Andrea Tarquini, la Repubblica 18/9/2010, 18 settembre 2010
UN ROBOT CONQUISTERA LA LUNA. COSI’ L’EUROPA LANCIA LA SFIDA
Questa volta forse ci siamo: nella corsa alla Luna arriva anche l´Europa. Quasi mezzo secolo dopo la storica missione Nasa dell´Apollo 11 di Armstrong, Aldring e Collins, un veicolo spaziale europeo compirà un allunaggio. Sarà un veicolo senza pilota, teleguidato da un´astronave-appoggio. La quale a sua volta si appoggerà alla stazione spaziale internazionale Iss. Sembrava fantascienza fino a ieri, invece l´Esa, l´agenzia spaziale europea, è decisa a trasformarla in realtà. Gli europei vogliono rincorrere gli Usa ancora primi nella gara della conquista dello spazio, ma sono anche decisi a non lasciarsi sorpassare, almeno nell´universo, dalla Cina.
«La corsa alla luna non è finita, noi restiamo convinti che l´Europa possa diventare la prima nella presenza sul satellite della Terra», dicono alti dirigenti dell´Agenzia spaziale europea. E per questo hanno deciso di investire una prima tranche di fondi di almeno 6,5 milioni di euro, cui dovranno seguire altri stanziamenti. Il piano è allo studio dell´Esa e ai tecnici di Astrium, l´azienda aerospaziale europea a forte componente tedesca. Rivoluzione in tempi lunghi, ma pur sempre rivoluzione. Finora, l´agenzia spaziale europea non aveva mai lanciato da sola missioni così ambiziose. Da sola, o quasi: la nave spaziale che trasporterà la sonda teleguidata dovrà essere messa in orbita. Dalla base europea di Kourou nella Guyana francese, ma sembra che il vettore favorito per lanciarla sia un razzo russo e non un Ariane 5 o un suo successore europeo.
Il piano è già sulla carta, preciso, in stadio avanzato. La missione dovrà essere eseguita tra il 2016 e il 2018. Il veicolo europeo scenderà sul polo sud lunare, dove le condizioni di luce sono migliori. Sarà una sonda senza equipaggio umano. Insomma mancherà qualsiasi emozione paragonabile a quella che contagiò il mondo quando dall´Apollo 11 un astronauta scese sul suolo lunare, e fotografò se stesso, le sue orme sulla luna, la navicella da sbarco e la bandiera stellata piantata sul satellite della terra. La sonda europea sbarcherà un rover, cioè un veicolo esploratore, che resterà per mesi sulla Luna conducendovi ricerche di ogni tipo. Le quali ci daranno preziose conoscenze anche sulla Terra e su tutto il sistema solare.
A narrarla così sembra quasi roba da poco, rispetto alle missioni Apollo e ai voli degli Shuttle, i grandi exploit della Nasa americana. Ma la sfida tecnologica è durissima, e sarà un banco di prova per il futuro know-how europeo nell´ high tech spaziale e non solo. Spiega Michael Menking, direttore di Astrium a Brema: «La cosa più difficile è sviluppare le tecnologie più sicure per l´allunaggio». Un veicolo che scende sulla Luna deve essere in grado di vedere in anticipo crateri, rocce, precipizi, di trovare un sito d´allunaggio sicuro. Componenti del trasporto spaziale europeo Atv come motori e sensori sono già sviluppati, e potranno essere adattati alla sonda lunare. Forse, la bandiera blu col cerchio delle tante stelle sventolerà sulla Luna almeno prima del vessillo stellato rosso cinese.