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 2010  settembre 16 Giovedì calendario

NOZZE: SCOMPAIONO I VECCHI RITUALI, COME RACCONTA IL "DAILY MAIL": DAL PARTY PAGATO DAI GENITORI ALLA GIARRETTIERA PRESTATA SE NE AFFERMANO DI NUOVI, ELABORATI DA AGENZIE SPECIALIZZATE. E IL CAMBIAMENTO DI STATO CIVILE SI AGGIORNA SU FACEBOOK - I

confetti? Superati, oggi c´è la scarpina di cioccolato. La torta multistrato? È finita in soffitta, adesso i dolci sono diventati minuscoli, uno per ciascun invitato. Il matrimonio diventa "su misura", le antiche tradizioni vanno in soffitta e ogni coppia decide, secondo gusti e portafoglio, il tono e il livello della giornata. Un "fai da te" molto sofisticato. Resiste solo - e non per tutte - il vestito bianco, ma anche lui si trasforma, via le maniche, via l´acconciatura, via la parte di sotto, per poter festeggiare senza intralci, mentre qualcuno filma rigorosamente tutto quello che accade e il cambiamento di stato civile degli sposi viene aggiornato in diretta su Facebook.
"Tempi duri per le spose", ha titolato l´inglese Daily Mail, pubblicando un sondaggio su tutte le tradizioni nuziali che sono già, o stanno per essere, cancellate dall´uso comune: niente festa pagata dai genitori, nessuna giarrettiera prestata dalle amiche, meglio scordarsi di essere prese in braccio al rientro a casa. In compenso, il gusto italiano, riveduto e corretto, ha già fatto irruzione proprio in Inghilterra, dove da Harrods le scarpine che si possono mangiare dopo averle usate come bomboniera sono andate esaurite in poche ore.
Scompaiono anche le lunghe serate passate a pianificare le nozze, a discutere (e a litigare) su chi invitare e chi no e chi far sedere al tavolo degli sposi. Ora c´è il "wedding planner", agenzie specializzate che da Milano e Roma si stanno diffondendo in tutta Italia e che, bizzarramente, assicurano fin dalla pubblicità di liberare gli sposi da qualsiasi «preoccupazione». Non basta: il calo dei matrimoni religiosi a favore di quelli celebrati solo in municipio, insieme all´aumento dei divorzi e delle seconde nozze, ha liberato la fantasia di sindaci e assessori, che in molte città affittano agli sposi musei, palazzi storici, sale auliche: sposarsi nella Mole Antonelliana, a Torino, costa 2000 euro, altrettanti se si sceglie il Teatro Carignano, mentre a Milano chi vuole può festeggiare in Galleria Vittorio Emanuele. Ci sono agenzie specializzate in liste di nozze eque e solidali (www. altromercato.it) che passano dalla bomboniera ecocompatibile al viaggio di nozze nei villaggi del Sud America dove i guadagni vanno alla comunità locale, ma anche lune di miele da 5.000 euro a testa in Polinesia, debitamente regalate dai parenti che passano a pagare sulla lista del tour operator. Le tendenze, come il total green, il tutto verde, che sostituisce il bianco per chi non lo ama o lo ritiene inopportuno, le scarpe rosse per la sposa, i capelli colorati di bianco, il menù giapponese servito in mongolfiera, i percorsi di canyoning per le spose che vogliono offrire a tre amiche un momento insieme prima del sì.
Se le nuove usanze sono - perlopiù - dettate da un mercato in costante espansione (secondo Federconsumatori, in sette anni la spesa media delle famiglie che devono affrontare questo avvenimento è cresciuta del quaranta per cento), l´attenzione degli studiosi va anche ai rituali che scompaiono. Tra i quali quelli tipicamente italiani: il bouquet offerto dal marito, il lancio alle amiche ancora single, l´abitudine della sposa di preparare insieme alla madre la camera nuziale e quella di non dormire per nessuna ragione, neppure in caso di lunga e consolidata convivenza, sotto lo stesso tetto col futuro marito la notte prima delle nozze. Per non parlare del riso, che molti parroci hanno addirittura vietato per ragioni di sobrietà e di pulizia, e che apposite agenzie (www. balloonexpress. it) hanno sostituito con palloncini: piccoli, grandi, a forma di cuore, di cesto o di torta, invadono i cieli dopo un breve attimo di sorpresa. Anche loro inquinano l´aria e l´ambiente, ma nessuno se ne è ancora preoccupato.