Varie, 15 settembre 2010
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Maximova Ekaterina
• Mosca (Russia) 1 febbraio 1939, Mosca (Russia) 28 aprile 2009. Danzatrice. Famosa ballerina del Bolshoi Theatre, il suo repertorio comprendeva i grandi balletti classici: Lo Schiaccianoci, La bella addormenta, Il lago dei cigni, Le Silfidi; e moderni come Romeo e Giulietta (coreografia di Bèjart) e Stoneflower • «[...] Notata da Galina Ulanova, del teatro Kirov, ha perfezionato con lei l’interpretazione di ruoli classici, in particolare quello di Giselle [...] diventata poi insegnante di danza, si è distinta particolarmente nel ruolo di “Frigia” nel balletto Spartaco nonchè nel ruolo di Kitri nel balletto Don Quixote» (“Il Messaggero” 29/4/2009) • «Ricavare un balletto da una novella di Cechov può sembrare un’impresa disperata. Ma se si è coreografi di talento e si dispone di un protagonista o una protagonista d’alto livello e dall’alta sensibilità questo può succedere. Capitò a Vladimir Vassiliev quando al San Carlo di Napoli in anni ormai lontani portò sulla scena proprio uno dei più bei racconti dello scrittore russo, la no vella Anna al collo. Il balletto aveva semplicemente per titolo Aniuta. Se fu successo fu anche e soprattutto perché ne era l’ideale interprete Ekaterina Maximova, ballerina di qualità superiore e da anni sua moglie. Perfetta nell’esprimere gli aspetti di una femminilità indifesa e al tempo stesso cosciente di sé nel suo incontenibile vitalismo. [...] Una delle più amate e apprezzate étoile la Maximova dell’ultimo quarto di secolo del Novecento e anche in I talia dove, sempre in coppia con il marito , fu spesso o spite e a brillare nei classici russi da La bella addormentata a Il lago dei cigni a Spartacus dove fu una superba Frigia. Avvenne ai grandi Festival (Nervi, Spoleto). Avvenne nei più grandi teatri. Come Vassiliev era uscita dalla scuola del Bolscioi diplomandosi come il medesimo nello stesso anno, il 1958 anche se già prima si era fatta notare in parti protagonisti che avendo trovato preziosa guida anche nell’insegnamento della grande Galina Ulanova (costei si può dire a veramente scoprirla). L’anno successivo sempre accanto al futuro marito a ottenere il suo primo grande successo ne Il fiore di pietra proprio al Bolscioi dove rimase ininterrottamente per trent’anni. Spesso la famosa coppia Maximova-Vassiliev contrapposta da furor di propaganda ai “traditori” Nureyev e Baryshnikov, che in quei turbolenti e di guerra fredda anni Sessanta e Settanta avevano lasciato l’Urss. Il balletto di Prokofiev la prima tappa di un lungo percorso che l’avrebbe vista affrontare un repertorio fatto di titoli i più diversi e non sempre facili. Ivi compreso Giselle, personaggio che ebbe a interpretare anche alla Scala. Anche se forse la sua parte più congeniale fu quella di Kitri nel Don Chisciotte di Minkus-Petipa» (Domenico Rigotti, “Avvenire” 29/4/2009).