21 settembre 2010
ABU DAOUD
ABU DAOUD (Mohammed Oudeh) Silwan (Israele) 16 maggio 1937, Damasco (Siria) 3 luglio 2010. Terrorista • «[...] la “mente” del massacro degli undici atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Abu Daoud definì i dettagli in un incontro con altri fedayn a Roma, e si recò una prima volta a Monaco il 17 luglio per una ricognizione. Fu lui a portare da Algeri a Francoforte le cinque valigie con le armi (6 Kalashnikov, 2 fucili mitragliatori e diversi caricatori), a trasferirle in due borsoni e a portarli in treno a Monaco. La sera del 4 settembre, in una stanza d’albergo vicino alla stazione di Monaco, fu ancora lui a mettere in otto borse sportive le armi e le munizioni, un kit di pronto soccorso, pezzi di corda per legare gli ostaggi, calze di nylon da mettere in testa, cibo e acqua e compresse di Predulin, un’anfetamina che permetteva di rimanere svegli. Alla sera i terroristi si radunarono al ristorante della stazione per le istruzioni finali: le armi dovevano essere usate solo se non se ne poteva fare a meno e gli ostaggi dovevano rimanere vivi per poterli utilizzare per futuri scambi. Poi Abu Daoud ritirò i loro passaporti, tutti indossarono tute sportive con il nome di un paese arabo e andarono al villaggio olimpico a bordo di alcuni taxi. L’irruzione nella notte fu subito contrastata dagli israeliani e nella violentissima colluttazione ne furono uccisi due. Altri nove furono presi in ostaggio. I tedeschi misero insieme un’unità di crisi, il cancelliere, Willy Brandt, contattò immediatamente il primo ministro israeliano, Golda Meir, per rendere note le richieste dei terroristi e cercare una soluzione. La posizione del governo di Israele fu fermissima: nessuna concessione al ricatto dei terroristi, ma un’unità delle forze speciali da mandare a Monaco per tentare un blitz. I tedeschi rifiutarono, cercarono di prendere tempo, poi decisero di trasferire gli ostaggi per tentare di liberarli in aeroporto. Lì, fallita l’ultima mediazione, gli agenti cominciarono a sparare. All’una e mezza del 6 settembre 1972 tutto era tragicamente concluso: morti i 9 ostaggi superstiti, 5 terroristi e di un poliziotto tedesco. Nel 2005 Spielberg prese spunto da questa tragedia per il suo film “Munich”» (“La Stampa” 4/7/2010).