M.Tr., La Stampa 19/9/2010, 19 settembre 2010
«Il business dell’agroalimentare è sempre più appetibile per la criminalità organizzata e l’industria della contraffazione»
«Il business dell’agroalimentare è sempre più appetibile per la criminalità organizzata e l’industria della contraffazione». La denuncia arriva dal Movimento Difesa del Cittadino e da Legambiente che nei giorni scorsi hanno presentato il rapporto Italia a Tavola 2010. Nel corso del 2009 sono state sequestrate 41 milioni di chilogrammi di prodotti per un valore di oltre 145 milioni. Tutto grazie alla scoperta da parte delle forze dell’ordine di oltre 86 mila infrazioni, tra penali e amministrativi. Latte, formaggi, carni e prodotti di qualità i settori più colpiti dalle frodi. L’Italia, come sottolinea il generale Cosimo Piccinno dei Carabinieri per la tutela della salute (Nas), «è il Paese europeo in cui si fanno più controlli. E quindi si scopre di più. La novità è l’emergere del cittadino-sentinella: delle 60 tonnellate di mozzarella o formaggi colorati l’80 per cento viene da segnalazioni dei consumatori». Le due associazioni chiedono che venga «ripristinata e attivata l’Agenzia nazionale per la Sicurezza alimentare». Importante anche difendere dalle frodi le nostre piccole e medie aziende.