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 2010  settembre 12 Domenica calendario

UN WHISKY TIRA SU IL FONDO PENSIONE

Microchip, aerei, immobili e persino barili di whisky per la pensione. Non per distrarsi o annegare i dispiaceri di magri benefit, bensì per cercare di rinvigorire i fondi previdenziali delle aziende afflitti da deficit.

Così di recente il colosso delle bevande Diageo ha deciso di rimpinguare le sofferenti casse del suo fondo pensione versando forti dosi di super-alcolici: con un’elargizione che in altri tempi avrebbe entusiasmato i pirati della Tortuga più che i dipendenti di una grande impresa. Anzi, generazioni di pirati: 2,5 milioni di pregiati barili di whisky invecchiato. E nei giorni scorsi il gigante dell’elettronica Philips ha consegnato ai propri lavoratori, appassionati o meno di computer o gadget informatici che siano, direttamente una quota in una società di microprocessori.

L’elenco dei grandi nomi che ricorrono a questo stratagemma, barattare attività al posto di finanziamenti dovuti per le pensioni, si sta allungando rapidamente e di molto. Ecco quest’anno anche le catene commerciali inglesi Sainsbury e Marks&Spencer, e anche la compagnia aerea British Airways. La ragione delle donazioni ha a che fare con l’era post-crisi, che lascia le imprese a volte a corto di risorse oppure intente a preservarle per fare i conti con la continua grande incertezza. E le soluzioni trovate appaiono sempre più creative. Sainsbury e Mark&Spencer hanno trasferito proprietà immobiliari (per centinaia di milioni di euro ciascuna) ai trustee dei fondi pensione. British Airways ha usato velivoli quale forma di garanzia. Fino a Diageo che ha offerto litri di whisky. Philips ha ideato forse qualcosa di altrettanto insolito: per appianare un deficit già di 104 milioni di sterline nel 2008 in un fondo pensione da due miliardi, ha consegnato una quota del 17% nella ex controllata NXP Semiconductor.
Questo gruppo dei semiconduttori è ormai controllato da terzi, per la precisione dal private equity: una cordata di fondi – Kkr, Bain Capital, Apax, AlpInvest e Silver Lake – che ha rilevato la maggioranza nel 2006. È stato quotato al Nasdaq il mese scorso, con una valutazione complessiva di 3,5 miliardi di dollari. Per rendere operazioni che contengono qualche rischio (sul futuro valore degli asset) attraenti per i dipendenti, però, si è reso necessario qualche incentivo. Spesso, ha rivelato il Wall Street Journal, sono accordi “over-collateralized”, ovvero che devono mettere sul piatto, per assicurare contro sorprese negative in futuro sul valore, più asset di quanto strettamente necessario. Per Phillips, ultimo delle serie, si è trattato di quello che la società stessa ha definito un «piccolo sconto» sul valore di Borsa delle azioni di NXP nel passaggio al pension fund di una partecipazione da 350 milioni di euro. I fondi pensione hanno sicuramente diritto di essere prudenti: i titoli di NXP sono in calo del 13% dalla quotazione e i bilanci restano assediati dalla debole ripresa globale.