LUIGI GRASSIA La Stampa 20/9/2010, pagina 25, 20 settembre 2010
“Torna la crisi lo dicono i bond” - «Una nuova recessione è probabile». Non ha voglia di essere diplomatico Massimo Siano, che da Londra dirige la branca italiana di Etf Securities, grande operatore di investimenti in materie prime
“Torna la crisi lo dicono i bond” - «Una nuova recessione è probabile». Non ha voglia di essere diplomatico Massimo Siano, che da Londra dirige la branca italiana di Etf Securities, grande operatore di investimenti in materie prime. Fa un’avvertenza: «Mi spiacerebbe se contribuissi a realizzare la profezia. Se fossi al governo parlerei diversamente, mi sentirei in dovere di lanciare messaggi ottimistici. Ma la verità è che vedo chiari segnali di un “double dip” in arrivo, cioè di ricaduta nella crisi alla fine della ripresa stentata che viviamo». Segnale numero uno. «Paul Krugman, il premio Nobel dell’Economia, dice che il vero stato delle cose non si legge nei mercati azionari ma in quelli obbligazionari. Per quanto ci sia stata una ripresa delle azioni rispetto al punto più basso della crisi, i tassi d’interesse dei bond a lungo termine rimangono bassissimi. Questo è segno che i mercati non temono un futuro d’inflazione, si aspettano la deflazione». Secondo segnale. «Le quotazioni dell’oro battono un record dopo l’altro. Io vendo Etc sull’oro, ma è un fatto oggettivo che se gli investitori puntano sull’oro, un bene-rifugio, vuol dire che non credono nella ripresa». Terzo segnale, empirico: «Io non c’ero, ma mi dicono che all’Expo di Shanghai fra i padiglioni più visitati è quello del Belgio. Molta gente con i soldi va lì e si compra in quantità diamanti tagliati ad Anversa. Un altro bene rifugio». Consigli a chi investe? Siano dice che chi la pensa come lui sulle prospettive dei mercati «dovrebbe essere “long” sull’oro e “short” sul petrolio e i metalli industriali», cioè comprare oro (per esempio in forma di Etc, il cui valore cresce con quello del metallo giallo) e alleggerire le posizioni su petrolio e metalli, oppure comprare titoli il cui valore cresce quando il petrolio e i metalli scendono. Siano dà un giudizio generale negativo (quasi a prescindere dalla congiuntura) sul gas naturale: «È troppo volatile e l’ho sempre sconsigliato. Tuttavia gli investitori italiani la pensano diversamente da me, avendo il gas volumi tra i più alti nel segmento Etf Plus di Borsa italiana. Il mondo è bello perché è vario». Quanto alle materie prime agricole «dipendono dal tempo atmosferico e quindi sono scorrelate da quello che fa la Federal Reserve americana o dai dati sulla produzione industriale tedesca. Possono essere una buona opportunità di diversificazione di portafoglio, più che un investimento in sé». Siano ha delle ferme convinzioni sulla validità di alcune specifiche forme di investimento a lungo termine; crede negli Etc sul carbone e negli Etf sulla filiera nucleare, perché «queste due fonti di energia sono destinate a crescere moltissimo nel mondo nei prossimi decenni». E definisce l’acqua, dal punto di vista degli investimenti, «il petrolio del nuovo secolo». Un report appena pubblicato di Etf Securities prevede una forte carenza di acqua in Cina e in Messico, e in misura poco inferiore in Brasile e in Sud Africa. Saranno necessari colossali investimenti, con opportunità per i risparmiatori - la compagnia di Siano propone un Etf sull’acqua legato all’indice Janney Global Water. E in Italia, la privatizzazione dell’acqua porterà ad aumenti in bolletta per i consumatori? «La rete italiana fa, letteralmente, acqua, e necessita di grossi investimenti - ribatte Siano - perciò l’acqua costerà di più, che sia pubblica o privata».