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 2010  settembre 11 Sabato calendario

IL VERDE FA STORIA

Piante rare e da collezione presentate da oltre cento florovivaisti provenienti da ogni parte d’Europa; incontri con artisti, studiosi e architetti del paesaggio di fama internazionale; visite guidate ai Giardini Segreti di Villa Borghese; installazioni paesaggistiche dove tutti (compresi i bambini) potranno comporre giardini con le etichette delle loro piante preferite; un progetto dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù per creare un orto ludico e terapeutico dove i piccoli pazienti con danni neurologici potranno coltivare fiori e piante per assaporare momenti di spensieratezza in compagnia. Sono alcune delle iniziative offerte dalla mostra «La conserva della neve», ideata e curata da Lusi Nesbitt, presidente dell’omonima associazione culturale e dall’agronomo paesaggista Maria Cristina Leonardi e promossa dall’assessorato capitolino alla Cultura con il patrocinio della Presidenza del Consiglio, del ministero dell’Agricoltura e della Fondazione Roma.
«La conserva della neve», che prende il nome dai grandi contenitori interrati in cui si conservava la neve prima dell’invenzione dei frigoriferi e che si svolgerà dal 17 al 19 settembre al Parco dei Daini, è alla sua ottava edizione. Ma è la prima volta che viene allestita dentro Villa Borghese. Fino all’anno scorso, a fare da cornice ai migliori «vivai da collezione» era il parco di Villa Lante di Bagnaia, nei pressi di Viterbo. «La scelta del Parco dei Daini - spiega Lusi Nesbitt - nasce dall’intenzione di dare un carattere sempre più internazionale all’evento e di offrire a un maggior numero di visitatori l’opportunità di conoscere e acquistare varietà vegetali prodotte da vivai specializzati. Una scelta dettata anche dalla passione che l’Associazione nutre per Roma e per l’immenso patrimonio verde che la caratterizza. I suoi parchi storici, conosciuti in tutto il mondo, coprono infatti il 34 per cento del territorio urbano». L’intento di contribuire alla salvaguardia e alla manutenzione di questi parchi è sottolineato da un accordo con il Comune, come racconta Alberta Campitelli, dirigente della sovrintendenza comunale alle Ville: «Le organizzatrici di "La conserva della neve", in cambio degli spazi offerti per la mostra, ci forniranno gratis e nei tempi giusti le bulbose storiche da piantare nei Giardini Segreti, creati da Scipione Borghese». In questi Giardini, dopo i restauri terminati una decina di anni fa, si era cercato di riproporre le stesse essenze che nel Seicento incantavano gli ospiti del Cardinale, a cominciare dai tulipani botanici fino alle fritillarie imperiali. «Un recupero filologico importante - sottolinea Campitelli - ma complicatissimo da rispettare, vuoi perché spesso presso i vivai comuni queste piante non sono reperibili, vuoi per le difficoltà burocratiche che facevano allungare smisuratamente i tempi di approvvigionamento, mettendo a rischio il programma di tre fioriture annue che ci eravamo proposti. Con questo accordo non solo viene creata per la prima volta una sinergia di intervento pubblico e privato, ma si fa rivivere una tradizione che risale al tempo dei Borghese e che poi è stata dimenticata: quella di esporre e di far conoscere al pubblico le più belle collezioni di piante rare e antiche».
L’iniziativa ha affascinato anche Gianni Letta, che ieri mattina ha presentato la mostra e l’ha definita «bella, specialistica e raffinata», aggiungendo che «ha il merito di introdurre allo studio degli alberi e della natura, alla biodiversità vegetale e a quella protezione dell’ambiente di cui tutti parlano ma pochi con cognizione di causa». Maria Cristina Leonardi, insieme ad Enrico Castelli, responsabile della Neuroriabilitazione dell’Ospedale Bambino Gesù, ha presentato il progetto dell’orto che dovrebbe essere completato presso la sede di Santa Marinella, dove i bambini potranno seminare, raccogliere e mangiare in mensa gli ortaggi. E il progetto più ampio di uno spazio ludico per accogliere piccoli neurolesi. I visitatori della mostra saranno chiamati a sostenere l’iniziativa con un’offerta minima di cinque euro. Tra gli incontri, da non perdere quello con Isabella dalla Ragione, che ricerca piante antiche e le fa rivivere nel suo frutteto di Archeologia Arborea a Città di Castello.
Lauretta Colonnelli