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 2010  settembre 13 Lunedì calendario

Jones Terry

• Cape Girardeau (Stati Uniti) ottobre 1951. Pastore di Gainesville (Florida) annunciò l’intenzione di bruciare l’11 settembre 2010 una copia del Corano, le proteste e gli appelli provienienti da tutto il mondo e l’intervento del presidente degli Stati Uniti Barack Obama lo convinsero infine a desistere dal suo proposito • «[...] cominciò il cammino verso la propria Gerusalemme Liberata mettendo le mani nel bussolotto delle elemosine. [...] "[...] È perseguitato dai parrocchiani ai quali fregava i soldi" dice l’ex moglie divorziata [...] "papa" di una congregazione di 50 fedeli [...] La sua storia, che comincia dai desolati parcheggi di auto usate, una professione che nell’opinione dei cittadini è sullo stesso livello di disistima dei dentisti, avvocati, politicanti e giornalisti, sboccia quando la vocazione lo trafigge e lo porta in una chiesa genericamente cristiana in Germania, accanto a Colonia. Terry, divenuto reverendo della propria immaginaria confessione come negli Stati Uniti è possibile a tutti fare versando una tassa comunale, fregiandosi del titolo purché fuori dalle grandi denominazioni organizzate e poi sperando che le pecorelle accorrano, è l’incarnazione di un antica verità americana, secondo la quale nessuno è mai andato in bancarotta vendendo Dio. Quando aprì il proprio tempio in Germania, dove era volato inseguito da clienti insoddisfatti del suo "usato molto insicuro" il fresco pastore raccolse un centinaio di fedeli. Non una cattedrale, ma abbastanza per vivere alle spalle degli altri. Ma fu in Germania che la sua vocazione di nuovo Carlo Martello a Poitiers, di Riccardo Cuor di Leone alla riconquista del Santo Sepolcro dalle grinfie del Califfo, sbocciò. Avvenne in coincidenza con l’immigrazione turca che occupò il quartiere dove sorgeva la chiesa. "I miei sermoni contro l’Islam e Maometto non piacevano ai turchi e ricevetti minacce di morte". Dai turchi fanatici, forse, ma dai fedeli certamente, inviperiti quando scoprirono che, tra un sermone e l’altro, il loro pastore si imbertava le elemosine per uso personale. La moglie e la figlia lo lasciarono. Terry dovette portare l’armatura e lo spadone in Florida, ma non nella Florida dei ricchi pensionati, degli "uccellini della neve" scesi a vivere e a morire spendendo i loro investimenti, ma nella terra più rustica dello Stato, attorno a Gainesville dove fondò una nuova chiesa. Il Gainesville Times fece una rapida inchiesta sul nuovo pastore di anime tornato dopo l’avventura in Germania. Scoprì che le accuse della ex moglie e della figlia, Sylvia, erano gravi. Che denunce lo avevano bersagliato a Colonia, dove i fedeli più ingenui erano stati convinti a cedere tutti i loro beni e donati alla "TS Enterprise", la sua azienda, con la quale alimentava un discreto traffico via e-bay, le aste via Internet. Di fatto, la sua nuova chiesa era un capannone nel mezzo del nulla, acquistato per pochi dollari in una landa depressa dopo un fallimento. Dal suo pulpito, nella scarsità di devoti e soprattutto di elemosine, Terry tentò di suonare tutti i tasti che piacciono alla destra cristianista e fanatica e hanno fatto la fortuna di molti. Lanciò una campagna anti gay, contro un candidato alle elezioni. "No all’homosindaco" proclamò. Flop. Il sindaco fu eletto. Si unì a campagne contro l’aborto. Troppa concorrenza e altro flop. Si fece crescere baffoni a manubrio, da Re Umberto Primo e predicò contro l’immigrazione, un altro classico. Ma in Florida, dove ormai per le strade si parla più spagnolo che inglese, essere contro l’immigrazione è un rischio. Il capannone restò vuoto. Poi [...] estate del 2010 l’idea dello "stunt", come lo ha definito Barack Obama, del numero, del grande gimmick pubblicitario. Il rogo del Corano, "il libro dell’odio", "la minaccia islamica", "la risposta - sono sempre parole sue - dell’America che vuole reagire ed è stanca di prendere pugni in faccia". All’armi piromani. Tombola. Il crociato aveva trovato il numero giusto. Nella istantanea diffusione delle notizie [...] la pira del Libro del Male (sempre parole sue) ha raggiunto Washington, dove Obama prima lo ha sconsigliato, poi pregato [...] Ha scosso generalissimi come David Petraeus, che lo scongiura di pensare ai duecentomila soldati sparsi in nazioni mussulmane, ghiotti bersagli per le rappresaglie dei fanatici, come se già non lo fossero abbastanza. I media responsabili, come la Associated Press, hanno deciso di ignorare il suo stunt e il suo rogo, ma le grandi agenzie, le network, i grandi quotidiani non controllano più da tempo il flusso dell’informazione. "Ma io non ho paura" dice il crociato coi baffi e la pistola con la quale gira sempre, nella fondina del cinturone, come in Florida è permesso fare. "Ho sentito la voce di Dio che vuole salvare i propri figli dal Male e seguo la sua volontà" [...]» (Vittorio Zucconi, "la Repubblica" 10/9/2010).