La Stampa, 16/9/2010, 16 settembre 2010
LETTERA
Voglio diventare un precario -
Ciò che più mi fa pensare è che tra i precari che ho conosciuto in questi anni molti valgono più di me! È un’ingiustizia che loro rischino di rimanere senza lavoro, mentre io me ne rimango senza problemi perché sono di ruolo. Io al ruolo vi rinuncio. Voglio diventare un precario, non del tipo prodotto dallo Stato ma un precario vero, uno che sa che sono gli studenti ad aver bisogno di lui, sono loro a sceglierlo come insegnante. È ora di una svolta radicale, è ora che lo Stato si faccia da parte, che l’istituzione del ruolo sia soppressa, che famiglie e studenti possano scegliersi gli insegnanti che ritengono i migliori sulla base di una mera base meritocratica.
Gianni M.