Azzurra Della Penna, Chi, n. 37, 15/09/2010, pp. 92-96, 15 settembre 2010
Il 10 settembre Lorenzo Riva festeggerà nella sua Monza i 50 anni d’attività. «Nella mia testa c’è il primo abito da sposa, disegnato a 11 anni, per mia sorella
Il 10 settembre Lorenzo Riva festeggerà nella sua Monza i 50 anni d’attività. «Nella mia testa c’è il primo abito da sposa, disegnato a 11 anni, per mia sorella. Ci sono i pomeriggi trascorsi a osservare i quadri di Antoon van Dyck per cercare di capire come andavano fatti i drappeggi. C’è la rivoluzione del ’68, quando abbiamo rubato i vestiti ai Beatles e abbiamo perduto tutto in materia di eleganza. Ricordo le amanti che vestivano Chanel per giocare alle signore… . […] Un milione di anni fa lavoravo per Biki. Le portavo i miei bozzetti. Lei ne realizzava tanti. Uno, in particolare, un abito blu notte con una fusciacca verde, fu fatto per Maria Callas. Ero un bimbo e vestivo la Divina. […] Io le mie collezione di capi da tutti i giorni le chiamo collezioni di demi-couture. Non è una questione di prezzo. I miei abiti costano quanto o anche meno di quelli di altri. Il fatto è che non si può pensare che il lusso venga fatto in serie. […] Ho portato in passerella il contrario di quello che le spose sognano (magari senza confessarselo). Mi spiego: tutte, quel giorno, sognano di sembrare delle meringone. Io, invece, ho tolto agli abiti tutti i fronzoli e gli orpelli».