Eliana Di Caro, Il Sole 24 Ore 17/9/2010, 17 settembre 2010
FUMO VIETATO A CENTRAL PARK
Dura vita per i fumatori a New York. Il sindaco Michael Bloomberg ha lanciato da tempo la sua crociata contro le sigarette, ma ora sta per entrare in vigore un divieto "talebano" che esclude la possibilità di fumo in parchi, spiagge, piazze e strade pedonali, lungomare e porticcioli.
Chi violerà la legge, pagherà una multa di 50 dollari. Il provvedimento riguarda 1.700 parchi e oltre 22 chilometri di spiagge pubbliche, inasprendo pesantemente il bando del 2003 che investiva bar e ristoranti. Così Central Park e Coney Island, ma anche Times Square diventeranno no-smoking. Quella di Bloomberg e del presidente del Consiglio comunale Christine Quinn è una delle azioni più severe e rigide degli Stati Uniti, supera anche le misure restrittive già approvate a Chicago e Los Angeles (dove il divieto riguarda parchi e spiagge).
Bloomberg, un ex fumatore, ha detto che l’obiettivo «è assicurare ai newyorchesi e ai turisti di poter andare in un parco o in una spiaggia e respirare aria pulita. La maggior parte della gente non sopporta che quegli spazi vengano usati come portacenere». Il sindaco sostiene che, secondo un sondaggio, il 65% dei cittadini adulti è dalla sua parte. Una ricerca condotta dal commissario alla Salute Thomas Farley mostra che una persona seduta a meno di un metro da un fumatore, pur in uno spazio all’aperto, subisce la stessa esposizione al fumo passivo cui andrebbe incontro in uno spazio chiuso, sedendo alla stessa distanza.
Varie le reazioni dei cittadini. C’è chi, come il programmatore 49enne Jack Regan, si chiede: «Che cosa devo fare, adesso? Fumare in un buco nel muro?» e chi, come l’insegnante di yoga Lula Trainor, 28 anni, che ha smesso di fumare quattro anni fa, definisce «stupida» l’idea perché «a un non fumatore, all’aperto, basta allontanarsi da chi ha la sigaretta in bocca». Non mancano i favorevoli come Melissa Sullivan, 32 anni. Lei vive a Greenpoint, Brooklyn, e dice che «nel vicinato c’è un vero e proprio baby-boom. È già capitato che una compagna di giochi di mia figlia abbia raccolto una cicca da terra. Come mamma, non voglio neanche che la bambina veda qualcuno fumare e penso che la proposta sia accettabile».
Il provvedimento è rivoluzionario perché coinvolgerà davvero tanti angoli di Manhattan. Significa che la polizia distribuirà decine di multe a chi attraversa per caso questi spazi con una sigaretta in bocca, anche solo per andare da una strada all’altra? «No - ha rassicurato la Quinn - l’obiettivo non è certo andare in giro per le strade, individuare qualcuno e dire "beccato"».