varie, 13 settembre 2010
Sergio Guidi, 57 anni. Fiorentino, proprietario della trattoria-pizzeria “i’GuiDi”, orfano di entrambi i genitori, celibe, «gran lavoratore», negli ultimi tempi era molto stressato perché aveva 18 mila euro di debito con le banche e in più doveva degli stipendi arretrati a un paio di ex dipendenti che l’assillavano con la richiesta di denaro
Sergio Guidi, 57 anni. Fiorentino, proprietario della trattoria-pizzeria “i’GuiDi”, orfano di entrambi i genitori, celibe, «gran lavoratore», negli ultimi tempi era molto stressato perché aveva 18 mila euro di debito con le banche e in più doveva degli stipendi arretrati a un paio di ex dipendenti che l’assillavano con la richiesta di denaro. L’altra notte, dopo aver salutato il pizzaiolo dicendogli «ci vediamo artedì», inviò un sms ai creditori («Mi avete ammazzato con le vostre pretese, non riceverete più una lira, arrangiatevi, addio»), diede fuoco al ristorante, in maglietta e mutande entrò nel gazebo esterno, salì su una scala, legò una corda a una trave, l’altro capo se lo passò attorno al collo, e si lasciò penzolare. Alle 3 di notte tra domenica 13 e lunedì 13 settembre nella trattoria-pizzeria “i’GuiDi” in via Piccinni, periferia nord di Firenze.