varie, 10 settembre 2010
Angelo Vassallo, 57 anni. Sindaco di Pollica (Salerno) con una storia nel Pd e da poco rieletto in una lista civica, stimato per il suo lavoro in difesa dell’ambiente e della legalità, «uomo profondamente onesto», in cinque anni di amministrazione aveva reso la vita impossibile a chiunque volesse speculare in questo angolo di Cilento, segnalando alla Procura di Vallo della Lucania ogni vicenda dubbia («Prima qui ciascuno faceva e brigava come voleva
Angelo Vassallo, 57 anni. Sindaco di Pollica (Salerno) con una storia nel Pd e da poco rieletto in una lista civica, stimato per il suo lavoro in difesa dell’ambiente e della legalità, «uomo profondamente onesto», in cinque anni di amministrazione aveva reso la vita impossibile a chiunque volesse speculare in questo angolo di Cilento, segnalando alla Procura di Vallo della Lucania ogni vicenda dubbia («Prima qui ciascuno faceva e brigava come voleva. Con lui non era più possibile», ha raccontato il consigliere comunale Carla Ripoli). In particolare era famoso per aver detto no a ogni richiesta di concessione edilizia, in modo da impedire alla camorra di riciclare denaro sporco nel cemento (dopo il piano regolatore generale approvato nel 2004 dalla Regione Campania, nulla è stato più costruito). Noto come il «sindaco pescatore» perché amava il mare e per il suo passato da imprenditore nel settore ittico, sposato con Angela Amendola e padre di Antonio e Giusy, negli ultimo tempi appariva, a detta di amici e parenti, «stanco e preoccupato». Domenica scorsa, mentre tornava a casa a bordo della sua Audi grigia station wagon, fu avvicinato da qualcuno, probabilmente un sicario della camorra, che, tirata fuori una pistola calibro 9x21, gli sparò addosso nove colpi di cui sette lo colpirono al collo, al torace, al cuore. Verso le 23 di domenica 5 settembre lungo la stradina che da Acciaroli porta a Pollica (Salerno).