Wall Street Journal, 17/09/2010, 17 settembre 2010
Il segretario al Tesoro, Timothy Geithner, col supporto trasversale di democratici e repubblicani, ha attaccato la Cina accusandola di non fare abbastanza per rivalutare lo yuan
Il segretario al Tesoro, Timothy Geithner, col supporto trasversale di democratici e repubblicani, ha attaccato la Cina accusandola di non fare abbastanza per rivalutare lo yuan. Ma l’obiettivo è quello sbagliato. Legare lo yuan al dollaro non è manipolare la valuta. Lo fa anche Hong Kong, ed Estonia e Bulgaria lo fanno con l’euro, e nessuno li accusa. La scorrettezza vera è la "sterilizzazione": quando un’azienda straniera compra o investe in Cina scambia dei dollari con degli yuan. Il governo cinese compra a sua volta quei dollari con degli yuan. Invece di rimetterli in circolo, però, li toglie dal sistema, vendendo bond e alzando i requisiti di capitale. Così evita che i prezzi salgano e mantiene il suo surplus commerciale col mondo.