Serena Uccello, Il Sole 24 Ore 11/9/2010, 11 settembre 2010
SERIE A IN SCIOPERO SUL CONTRATTO
Almeno undici scioperi annunciati e uno solo attuato, nel 1996. Questa volta però i giocatori di serie A potrebbero davvero andare fino in fondo e non scendere in campo il 25 e il 26 settembre (quinta giornata di campionato), come ha chiarito ieri Massimo Oddo, portavoce dei calciatori: «Sul nostro corpo decidiamo noi – ha attaccato il difensore del Milan – guadagnare di più non può significare avere meno diritti». Fondamentale sarà l’esito della riunione prevista per lunedì alla Figc. Lì la Lega Calcio e l’assocalciatori si incontreranno per discutere del contratto scaduto ma soprattutto della riforma del contratto collettivo che vorrebbero le società e che il presidente dell’Assocalciatori, Sergio Campana, ha definito «fuori da ogni immaginazione. Non avevo mai visto – ha proseguito – una presa di posizione così diretta, decisa e universale da parte dei calciatori». A rincarare la dose sempre Oddo: «Lo sciopero ci sarà, al di là delle decisioni che saranno prese, e si protrarrà in assenza di accordi consoni».
Su un solo punto i calciatori sembrerebbero pronti a trattare: «La flessibilità economica dei contratti, il resto è inaccettabile. È irragionevole – continua Campana – il divieto di rifiutare un trasferimento all’ultimo anno di contratto, come mettere un giocatore fuori rosa, comminare sanzioni e decidere quali attività extracalcistiche siano lecite senza il
Grezzi
giudizio del collegio arbitrale, costringendo i calciatori a ricorrere ai tribunali ordinari, e obbligarli a farsi curare dai medici scelti dalle società, pena doversi accollare le spese per intero».
Posizione netta, e altrettanto netta è la reazione che arriva dal presidente della Lega, Maurizio Beretta, che parla di «una scelta irresponsabile, senza confrontarsi nel merito, è un atteggiamento molto grave» e poi aggiunge: «L’idea di presentarsi al tavolo con una pistola carica non è il modo migliore per cercare un accordo ». Il numero uno della Lega ha quindi ricordato che l’accordo riguarda 625 giocatori con retribuzioni medie di oltre un milione e mezzo di euro. È un segnale pessimo per tutte le altre categorie che in questo paese si confrontano su problemi economici gravi ». Così: «Sono i cittadini ad essere danneggiati ». Quanto alle dichiarazioni dei calciatori: «Lunedì dettaglieremo e motiveremo le nostre proposte – ha proseguito Beretta – respingendo le accuse false che ci sono state mosse ». Diretto il presidente del Palermo, Maurzio Zamparini che definisce lo sciopero «ridicolo». «Questi ragazzi che sono giovani sono in balia di quattro stupidotti », ha tuonato. Mentre Enrico Preziosi definisce la decisione «la solita prova di forza dei sindacati. Non capisco per cosa protestano, visto che il contratto non è ancora stato firmato». Auspica «che si trovi un accordo» Gianni Rivera ora presidente del settore giovanile e scolastico della Federcalcio. Parla «di una prova muscolare che non serve a nessuno », il presidente della Lazio, Claudio Lotito. Mentre il presidente del Coni Gianni Petrucci ammette che «le ragioni possono essere da una parte e dall’altra, ma oggi il calcio non è più il motore dello sport, quindi stiano attenti ad alzare troppo i toni».