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 2010  settembre 13 Lunedì calendario

PIU’ CAPITALE ANTIRISCHIO PER RAFFORZARE LE BANCHE

Arrivano le nuove regole anticrisi per le banche: i governatori e i capi della Vigilanza dei paesi più ricchi del mondo presenti nel comitato di Basilea hanno infatti approvato ieri i più severi requisiti patrimoniali che i gruppi creditizi dovranno rispettare per espandere la loro attività.
Rispetto ai vecchi limiti resta immutato il parametro minimo complessivo del patrimonio, pari cioè all’8% delle attività ponderate per il rischio, ma cambia la composizione richiesta: così dovrà passare dal 2% al 4,5% la parte di qualità più alta, il common equity, cioè in sostanza capitale e riserve e dovrà salire di conseguenza dal 4 al 6% il cosiddetto Tier 1 che oltre al common equity comprende gli strumenti patrimoniali più qualificati e robusti. Inoltre le banche dovranno dotarsi di risorse aggiuntive, anch’esse di qualità elevata, ed è questa la vera novità di Basilea 3, i cosiddetti buffer, c usci net t i pat r i moniali. L’ammontare rigido di tale buffer ( buffer per la conservazione del capitale) dovrà essere pari al 2,5% delle attività ponderate al rischio e se le banche non rispetteranno tale vincolo potranno incorrere in misure di vigilanza come il divieto alla distribuzione degli utili o al pagamento di bonus ai manager. Le Autorità potrebbero però richiedere alla banca anche ulteriori risorse aggiuntive fino al 5% in caso di surriscaldamento del credito (buffer anticiclico).
Il nuovo accordo, Basilea 3, dovrà passare all’esame dei capi di Stato e di governo del G20 che si riunirà l’11 novembre a Seoul in Corea. La sua approvazione sarà il passo più significativo nella strada della riforma della finanza programmata dopo il precipitare della crisi a seguito del crac della Lehman. E coordinata dal Financial stability board, l’organismo internazionale presieduto dal governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. I nuovi parametri entreranno in vigore, una volta approvati dal G20 e quindi dalle autorità nazionali, il primo gennaio 2013 ma l’operatività sarà graduale per evitare la frenata dell’attività creditizia.
Le banche nel mondo avranno un periodo di transizione per «adeguarsi ai nuovi standard continuando a supportare la ripresa economica», ha affermato ieri il presidente della Bce e del gruppo dei governatori, Jean-Claude Trichet. Secondo il quale gli accordi raggiunti oggi «contribuiranno alla stabilità finanziaria nel lungo termine».
Basilea 3 avrà dunque un avvio soft per non compromettere il necessario sostegno finanziario dell’attività economica. E per venire incontro alle richieste delle banche che in tutto il mondo hanno fatto non poca resistenza contro l’introduzione di nuovi parametri sul capitale. In pratica a partire dal 2013 i nuovi requisiti minimi riferiti al common equity e al Tier 1 saranno pari, rispettivamente al 3,5% e al 4,5% delle attività ponderate per il rischio e verranno progressivamente aumentati fino a raggiungere i nuovi livelli richiesti nel 2015. Il buffer per la conservazione del capitale verrà introdotto gradualmente a partire dal 2016 e la transizione al nuovo regime verrà completata nel 2019. Sarà introdotto con gradualità entro il 2018 anche l’inasprimento delle deduzioni attraverso le quali si assicurerà il miglioramento della qualità del patrimonio. In particolare non ci saranno cambiamenti per tutto il 2013, successivamente si partirà con interventi pari al 10% ogni anno. Sfuggiranno alla regola gli strumenti di ricapitalizzazione sottoscritti dai governi durante la crisi, come i Tremonti bond in Italia, che saranno riconosciuti integralmente fino al 1 gennaio del 2018. In ultima analisi i nuovi requisiti saranno pienamente a regime solo nel 2020 e strumenti non più compatibili nel patrimonio saranno completamente esclusi a partire dal 2023.
L’accordo di Basilea 3 cambia e rende più severe anche le ponderazioni dei rischi delle attività bancarie, in parte definite già in luglio, che entreranno come il resto in vigore con gradualità: si va da tecniche di misurazioni più robuste sul trading book, negoziazioni di titoli a quelle sui derivati.
Stefania Tamburello