Varie, 14 settembre 2010
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Goldi Max
• (Svizzera) 1955 (~) Manager. Condannato a quattro mesi in appello per "soggiorno illegale" ed "esercizio di attività economiche illegali", il 22 febbraio 2010 si consegnò volontariamente alla polizia giudiziaria libica. Fu liberato il 13 giugno 2010 • «[...] Per due anni, assieme a un collega [...] era diventato ostaggio incolpevole della ritorsione del colonnello Gheddafi per l’arresto di suo figlio Hannibal nel luglio 2008. [...] Quello di Goeldi era caso apparentemente minore, ma che invece progressivamente aveva portato Libia e Svizzera ad alzare il livello dello scontro come da anni non si era visto fra Europa e mondo arabo (se si eccettua il caso delle vignette blasfeme su Maometto). Molti governi europei, molti leader, e soprattutto il premier italiano Silvio Berlusconi hanno dovuto lavorare per placare l’ira di Gheddafi, ma anche per soddisfare le richieste della Confederazione che voleva riavere i suoi due cittadini. La storia iniziò il 15 luglio 2008, quando la polizia cantonale veniva chiamata dalla sicurezza di un grande albergo di Ginevra: l’erede di Gheddafi e sua moglie avevano picchiato e preso a cinghiate due domestici marocchini. I due giorni trascorsi in carcere diedero il via al contenzioso [...]» (Vincenzo Nigro, la Repubblica 14/6/2010).