Fabrizio Biasin, Libero 21/9/2010, 21 settembre 2010
KIM KARDASHIAN
Kim Kardashian è stufa marcia. A Milano da tre giorni ha incontrato più giornalisti che cotolette. Del resto le tocca: il 13 settembre su “E! Entertainment” (Sky, canale 124, ore 20.30) è partita la nuova stagione di “Al passo con i Kardashian”. E cioè: la vita della “nuova Paris Hilton” data in pasto al pubblico. Negli Usa è già leggenda, in Europa quasi: merito di un corpo da bava alla bocca, merito anche del video sexy messo online da qualche furbacchione per mostrare la bonazza di Los Angeles all’opera con uno dei suoi ex. Ha due sorelle, una mamma-manager, un ex marito, raffiche di fidanzati veri o presunti. Tutta gente che tira agevolmente la fine del mese. La incontriamo, ci sorride, ma è stufa, si vede.
Piacere Kim. Dica: non fosse nata ricca che lavoro avrebbe fatto? «Avrei scelto la moda, di sicuro». Ma di quello si occupa già. Non produce una marca d’abbigliamento (la Dash)? Pensavo a qualcosa di più “normale”: l’infermiera, la commessa... «Moda...».
Non insisto. In Italia uno dei programmi più seguiti è il Grande Fratello. Tutti in piazza a mostrare i fatti propri un po’ come fa lei. Non le manca un po’ di privacy? «Quando ho accettato di fare questa cosa sapevo a cosa andavo incontro. Lo show mi serve per pubblicizzare i miei affari. Certo ci sono dei giorni in cui manderei tutti a quel paese». L’Italia ovviamente le piace.
«Mi piace».
Il suo italiano preferito?
«Roberto Cavalli».
Sempre moda, vedo. In Italia è appena uscito il film con Julia Roberts “Mangia, prega, ama”. Tra mangiare, pregare e amare cosa preferisce?
«Amare ovviamente! Io amo, amo amo...». Di pregare non se ne parla... «Ma che scherza? Credo in Dio e vado a messa tutte le domeniche. In famiglia ci hanno insegnato così».
E dire che c’è chi la definisce una bad girl, una ragazza cattiva. «Io? Ma quando mai. Al limite le mie sorelle...».
Ci dica Kim, bella com’è non avrà mai preso un due di picche. «E invece sì...». Il nome prego.
«Non ci penso neanche».
Ha quasi 30 anni. Sta invecchiando anche lei, lo sa? «Invecchiare mi spaventa, ma c’è di peggio».
Ecco, per esempio, peggio diventare povera o brutta? «Oddio che incubo! A questa rispondo dopo, ci devo pensare». Se le dico “Berlusconi” cosa risponde?
«Niente, cos’è?».
Il nostro Presidente del consiglio. (Un assistente gli recita la battuta del Cavaliere: “Obama ha tutto: è bello, giovane e abbronzato...”).
«Oh my god! Davvero ha detto questo?» Lui la troverebbe interessante. «Dice? Quanti anni ha?».
Più di settanta.
«Non mi interessa».
E Obama?
«L’ho conosciuto prima che diventasse presidente. Ho votato per lui e lo stimo. Un cambiamento era necessario».
Suo padre è famoso perché qualche anno fa ha difeso con successo O.J. Simpson nel processo per presunto omicidio. Secondo lei era innocente o colpevole?
«È il mio patrigno e comunque a questa domanda non rispondo».
Bene. Sa cos’è il Festival di Sanremo? Sbadiglia. Si sta annoiando?
«No, si figuri. Ma questo Sanremo non lo conosco». È una rassegna musicale molto famosa in Italia. Sarebbe proprio l’ospite ideale.
«Mah...».
Ora dica: che differenza c’è fra un Vip e una persona normale? «Assolutamente nessuna». Si figuri... Vivrebbe in 70 metri quadrati con un coinquilino? Qui da noi lo fanno in tanti. «Guardi, non saprei dove mettere i vestiti».
Meglio un anello di diamanti regalato da un uomo noioso o uno di plastica da una persona intraprendente? «Molto meglio il diamante, ovvio. Per chi mi ha preso?».
Da Madame Tussaud a Ny c’è la sua statua di cera. «Mi hanno messo tra Beyonce e Michael Jackson. Fa un certo effetto».
Bene. Ora mi dia il suo numero di cellulare e chiudiamo l’intervista. «Non ci penso proprio. Però ho deciso: meglio povera che brutta. Con la bellezza ti puoi arricchire».
Per il numero niente da fare vero? «Niente da fare...».