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 2010  settembre 10 Venerdì calendario

Tomatis Lorenzo

• Sassosferrato (Ancona) 2 gennaio 1929, Lione (Francia) 21 settembre 2007. Oncologo. Scrittore • «[…] scienziato di fama internazionale, dal 1982 al 1993 ha guidato a Lione l’Agenzia internazionale per le ricerche sul cancro ed è stato, dal 1996 al 1998, direttore scientifico dell’ospedale infantile di Trieste “Burlo Garofolo”. […] padre torinese e madre triestina, Tomatis aveva vissuto a Trieste fin da bambino. Laureatosi all’Università di Torino, aveva iniziato la sua lunga carriera a Chicago, dove aveva lavorato fra il 1959 e il 1967. Oltre alla principale attività di ricercatore, con circa duecento lavori fin dagli anni Cinquanta, si è spesso occupato della cosiddetta fuga dei cervelli dall’Italia. Tomatis ha scritto numerosi romanzi in cui il rigore scientifico si unisce a una freschezza narrativa capace di raccontare le ambivalenze degli uomini e della scienza. L’ultimo libro, pubblicato nel 2005 da Sironi, si intitola Il fuoriuscito e racconta la carriera di un giovane medico torinese dagli Stati Uniti all’Europa, tra ricerca, corruzione e interessi commerciali delle aziende farmaceutiche. Tra i suoi libri più recenti ricordiamo anche La rielezione (1996, Sellerio) e Il laboratorio (1993, Sellerio)» (“Corriere della Sera 24/9/2007) • «[…] aveva in sé […] la rocciosità dell’uomo pedemontano e la schiettezza e l’indipendenza dei giuliani. Si era laureato a Torino all’inizio degli Anni 50 in una facoltà di Medicina che aveva già perso all’estero tre futuri premi Nobel: Luria, Dulbecco e la Levi Montalcini. Fino al 1959 Tomatis provò a farsi strada nelle stesse aule, lavorando gratis otto ore al giorno per sei anni. Ma i giochi accademici non facevano per lui e si trovò la strada sbarrata. Così nel 1959 prese al volo un posto da ricercatore a Chicago. Rimase negli Stati Uniti fino al 1967, quando si presentò un’altra buona occasione allo Iarc di Lione, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Fece lì tutta la carriera fino al vertice: diresse l’Agenzia di Lione dal 1982 al 1993. Poi tornò in Italia. Semplicemente a fare il medico. E a scrivere romanzi-saggio, la sua passione parallela. L’esordio letterario risale al 1965 con Il laboratorio, pubblicato da Einaudi. Poi vennero La ricerca illimitata nel 1974 (Feltrinelli), Storia naturale del ricercatore nel 1985 (Garzanti), La rielezione nel 1996 (Sellerio) fino al Fuoriuscito. Tomatis si batteva per la prevenzione primaria del cancro. Cioè contro tutti gli agenti inquinanti pericolosi. “L’unica strategia che protegge tutti, ricchi e poveri”, diceva. Non aveva un carattere facile. […]» (Piero Bianucci, “La Stampa” 25/9/2007).