CARLO BONINI, la Repubblica 16/9/2010, 16 settembre 2010
G8, LE CASE MILIONARIE DEL SUPER-MAGISTRATO
Forse ha ragione Pasquale De Lise, presidente del Consiglio di Stato, a dire che sulla compravendita della sua «villetta» alla Giannella «non c´è più nulla da chiarire». Che sul milione 67 mila euro versati nell´estate del 2009 dall´avvocato e professore Franco Gaetano Scoca e dalla figlia Maria Chiara – e sull´assegno di 250 mila euro incassato quale parte del prezzo «è tutto molto chiaro».
E tuttavia, quella casa costruita dal magistrato nei primi anni ´70, di cui oggi pubblichiamo le foto, almeno se si vuole stare alle quotazioni del mercato immobiliare di Orbetello, a ciò che si può vedere dall´esterno e a quanto una settimana fa ebbe a dirne la stessa acquirente Maria Chiara Scoca («Dire "villa" chi sa cosa può far pensare. E´ una bella casa di mare dove sta bene una famiglia con bambini»), dimostra che Pasquale De Lise con il mattone ci sa fare.
«Le case di quelle dimensioni che danno sulla laguna e non verso il mare della Giannella – spiegano due diversi agenti immobiliari della zona – oscillano tra i 500 e i 600 mila euro. Se in ottime condizioni, e con parco privato e piscine, magari possono arrivare a 800 mila. Oltre il milione diciamo che è un affare per chi vende».
Insomma, De Lise ha venduto molto bene. Ma del resto, nella sua vita, ha anche comprato molto e molto bene. Lo documentano le visure catastali – che Repubblica ha consultato - degli immobili intestati a suo nome, a quello della moglie Gabriella Speranza, delle due figlie Fabiana e Flavia, del genero Patrizio Leozappa, avvocato di casa negli uffici di Angelo Balducci e Diego Anemone e del cui lavoro e clientela De Lise sostiene di non sapere nulla e non essersi mai occupato.
Le visure, dunque. Il Presidente del Consiglio di Stato, nato settantatre anni fa a Boscotrecase, provincia di Napoli, soltanto a Roma, è usufruttuario a titolo gratuito, insieme alla moglie, di un patrimonio immobiliare le cui nude proprietà ha regolarmente intestato alle due figlie (di 40 e 45 anni) e il cui valore di mercato, secondo una stima prudenziale, oscilla tra i 10 e i 15 milioni di euro. Di fatto, almeno a scorrere il dettaglio dell´incarto dell´Agenzia del Territorio, il magistrato, nei suoi 30 anni di carriera – spesi tra tribunali, commissioni arbitrali, incarichi di alta amministrazione – ha sistematicamente acquistato immobili di pregio in uno stesso quartiere, tra i più prestigiosi di Roma: i Parioli.
Parliamo di un secondo piano per 8 vani e mezzo nella esclusiva via Ruggero Boscovich (valore di mercato tra i 2 e i 2 milioni e mezzo di euro), di 15 vani al secondo piano in via Antonio Bertoloni (si sfiorano i 3 milioni e mezzo di euro di valore), di 6 vani e mezzo al primo piano in via Giuseppe Mercalli (1 milione e mezzo di euro a quotazioni medie di mercato), di un terzo e quarto piano per 11 vani e mezzo in via Siacci (la proprietà è intestata alla figlia Fabiana e il valore oscilla tra i 2 milioni e mezzo, 2 milioni e 800 mila euro), di un terzo piano per 9 vani e mezzo in piazza Buenos Aires (casa il cui valore supera il milione e mezzo di euro, di cui è nuda proprietaria al 100 per cento la figlia Flavia e di cui risulta avere l´intero usufrutto la moglie del magistrato).
Una sola casa non è ai Parioli. E l´indirizzo può forse lasciare capire il perché: un terzo piano con 6 vani in via del Seminario nel cuore geografico e urbanistico della città, alle spalle del tempio di Adriano, a un passo da Montecitorio e via del Corso (immobile del valore superiore al milione e mezzo di euro, di cui è nuda proprietaria la figlia Fabiana e usufruttuaria al 100 per cento la moglie del magistrato).
I documenti catastali danno evidentemente conto anche del recente nuovo investimento (5 vani e mezzo) che il magistrato ha fatto all´Argentario dopo la vendita della "villetta" della Giannella. Ma anche delle fortune di suo genero, l´avvocato amministrativista Patrizio Leozappa, professionista quarantacinquenne nato a Ostuni e laureato alla Luiss. Il 22 dicembre dello scorso anno ha acquistato «in regime di separazione dei beni» 13 vani su due piani in via Giovanni Antonelli. Anche lui evidentemente con la passione di famiglia per il mattone e per i Parioli.