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 2010  settembre 20 Lunedì calendario

WEB. DA VIADEO A NETLOG. I NUOVI NEMICI DI FACEBOOK


Un’agguerrita schiera di imprenditori europei è all’attacco del predominio degli americani nel mondo complesso dei social network. Sono francesi, finlandesi, russi: alle prese innanzitutto con l’ostacolo delle tante lingue in cui è frammentato il mercato del Vecchio Continente.

Ma proprio per questo fin dai primi passi devono pensare a globalizzarsi, a raggiungere il pubblico fuori dai propri confini nazionali se vogliono sperare di conquistare un po’ di business alle spalle di un gigante come Facebook, il numero uno con mezzo miliardo di «amici» o Linkedin, i l leader dei network sociali focalizzati sul lavoro, che conta su 75 milioni di utenti registrati.

In campo
Alle sue spalle e in forte crescita, con 30 milioni di utenti, è il sito «professionale» Viadeo. L’hanno fondato nel 2004 a Parigi i francesi Thierry Lunati e Dan Serfaty, l’attuale amministratore delegato. Laureato alla scuola di management Hec (Hautes Études Commerciales) di Parigi, figlio di ebrei di origini marocchine, appassionato di arte e di krav-maga ( disciplina israeliana di autodifesa corpo-a-corpo), il 44enne Serfaty aveva fondato nel 2000 un club di imprenditori, l’Agregator che poi si è evoluto in Viadeo. Partendo dalla Francia, per lo sviluppo ha puntato sugli altri Paesi europei e soprattutto su quelli emergenti — Cina, India e America Latina — con un approccio molto attento alle culture e realtà locali.

Un esempio che Serfaty ama citare è il servizio di oroscopo offerto da Viadeo ai reclutatori indiani, per i quali è importante conoscere le influenze astrali sul carattere dei candidati a un posto. Per questo, a differenza di Linkedin che ha una sola sede fuori dagli Usa — quella di Londra da cui gestisce la sua presenza europea —, Viadeo ha uffici in otto Paesi, oltre alla Francia: in Gran Bretagna a Londra, in Spagna a Madrid e Barcellona, in Italia a Milano, in Cina a Pechino, in India a New Delhi, in Messico a Città del Messico, in Canada a Montreal e negli Usa a San Francisco. Attraverso il personale locale (200 dipendenti nel mondo) Viadeo cerca di stringere alleanze con le associazioni professionali e di capire da vicino la domanda di servizi dei suoi utenti.

Serfaty dichiara di aver realizzato profitti dall’ultimo trimestre 2009, anno in cui il fatturato stimato è di circa 31 milioni di euro. La fonte delle entrate sono gli abbonamenti pagati dalle aziende interessate al reclutamento, i servizi «premium» per i singoli professionisti o imprenditori desiderosi di attrarre attenzione e la pubblicità sulle parti gratuite del sito.

Dalla Francia è partito anche Skyrock, che si vanta di essere il sito di social networking più popolare al mondo fra gli utenti di lingua francese. Il suo fondatore è il 51enne Pierre Belanger, un personaggio famoso in patria e controverso: figlio di un giornalista e di una scrittrice, laureato in biologia alla Columbia University di New York, pioniere del movimento delle radio libere e di Internet (nel ’94 creò la sua prima dot.com insieme a France Telecom), attivista ecologico e candidato alle elezioni politiche, due anni fa è stato insignito della medaglia da cavaliere dell’ordine della Legion d’onore per aver promosso la creazione in Francia del Dispositif Alerte-Enlèvement, un sistema di allerta via media per la ricerca di bambini spariti, simile all’americano Amber. Ma lo scorso febbraio è anche stato condannato a tre anni di prigione con la condizionale per «corruzione di minorenne» (lui insiste a dichiararsi innocente).


Skyrock è sia un network sociale su Internet sia una radio, la seconda emittente musicale in Francia, rivolta ai giovani e specializzata nel rap.

A Gent, città medievale delle Fiandre, ha il suo quartier generale Netlog, creata dal 34enne belga Lorenz Bogaert e, secondo la società di ricerca ComScore, numero uno per pagine viste in Belgio, Italia, Austria, Svizzera, Romania e Turchia, numero due in Olanda, Germania, Francia e Portogallo. Fra i suoi finanziatori c’è Index ventures, società di venture capital che era stata fra i primi a credere in Skype e che tre anni fa ha investito 5 milioni di euro in Netlog. Il suo plus è essere disponibile nella più vasta gamma di lingue: 37, fra cui rumeno, norvegese, catalano ed estone. Bogaert, che ha studiato management alle università di Bruxelles e Friburgo (Svizzera), per sviluppare la poliglotta Netlog si è avvalso del lavoro dei molti studenti stranieri dell’Universiteit Gent, vicina alla sua sede.

Giovani

Specializzato per ragazzi di 13-18 anni è Habbo, un sito che combina il social networking con il gioco virtuale di massa: gli iscritti «vivono» attraverso il proprio alter ego nelle camere di alberghi-comunità, interagendo e comunicando via chat room. L’hanno inventato due trentenni finlandesi, il designer Sampo Karjalainen e l’esperto di tecnologie Aapo Kyrölä. È frequentato in 32 Paesi da oltre 160 mila teenager, disposti a pagare con soldi veri (in media 60 centesimi per acquisto, spesso via sms) per oggetti virtuali come pezzi di arredamento delle loro camere. La società Sulake che controlla Habbo ha dichiarato 49 milioni di euro di fatturato nel 2009 e 20 milioni nel primo trimestre 2010, con un aumento del 25% degli affari sull’anno prima. Popolare soprattutto in Francia, Italia, Spagna e America Latina, Badoo è stato fondato a Londra nel 2006 dal russo Andrey Andreev insieme ad altri «giovani programmatori e imprenditori hi-tech», recita il sito. Fra i suoi investitori c’è la finanziaria russa Finam, che nel 2008 ha pagato 30 milioni di dollari per il 10% del suo capitale. Una fonte di guadagni sono i servizi a pagamento con cui gli utenti possono attirare l’attenzione dei visitatori.