Varie, 14 settembre 2010
FAVIA Giovanni
FAVIA Giovanni Bologna 20 febbraio 1981. Politico. Giovane dei Meetup di Bologna Amici di Beppe Grillo già eletto in consiglio comunale, nel gennaio 2009 fu tra gli autori dello striscione “Napolitano dorme, il popolo insorge” esposto per pochi secondi a Piazza Navona durante una manifestazione di Antonio Di Pietro e dell’Italia dei valori. Nel 2010, candidato presidente dll’Emilia Romagna, prese il 7% e fu eletto in Consiglio regionale • «[…] Mi sono trovato in un bar, dove c’erano quattro pazzi che discutevano di leggi popolari, ambiente, politica civica. […] Mi hanno conquistato. Ero imbranato, non sapevo mettere due parole in croce, non avevo mai parlato in pubblico. A giugno del 2008 venivo eletto in consiglio comunale. […] Io sono al servizio dei cittadini. Presento al movimento un bilancio di quello che spendo, di quello che metto da parte, di quello che mi serve per le mie esigenze, e deve essere approvato: affitti, trasporti, spese particolari... Tutto il resto viene destinato alla politica […] Noi ci consideriamo dipendenti degli elettori, siamo dei Co.co.co della politica. […] Sono stato dodici ore chiuso nel mio ufficio al gruppo, ma l’ho aperto al mondo. Ho fatto dodici mazzi di chiavi. Nei periodi di lavoro qualcuno cucinava a casa e mi portava da mangiare, e le ragazze mi lavavano le camicie e me le stiravano, perché io potessi concentrare il massimo del tempo alla rappresentanza. […]» (Luca Telese, il Fatto Quotidiano 2/4/2010).