. «Mancano almeno 120 miliardi di dollari - ha detto il segretario generale dell´Onu Ban Ki-moon aprendo la conferenza - per raggiungere entro il 2015 gli otto obiettivi del Millenio». Tutti mirati a sradicare la fame, la miseria estrema, l´analfabetismo dei bambini, le malattie più mortali come Aids e malaria.
I fondi promessi dieci anni fa sono stati versati solo in parte ai paesi più poveri. Ci si è messa anche la grande crisi economica del 2008-2009, a rendere i paesi ricchi più avari negli aiuti. «Non risanate i vostri conti pubblici a spese dei più poveri», ha invocato Ban Ki-moon davanti ai 140 leader mondiali riuniti al Palazzo di Vetro.
Ma l´intervento dirompente della prima giornata è stato quello di Nicolas Sarkozy. Raccogliendo l´invito del segretario generale, Sarkozy ha annunciato un aumento del 20% degli aiuti francesi e soprattutto ha rilanciato le sue proposte di "finanza innovativa". A cominciare dalla tassa sulle transazioni finanziarie mondiali, per pagare gli aiuti allo sviluppo. «La finanza opera ormai su scala globale - ha detto il presidente francese - e quindi perché non dovrebbe partecipare alla stabilizzazione dell´economia globale? Visto che tutti i paesi sviluppati sono in deficit, dobbiamo trovare nuove fonti di finanziamento. La tassa sulle operazioni finanziarie può alimentare la lotta contro la povertà, il sostegno all´istruzione, le cure contro le grandi pandemie». Sarkozy ha promesso che porterà avanti l´idea della tassa sulla finanza globale quando l´anno prossimo la Francia avrà la presidenza di turno del G8 e del G20. Con lui si è schierato il premier spagnolo José Luis Zapatero, che in alternativa ha proposto anche di rendere universale la tassa sui biglietti aerei, già varata dalla stessa Francia. La proposta di Sarkozy raccoglie consensi anche tra i governi della Germania, del Brasile e della Norvegia. È una variante della Tobin Tax, la cui utilità viene sostenuta anche per altri obiettivi: servirebbe a penalizzare le operazioni puramente speculative, e a riequilibrare la pressione fiscale che oggi nel mondo intero è eccessivamente concentrata sui redditi da lavoro anziché sulle rendite dei capitali. Ma la tassa sulle transazioni finanziarie ha sempre incontrato ostacoli insormontabili nell´opposizione dei paesi che hanno le piazze finanziarie più attive del pianeta, Stati Uniti e Gran Bretagna.
Sul bilancio del piano del Millennio, ormai giunto ai due terzi del cammino, è stato severo il presidente della Banca mondiale Robert Zoellick: ha ricordato che «solo nel 2010 altri 65 milioni di uomini e donne sono finiti sotto la soglia della povertà estrema», misurata a meno di 1,25 dollari al giorno. Il direttore del Fmi, Dominique Strauss-Kahn, ha detto che «la crisi economica ha penalizzato in tanti modi i paesi più poveri, non solo riducendo gli aiuti, ma anche perché è stata preceduta da una crisi energetica e alimentare».
Il Millennium Goal nel 2000 si era prefissato di ridurre della metà la povertà estrema, di assicurare un´istruzione elementare a tutti i bambini del mondo, di ridurre la mortalità infantile dei due terzi e quella delle madri al parto dei tre quarti. Il numero di persone senza accesso all´acqua potabile dovrebbe essere dimezzato. Il tutto entro il 2015. Obiettivi che oggi sembrano difficilmente raggiungibili, visto che i paesi ricchi hanno sempre disatteso le loro promesse in termini di finanziamenti. Qualche notizia positiva c´è. L´ong inglese Overseas Development Institute ha messo in luce le eccezioni in Africa: il Ghana ha ridotto la popolazione che soffre per fame dal 34 al 9%, il Benin è tra le dieci nazioni che hanno fatto i progressi più consistenti nell´istruzione. La tre giorni sul Millennio sarà conclusa da Barack Obama domani. Le accuse dall´emisfero Sud sono già cominciate, con il presidente boliviano Evo Morales che ha denunciato «il saccheggio sistematico delle risorse naturali nei paesi più poveri».