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 2010  settembre 20 Lunedì calendario

SALUTE, L’ASSICURAZIONE È SU MISURA

Dopo i recenti casi di malasanità, i broker assicurativi sono subissati dalle richieste: i consumatori chiedono quanto costa assicurarsi per essere liberi di decidere dove curarsi o avere una rendita in caso di incidenti che provochino inabilità al lavoro o invalidità. Attualmente sono un milione e mezzo gli italiani che si sono tutelati da questi imprevisti sottoscrivendo polizze individuali, mentre il dato triplica se si considerano gli assicurati tramite casse professionali e società di mutuo soccorso. Un ventaglio di soluzioni da conoscere attentamente per sapere quali sono davvero le tutele fornite da questi strumenti e quali i casi di esclusione.

Le tutele necessarie. L’Italia (si veda il secondo grafico) è al primo posto in Europa per spesa sanitaria out of the pocket (non coperta cioè dal Servizio sanitario nazionale) e all’ultimo per diffusione delle polizze sanitarie supplementari e complementari. Quindi, nonostante le coperture pubbliche, ci sono molti imprevisti legati alla salute e molte cure (è il caso, per esempio, dell’odontoiatria) che restano a carico dei cittadini. Una situazione che impone di valutare l’opportunità di attivarsi in prima persona contro questi imprevisti.

I criteri per una scelta consapevole. La caratteristica più diffusa tra le polizze infortuni e malattia è la modularità, caratteristica che rende difficile per il consumatore il confronto tra le diverse opzioni presenti sul mercato. Anche perché le variabili che determinano il prezzo non riguardano solo la tipologia di coperture e l’agenzia prescelta per la sottoscrizione del contratto, ma anche l’età e le condizioni di salute dell’assicurato. Quanto al primo punto, si parte solitamente da una serie di coperture-base, per esempio quelle relative alle spese sostenute in occasione di interventi chirurgici più o meno gravi, con la possibilità di aggiungere opzioni (per esempio estendere le tutele ai familiari dell’assicurato) ulteriori e incrementare i massimali. Anche nei campi in cui è previsto un servizio pubblico analogo, il vantaggio delle polizze è innegabile: si può scegliere l’istituto al quale rivolgersi per le cure, abbreviando così le liste d’attesa. In realtà non si tratta di una libertà assoluta: solitamente chi si rivolge ai centri convenzionati con la compagnia assicurativa non paga nulla, mentre negli altri casi deve farsi carico di una quota dell’esborso totale, di solito intorno al 10-20%. In alternativa o in aggiunta è possibile assicurarsi per ottenere una diaria giornaliera in caso di ricovero. Opzione, questa, che può risultare utile soprattutto per i liberi professionisti e i commercianti. Infine ci sono polizze che intervengono in caso di invalidità permanente da malattia versando un capitale all’assicurato.

Limiti e recesso. Tutte le coperture e le garanzie sono solitamente sottoposte a limiti (per esempio, nel caso di invalidità da malattia le compagnie prevedono un indennizzo per danni superiori al 26%, come da tabelle del ministero della salute) e massimali, per cui questo è un aspetto da analizzare con grande attenzione per fare scelte consapevoli e capire se l’impresa (ovvero l’intervento della compagnia assicurativa) vale la spesa (il costo del premio). Infine è opportuno informarsi bene sulla titolarità o meno di altre coperture sanitarie legate alla professione esercitata o all’azienda presso cui si lavora: di fatti, tanto le casse previdenziali, quanto alcuni contratti di categoria prevedono già convenzioni con istituti di cura e quote di capitale in caso di invalidità. Si rischia così di dover pagare due volte, senza poter beneficiare del cumulo delle prestazioni. Allo stesso modo di quanto avviene per le assicurazioni di responsabilità civile, anche le polizze malattie prevedono delle clausole di esclusione in specifici casi come per esempio malformazioni, aborti volontari non terapeutici, malattie della sfera psichica o interventi di chirurgia estetica.

Come attivarsi in caso di necessità. Altre esclusioni dipendono dalle caratteristiche della singola polizza e devono essere indicate chiaramente nel foglio informativo che il consumatore sottoscrive al momento di acquistare la polizza. A questo proposito, occorre prestare massima attenzione all’eventualità che sia inserita nel contratto una clausola di recesso, che consentono alla compagnia di recedere al verificarsi del sinistro. In questo modo, la compagnia rimborsa la prestazione richiesta, come può essere un intervento chirurgico, e liberarsi, eludendo così di prolungare nel tempo la sua assistenza. In caso di sinistro, è necessario attivarsi da subito inviando tutta la documentazione alla compagnia (tramite raccomandata con ricevuta di ritorno), comprensiva di certificati, cartelle cliniche e ricevute di tutte le spese delle quali cui si richiede risarcimento. Ricordando che, prima di fare qualsiasi spese, è opportuno rivolgersi al call center per ottenere delucidazioni su centri convenzionati e limiti ai risarcimenti.