Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  settembre 16 Giovedì calendario

CACHET TROPPO ALTO. E LA CUCINOTTA NON CELEBRA TROISI

Alla fine la targa se la sono scoperti da soli. Suonata e cantata in proprio l’inaugurazione dello spiazzo che Procida, l’isola del Postino, ha dedicato a Massimo Troisi. Beatrice, pardon Maria Grazia Cucinotta, lì non c’era. E non era neppure nell’osteria celebrata nel film. Era a casa sua.
Era stata invitata, anzi doveva essere lei la madrina, visto il tanto decantato amore per l’isola del golfo di Napoli. Ma il management che la rappresenta, sollecitato dalla giunta locale, ha inviato per tutta risposta una richiesta di cachet di 30 mila euro. Troppi per le casse del piccolo comune isolano che, a malincuore, ha deciso di rinunciare all’attrice. La cerimonia c’è stata comunque: «Non era un’iniziativa mediatica, volevamo solo che fosse proprio lei a scoprire la targa sull’isola che dice di amare tanto», spiega Fabrizio Borgogna, sconsolato assessore al Turismo.
Anche Clarissa Burt, che dell’attore fu la fidanzata, ha dato forfait, costretta all’assenza da un disguido della compagnia aerea che doveva portarla a Napoli da New York. E i familiari di Troisi, impegnati su un altro fronte, hanno inviato una lettera di ringraziamento. Alla fine, il pezzo forte della serata è stata la lettura del messaggio, dai toni entusiasti, che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato all’amministrazione procidana. Certo, con Beatrice sarebbe stata tutta un’altra cosa.
La Cucinotta in serata ha replicato: «Per gravi motivi familiari ho annullato ogni impegno - dice l’attrice -. Ringrazio Troisi ogni giorno da 16 anni e in tutte le lingue del mondo, ingrata nei confronti del grande uomo che mi ha dato la possibilità di interpretare Il postino non credo proprio di esserlo. Se si sono rivolti al mio agente, io neppure lo so».