Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  settembre 10 Venerdì calendario

Greco Tato

• (Salvatore) Bari 8 febbraio 1977. Avvocato. Politico. Consigliere regionale pugliese. Nel 2006 fu eletto alla Camera con l’Udc • «[…] il nipote di Antonio Matarrese, golden boy della politica barese, ex udc e ora coordinatore di “Puglia prima di tutto”, indagato per la sanità pugliese […]» (V. Pic., “Corriere della Sera” 1/8/2009) • «[…] leader […] della “Puglia prima di tutto” (il partito costituito alcuni anni fa da […] Raffaele Fitto che tra l’altro candidò la escort Patrizia D’Addario) […] è stato rinviato a giudizio dal gup Marco Guida del Tribunale di Bari per associazione a delinquere, corruzione e falso in concorso con i fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini, dei quali è ritenuto “socio occulto”, ed altre tre persone. […] è […] accusato nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità pugliese: avrebbe fatto affari illeciti con quasi tutte le Asl della regione vincendo appalti milionari grazie all’appoggio di politici e dirigenti medici. I fatti contestati risalgono al periodo tra fine 2003 ed il 2004, quand’era consigliere regionale dell’Udc, e in quanto “socio occulto” delle società dei fratelli Tarantini, avrebbe influenzato, secondo l’accusa, i vertici delle Asl pugliesi affinché acquistassero le protesi prodotte dalle aziende di Gianpi. In sostanza, in cambio di viaggi, buoni benzina e regali, avrebbe spinto sanitari, dirigenti, funzionari e amministratori delle aziende sanitarie di Bari e Foggia a dichiarare “infungibili” le strumentazioni di marca Tarantini, a falsificare gli atti di acquisto battendo in maniera sleale la concorrenza. […] “Le intercettazioni telefoniche disposte sulla mia utenza sono terminate a febbraio 2003, per cui non ci capisce come la Procura abbia potuto ritenere provato un mio qualsivoglia ruolo attivo se i fatti contestati sarebbero stati commessi tra la fine del 2003 e il 2004, mancandone la benché minima prova agli atti. La maggioranza dei capi di accusa residuati alla dichiarazione di prescrizione disposta nella udienza del 26 febbraio […] riguardano l’acquisto di forniture della società Tecno Hospital, mentre a me viene contestato di essere stato ‘socio occulto’ della società Gsh”. Greco sottolinea anche una presunta variazione dei capi d’imputazione: “Per tutto il corso dell’inchiesta, dal 1998 al 2006 la Procura non ha mai ipotizzato un mio ruolo nella presunta associazione per delinquere che faceva capo ai fratelli Tarantini, salvo considerarmi loro ‘socio occulto’ nella notifica di conclusione delle indagini del giugno 2009”. […]». (m. l. m., “il manifesto” 8/5/2010).