Malcom Pagani, il Fatto Quotidiano 21/9/2010, 21 settembre 2010
SKY 800, VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE
Viaggio al termine della notte, con un telecomando nella destra e i rumori indistinti della tv di frontiera, quella che in pochi vedono ma nessuno dimentica. Dal canale 800 al 999 di Sky, dove sacro e profano si incontrano e il confine tra perizoma e omelia è più sottile del desiderio. Pentole, tappeti, telecronisti esagitati ed esegeti del nulla. E poi, in serie, materassi, frullatori, tapis roulant, beveroni dimagranti, pseudocritici d’arte, cialtroni di ogni genìa. Per esser-ci bisogna pagare. Il posto al sole, per licantropi notturni, costa decine di migliaia di euro. Una volta dentro però, soffia il west dei nostri giorni.
Palinsesti misti:
informazione e tette
IN MEZZO ai palinsesti semitradizionali a natura mista, di giorno informazione locale, dopo le 23 tette e culi per i meno allegri, si sono fatte spazio nel corso delle epoche televisioni tematiche che del presente, danno una loro, profonda lettura. In voluto disordine numerico, si parte dalla stazione numero 939. E lì, sugli schermi discinti di Fuego Tv che l’onomatopea abbraccia il sottinteso. L’argomento il porno, è declinato in tutte le accezioni. Si va dal film con le casalinghe fedifraghe, alle chat su divani porpora e cuscini leopardati. Un’insegnante, nel genere, è Leila. Sotto l’inequivocabile scritta “Faccio tutto io”, sottotitolo “Leila, sesso in privato”, balla l’omonima. Accento portoghese di Portogruaro, voce trascinata, jingle di accompagno, concetti scolastici: “Le porcelline ti aspettano, hanno tanta voglia di te”, poi rivolta in camera, mentre si dimena mostrando tutto l’alfabeto dei lati possibili: “Porcellino, sono Leila: ti piacciono i miei capelli? Timidone, chiamami numero 899. Se vuoi vedere in diretta il mio corpo, non esitare”. Insieme a Leila, che si tocca senza dissimulare, altre colleghe dai nomi esotici. Il telefono è muto, il genere abusato, ma nonostante internet mostri ogni angolo del proibito e un centinaio di canali dopo, al 955, abiti una diretta discendenza del mentore di Moana e Cicciolina, Riccardo Schicchi, Diva Futura Channel, il filone non teme stanchezze.
In nome di Gesù
e del portafogli
ALLA VOCE telepredicatori, non si trovano il compianto Funari, nè gli imitatori di genio Guzzanti e Massironi e nemmeno l’Adriano Celentano in versione ambientalista. Ma veri e propri santoni, figli dell’esperienza di Trinity Broadcasting Network, la tv fondata nel 1973 dai fratelli Crouch. Fallita dopo tre giorni e rinata poi nel corso dei decenni, fino a diventare un’edera transnazionale in grado di competere 24 ore al giorno con Cbs, Fox e Nbc e attecchire nei cinque continenti, Tbne prospera anche in Italia. I capostipiti, Chuck e Nora, cominciarono a fine anni ‘70 su Tele Elefante, trovando poi nel satellite e nelle donazioni spontanee del pubblico pagante, la linfa necessaria per andare avantieirradiareilverbodaogniangolo del Paese. Nora ha raggiunto il creatoretreannifa,maChuck,che somiglia in tutto e per tutto al venditore ditoupè rossicci in Goodfellas di Scorsese, ha proseguito da solo. Parafrasava Mike Bongiorno e in luogo di “allegria”, utilizzava il piùcongruo“Alleluja”.Esaustoma realizzato, ha cambiato direzione. Sorriso untuoso, cinque appuntamenti quotidiani sul canale 812 di Sky, centinaia di lettere chiuse, affastellate su un tavolino di uno studio di Marnate nella provincia di Varese,dacuiestrapolarebrani
a caso per leggere estratti
commossi. Ricordando agli spettatori le basi del Vangelo. I nomi dei programmi (per lodare te, alle porte del cielo) hanno relativa fantasia. A quella pensa Chuck.
Alzatevi, pregate
e pagate soprattutto
“IL SIGNORE vuole il sostentamento di questa televisione” e quindi, martellamento : “Diamo lode al signore aiutando questa televisione. Se manderete il vostro contributo agevolerete questa emittente”. Il timore di non essere stato persuasivo, spinge Chuck ad esagerare. A chiedere a gran voce che i bambini si affaccino al cattolicesimo attraverso il tubo catodico e poi, in un colpo di teatro, come un pastore dell’Americaprofonda,aincitare all’azione: “Te lo impone Gesù. Alzati e chiama”. Il resto sono montagne sullo sfondo, sermoni provenienti dagli States, in cui gli omologhi di Chuck alla Benny Hinn,congessatoecamiciabianca, parlano di perdizione e rinsavimento: “Lasciate stare le tristezze e guardatemi negli occhi, i vostri figli torneranno a Dio, abbandonando droghe ed edonismo”. O ancora grotteschi consessi in cui tra grida e svenimenti collettivi, le guarigioni avvengono in diretta “E’ tutto vero!” e leucemie, tumori o malformazioni spariscono in un amen, sotto l’occhio delle telecamere e grazie alla luce illuminante del signore. Altro giro, altra corsa. Qui si raddoppia, sotto l’egida di Andrea Di Prè. Si presentò all’alba del 2000, vantando una parentela di sangue con Vittorio Sgarbi. Svelato rapidamente l’inganno da un giornale locale (e non senza imbarazzo), Di Prè continuò con il proprio cognome. Intervallando la carriera politica (prima a sinistra, poi da intellettuale leghista) con l’occupazione mediatica. Al canale 875 del satellite, inconfondibile sintesi della deriva dei tempi moderni, fa bella mostra di sè Diprè Tv. Nello schermo, questo clone del Vittorio originale, promette agli spettatori vie del cielo da percorrere grazie al suo aiuto: “Sei uno scultore? Plasmi la vita? Ti senti artista? Io posso agevolarti ed aprirti le porte della notorietà. La televisione eleva chiunque”. Sintonizzandosi sul 935, ci si imbatte in Di Prè art channel, emittente dedicata alle scoperte del mecenate. Congiuntivi corretti, eccitazione malspesa “Amici, questa non è un’opera d’arte. Questa è un’opera viva! Viva vi dico!” e non essendoci pubblico e non risultando evidente a quale platea (esclusispoteinserzionisti)veramente si rivolga, lo sforzo è doppio. Andrea è trasversale.Dipintieinstallazioni,politica e quotidiano. Oggi non si esprime più come agliiniziquandoamavafarsi fotografare con il caminetto sullo sfondo e il simbolo leghista alle spalle. Per religioni diverse da quella cattolica, allora poca indulgenza: “È inutileilludersi:loscopodegli islamici è di trasformare la terra europea in Dar el Islam”. Stessa via Crucis e Damnatio eterna per gli omosessuali: “Esiste un parallelismo tra bestialità e omosessualità”. Oggi Diprè guarda oltre. E su Diva Futura Channel, con una modella nuda sul divano, spiega l’arte mentre l’occhio divaga colpevole dal quadro presentato.
Espiazioni,
pentimenti e ridicolo
NELL’ESPIAZIONE della propria stessa esistenza, il fu figlio di Sgarbi non è solo. Su Carisma Tv “La televisione della gente che ha carisma”, cartomanti e teleimbonitori si succedono a ritmo infernale. Amalia, SIlvana, Milena e le loro colleghe, promettono di sanare ogni angoscia della vita. L’effetto è quello nero e iracheno del cromakey, già visto tragicamente in occasione del sequestro di tanti malcapitati. La gente telefona, il contatore lievita e le conduttrici cercano l’impossibile equilibrio tra ridicolo e credulità popolare. “Dammi le iniziali dei due personaggi di cui vuoi sapere qualcosa”. La sventurata le fornisce e l’altra si arrabatta tirando palesemente a indovinare. Poi dispensa consigli medici: “Fai assolutamente l’ozono terapia. Cos’è? Iniettano dell’ozono... dopo, praticamente, fatti spiegare che comunque è una bella cosa” e alla fine, stringe il cappio: “Sappiate che noi ci siamo, carta credito o postepay non fa differenza, non mi stancherò mai di dirvelo”. Il telecomando scorre. Tivù Tivù si impegna nel pubblicizzare un ritrovato a base di neopuntia e fucopure, “Dieci chili in dieci giorni, basta sentirsi grassi!”, Telepadrepio, mostra due suore inginocchiatedispalletrasalmi,navatee letture sacre, all’814 di Pesca e Tv, Surfcasting assicura emozioni, mentre Toscana Channel mostra il principe Ruspoli contrito all’annuale commemorazione dei caduti a Kabul. Un blob eterogeneo, che anima le notti e aveva già stimolato l’immaginazione di Paolo Villaggio: “Come altrisventurati,Fantozzierastato travolto da un mortale nemico: il telecomando. Durante un’agghiacciante crisi di astinenza, aveva stabilito anche il nuovo record condominiale di 380 canali cambiati in 26 secondi”. Ora in poltrona c’è più tempo: “Questo lotto di diamanti è in vendita a 1.750 euro con il 40% di sconto. Affrettatevi, sono pezzi unici. Se non li comprate ora, cari telespettatooori (la o allungata ad arte), non li trovate più”. Fino a domani, nei secoli dei secoli.