Luca Dondonii, La Stampa 19/9/2010, 19 settembre 2010
Il 2010 sarà ricordato come l’anno del gran ritorno della musica dance e della definitiva consacrazione dei disc jockey superstar
Il 2010 sarà ricordato come l’anno del gran ritorno della musica dance e della definitiva consacrazione dei disc jockey superstar. David Guetta, Danny Tenaglia, Bob Sinclar, Carl Cox, Sven Vath, Sweedish House Mafia (il trio di Axwell, Steve Angello e Sebastian Ingrosso), Luciano, Armin Van Buren o gli italiani Marco Carola, Benny Benassi, Bloody Betroots, Crookers, Alex Gaudino, Ralf, Claudio Coccoluto, Mauro Picotto, Alex Neri, Stefano Fontana. Tutti nomi che sempre più spesso stazionano nella parte alta delle hit parade mondiali, sono protagonisti di serate live affollatissime e adesso anche di videogiochi. E’ la rinascita della dance e finalmente anche in Italia si fa sul serio. Gianluca Tantini, mente e manager della discoteca Liz/Echoes di Riccione è al settimo cielo. Con David Guetta il 16 agosto ha radunato 7500 persone che non hanno avuto problemi a sborsare il salato biglietto di ingresso. Il cachet di Guetta? Una cosina da 50mila euro, contando gli spostamenti, le camere per lui e il suo entourage in un albergo a cinque stelle. Troppo? «Be’ – racconta Tantini – se si incassano 350mila euro in una sera Guetta si è ripagato con tutti gli interessi. Magari venisse tutti i giorni e poi il suo non è un dj set ma un concerto». Insomma, i «discotecari» italiani quest’anno hanno alzato l’asticella e si sono stufati di leggere magnificenze sulle serate ibizenche, o di quanto la riviera romagnola, una volta culla del djing mondiale, languisse in una palude di mediocrità. «Molti ragazzi - racconta un collega della neonata rivista DJ Mag Italia, che nella versione inglese è la Bibbia della dance europea – quest’anno hanno abbandonato i viaggi in Spagna, Germania e Olanda per tornare a Riccione. Un anno che ricorderemo e speriamo si bissi nel 2011». Insomma, da quest’estate niente sarà più come prima e già per l’anno prossimo Peter Pan, Cocoricò (autentica Mecca della techno italiana), Villa delle Rose o Byblos stanno prenotando i dj più forti del pianeta per un’altra estate d’oro. Lo stesso accade negli uffici artistici delle discoteche di Jesolo, Firenze, Roma, Bari o Perugia. Intanto i dj vengono immortalati anche su supporto elettronico, con l’uscita di «DJHero 2» (disponibile per Playstation 3, XBox 360, Wii e PS2), il gioco della Activision (la stessa del successo planetario «Guitar Hero») dove ci si può divertire sulla consolle come un vero dj. Il controller a forma di giradischi permette di imparare e mettere in pratica le tecniche che generazioni di dj hanno sviluppato negli ultimi trent’anni. Testimonial del gioco è Tijs Verwest in arte Tiesto, il disc jockey più pagato del mondo, 41enne olandese di Breda. «Sono onorato – dice Tiesto al Privilege di Ibiza poco prima di un suo set - di dare il mio volto e la mia musica per un videogioco: E’ uno dei sogni della mia vita e ora si è trasformato in realtà». Senza dimenticare che da settimane l’artista più trasmesso dalle radio Usa è Get Far (pseudonimo di Mario Fargetta, marito di Federica Panicucci) che con The radio, brano dance col campionamento de Il giocatore di biliardo di Angelo Branduardi, ha battuto colossi come Katy Perry, Lady Gaga o U2. Forse ha ragione Madonna, «italians do it better» .