Luca Fornovo, La Stampa 12/9/2010;, 12 settembre 2010
«Negare drasticamente il diritto di sciopero ai calciatori sarebbe incostituzionale, anche perché tra gli sportivi professionisti non ci sono solo quelli di serie A, ma anche quelli di serie inferiori, e altre categorie di sportivi che sovente hanno retribuzioni molto più basse e un potere contrattuale minimo
«Negare drasticamente il diritto di sciopero ai calciatori sarebbe incostituzionale, anche perché tra gli sportivi professionisti non ci sono solo quelli di serie A, ma anche quelli di serie inferiori, e altre categorie di sportivi che sovente hanno retribuzioni molto più basse e un potere contrattuale minimo. D’altra parte, credo che la forza dello sciopero stia in larga parte nell’impegno etico e nella solidarietà che suscita nell’opinione pubblica. Un calciatore milionario che sciopera rischia di danneggiare il suo rapporto con l’opinione pubblica, un elemento essenziale del suo patrimonio professionale». (Il giuslavorista Pietro Ichino)