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 2010  settembre 17 Venerdì calendario

Margherita Agnelli non paga la multa per l’evasione dell’Avvocato - Margherita Agnelli, la figlia del­l’avvocato, che ha ricevuto in eredità beni superiori ai 1

Margherita Agnelli non paga la multa per l’evasione dell’Avvocato - Margherita Agnelli, la figlia del­l’avvocato, che ha ricevuto in eredità beni superiori ai 1.500 milioni di euro, di cui una parte provenienti da conti esteri, non avrebbe alcuna intenzione di pagare la multa (ridotta) di 50 milio­ni che il Fisco le contesta. Mettiamo in fila le notizie.Moglie e figlia dell’Avvo­cato, Margherita e Marella, hanno ri­c­evuto un verbale a luglio da parte del­l’Agenzia delle entrate che le intimava di pagare la scontata (in termini di san­zioni) ammenda di 50 milioni per chiudere le pendenze derivanti dalle evasioni dell’Avvocato. A settembre del 2009 il Fisco italiano se la prende­va anche con l’accomandita di fami­glia (in cui le signore non partecipa­no) per una vecchia questione del 1998. Che, facendo due banali conti, sarebbe dovuta essere straprescritta. Le due vicende, superficialmente messe insieme, valgono un centinaio di milioni. La cifra è ragguardevole. Ma il malloppo sottratto negli anni lo sembra anche di più: le signore han­no infatti ereditato 600 milioni occul­tati al Fisco e l’accomandita si è presa l’onere di un accertamento su 1,4 mi­liardi di possibile evasione. Attilio Be­fera, numero uno dell’Agenzia (che tra poco dovrebbe andare in pensio­ne e probabilmente essere sostituito dal brillante Luigi Magistro) si porte­rebbe così a casa un centinaio di milio­ni: in un caso grazie alle evidenze diffi­cilmente negabili (il caso di Marella e Margherita) e nell’altro senza andare ad una complessa discussione giudi­ziaria (il caso dell’accomandita). Ma qualcosa sembra non filare per il verso giusto.Margherita,la figlia del­l’Avvo­cato che ha praticamente eredi­tato tutto il patrimonio del padre ( tran­ne la strategica quota nella Fiat), non avrebbe intenzione di riconoscere il suo debito. Ricapitolando: 100 milio­ni è il debito complessivo, di cui solo la metà in capo alle due persone fisiche, alle due signore. Margherita avrebbe fatto sapere di non avere alcuna inten­zione di pagare per un’evasione di cui lei non si è resa complice. Dobbiamo a questo punto fare un passo indietro. Margherita è in forte contenzioso con la madre Marella e con una buo­na parte della famiglia, poichè rivendi­ca l’esist­enza di un presunto patrimo­nio che le sarebbe stato occultato. Per­ciò, è la tesi di Margherita non avvalo­rata da alcun tribunale, ci sarebbero delle sostanze ingenti dell’Avvocato fi­n­ite in mani terze e sottratte così all’as­se ereditario. Tanto per dare il clima: la stessa Margherita è stata denuncia­ta per estorsione (l’indagine è in ma­no ad un pm tosto come il milanese Fusco) dall’avvocato Gamna (che le fece siglare il vantaggioso accordo ere­ditario) perchè avrebbe richiesto allo stesso Gamna di testimoniare il falso e cioè dell’esistenza di un patrimonio occultato. In questo quadro Margheri­ta non avrebbe alcuna intenzione di pagare la quota di 25 milioni di multa fiscale di sua spettanza (la metà dei 50 milioni). Tanto più che all’indomani della morte di Gianni Agnelli, fu la so­la Marella a firmare le dichiarazioni fi­scali dell’avvocato (in cui non c’era traccia dei 600 milioni esteri) e dun­que a certificare il falso. Il fisco basa il suo accertamento proprio su questa provvista. Grazie alla denuncia di estorsione fatta da Gamna si ha la pro­va per tabulas dell’esistenza di questi 600 milioni. Il punto debole, per Mar­gherita è che pur non avendo firmato la dichiarazione dei redditi era da tem­po a conoscenza della provvista este­ra e l’ha inoltre completamente inca­merata in sede di divisione ereditaria. A differenza della madre che per il fisco italiano (ironia della sorte) è so­stanzialmente nulla tenente, Marghe­rita ha però un bel patrimonio alla lu­ce del sole italiano (si pensi alle sole case e quadri) e non sarà per lei facile riuscire a sottrarsi completamente agli obblighi fiscali che le nascono dal­la pesante eredità ricevuta.