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 2010  settembre 16 Giovedì calendario

Caro manifesto, ieri hai raccontato la storia della scuola dell’infanzia La Nidiata di Bagnoli, a Napoli, dove i genitori erano stati avvertiti di prepararsi a fare la corsa per conquistare un’aula per i propri figli: solo i primi arrivati avrebbero trovato posto

Caro manifesto, ieri hai raccontato la storia della scuola dell’infanzia La Nidiata di Bagnoli, a Napoli, dove i genitori erano stati avvertiti di prepararsi a fare la corsa per conquistare un’aula per i propri figli: solo i primi arrivati avrebbero trovato posto. Oggi ti racconto com’è andata a finire. È stato un primo giorno molto particolare anche per noi genitori della scuola «concorrente», la Madonna Assunta, quelli che in teoria avrebbero dovuto gareggiare nella corsa ai banchi disponibili. È vero, noi ci siamo abituati. Da due anni il nostro istituto è chiuso e i lavori lunghi e costosi fino a questo momento non sono serviti a nulla. L’anno scorso siamo stati ospitati da un’altra scuola del quartiere, la Vito Fornari, proprio quella dove sono stati spostati gli altri bambini che, quindi, erano sti avvertiti dalla dirigente scolastica che era meglio prepararsi a conquistare le aule correndo. Non ci siamo cascati, ieri mattina eravamo tutti lì ma nessuno si è messo a spingere per quelle tre aule e mezzo. L’ultima cosa che volevamo era rovinare il primo giorno di scuola. Abbiamo fatto di meglio, ormai abbiamo capito che anche i diritti «elementari» dobbiamo conquistarli giorno per giorno. Così noi genitori e alunni della scuola sfrattata siamo rimasti tranquilli davanti ai cancelli della Vito Fornari, aspettando che gli altri bambini terminassero di entrare. Poi siamo andati dentro anche noi, facendoci accompagnare dalla polizia, e abbiamo scoperto che in realtà c’erano classi disponibili per tutti. In una stanza, chiusa, erano stati radunati confusamente tutti i lavori fatti l’anno scorso dai nostri figli e tutto il materiale didattico: un anticipo dell’espulsione. Altre cinque classi erano vuote. La spiegazione che ci siamo dati è molto triste: la scuola Fornari è contenta di accogliere i bambini di un istituto come La Nidiata che non ha le elementari, sperando di attrarre alunni per il futuro, mentre considera solo un peso i nostri figli, che sono iscritti a una scuola dov’è previsto il ciclo completo. È l’esito aberrante della competizione tra le scuole, o forse noi della Madonna Assunta abituati a denunciare quello che non va siamo considerati troppo ingombranti... Non è finita, ma intanto oggi i nostri figli potranno finalmente cominciare il loro anno scolastico. Nelle aule che abbiamo «scoperto» noi. Daniela Floridia, Napoli