Antonella Bersani, la Gazzetta dello Sport 17/9/2010; Francesco Carlà, la Gazzetta dello Sport 17/9/2010;, 17 settembre 2010
PRESTITI PERSONALI. AUTO E IPAD SONO CARI? LE OFFERTE PER AIUTARVI
(due articoli) -
Il nuovo trend sono i microcrediti: piccole somme da restituire entro uno o due anni, utili per pagare il dentista, la scuola o qualche sfizio. Ma che si tratti pure di 30mila o di 5mila euro, di certo settembre è il mese in cui le famiglie cominciano a valutare la possibilità di un prestito per concedersi l’auto nuova, un iPad o semplicemente far fronte ai costi della ripresa autunnale. «In questo campo, storicamente, domanda e offerta si incontrano in primavera e in autunno», conferma Roberto Anedda, direttore marketing di Prestitionline, società del gruppo Mutuionline, quotato in Borsa e leader nella comparazione dei prezzi dei servizi finanziari. Più case che scuola Ed è sempre in questo periodo che affiorano promozioni e offerte più o meno mirate. Un esempio? L’ultima è stata lanciata il 30 agosto da BancoPosta in collaborazione con Deutsche Bank e mette a disposizione da mille a tremila euro per le spese di istruzione, dalle elementari all’università. Si chiama BancoPosta Studi, il tasso annuale è fissato al 6,90 e non ci sono spese di istruttoria e commissione (salvo penale dell’1 per cento sull’estinzione anticipata). «Il 70% dei prestiti erogati annualmente però, non riguarda la scuola bensì la ristrutturazione delle case, gli arredi e beni di consumo tra cui spiccano le autovetture— continua Anedda —. È dunque evidente che il paniere dell’offerta è molto ampio e in continua evoluzione. Le promozioni cambiano spesso e l’aggiornamento dei tassi è mensile: per questo io consiglio sempre di far partire un prestito personale dai primi giorni del mese, confrontando le varie offerte attraverso i portali specializzati». Non solo. «Spesso le condizioni applicate variano a seconda del canale utilizzato per la richiesta, che sia online, in filiale o altro. E pertanto sarà bene accertarsi circa le condizioni medie applicate per il prodotto che si va a sottoscrivere». E magari pretenderle. Statistiche La gran parte dei prestiti erogati riguarda finanziamenti entro i 10 mila euro (29,4 per cento) per poi salire sino ai 15 o 25mila euro. La gran parte delle richieste proviene dal nord (40 su cento) e dai lavoratori dipendenti entro i 45 anni. Ma per tutti, indipendentemente da lavoro, età e residenza, valga il consiglio di tenersi alla larga dalle carte revolving (le più care), di non esporsi oltre il 25 per cento del proprio reddito e possibilmente di indicare sempre la finalità del finanziamento. «Occorre poi fare attenzione alle spese nascoste, di istruttoria, spese facoltative e commissioni, che di solito vengono riassunte nel Taeg, il tasso che esprime in percentuale il costo reale del finanziamento», sottolinea anche Francesca Tedeschi, responsabile di OF Osservatorio Finanziario. «E qualora il Taeg non sia stato esplicitato— insiste Anedda— bisogna assolutamente farselo calcolare e dichiarare». Flessibili Secondo le comparazioni di Prestitionline aggiornate a luglio, per un prestito di 20mila euro un tasso conveniente si aggira tra 5,78 e il 6,21 per cento. E va da sé che una volta stipulato il prestito bisogna pagare puntualmente «per evitare di finire nel registro dei cattivi pagatori del Crif — conclude Francesca Tedeschi —. Per questo meglio scegliere prestiti che possono essere flessibili, prevedendo magari anche il salto rata e nessuna penale per l’eventuale estinzione anticipata».
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I CONSIGLI PER EVITARE PROPOSTE INDECENTI -
Basta scrivere "prestiti personali" su Google per capire quanto ci puntino in questo momento le banche italiane. E le società finanziarie. Perché ci puntano così tanto? Due ragioni principali: poco rischio e molto interesse. Ma cos’è sul serio un prestito personale? La banca vi dà una somma, sulla quale avete raggiunto un accordo, ad un tasso d’interesse fisso. Voi la rimborsate secondo un piano di rate e ad un interesse costanti. Ma quanto costa oggi, per esempio, prendere a prestito 10 mila euro per due anni se vivete a Lecce, avete quasi 50 anni, e siete impiegati da 20 a tempo indeterminato? Potete saperlo rapidamente e mettere a confronto più proposte usando il web. Risultato: sei tra banche e finanziarie hanno risposto al mio appello. Condizioni? Un tasso di interesse Tan oscillante tra 8,5% e 10,10, un Taeg (quello che conta sul serio) tra il 9,38% e il 10,78%, una rata mensile minima a quota 457 euro e una massima di 463. Nel caso migliore dopo 24 mesi avrete restituito 10.964 euro, nel peggiore 11.105. Una sola banca mi ha chiesto anche 100 euro di spese iniziali. Poi ci ho riprovato "diventando" un dipendente a tempo determinato. In questo caso ho ricevuto solo due proposte, ma il Taeg è volato a quota 13% e il rimborso totale a 11.331 euro, 226 euro più della peggiore condizione precedente. Più o meno uguale la situazione per gli studenti, mentre una sola società vuole fare prestiti alle casalinghe. Almeno via Internet. Ma che consigli si possono dare a chi ha deciso di prendere un prestito personale? Almeno tre: attenti alla rata che deve essere largamente sostenibile, ricordatevi che un tasso superiore al 15% è probabilmente usuraio, le spese per l’estinzione anticipata non devono superare, in totale, l’1%.