varie, 10 settembre 2010
fare Poggioreale: transessuale si uccide inalando gas Poggioreale, si suicida detenuto trans è il terzo decesso in pochi giorni Francesco Consolo aveva 34 anni ed era di origini pugliesi
fare Poggioreale: transessuale si uccide inalando gas Poggioreale, si suicida detenuto trans è il terzo decesso in pochi giorni Francesco Consolo aveva 34 anni ed era di origini pugliesi. Si è tolto la vita inalando gas. I Radicali denunciano altre due morti nell’arco di poche settimane. A fine agosto un infarto ha stroncato un recluso. Il medico gli aveva dato un semplice antidolorifico. Ai primi di settembre un’altra morte, questa volta a causa di un mix di farmaci proibiti Un detenuto transessuale di origine pugliese si è tolto la vita inalando del gas nel carcere di Poggioreale. Lo rende noto il Sappe. Il suicidio, avvenuto nella sezione Transex, quella che ospita gay, trans e tossicodipendenti, nella serata di mercoledì. Si chiamava Francesco Consolo ed aveva 34 anni. E’ stato ritrovato senza vita con un sacchetto di plastica in testa e la bomboletta di gas che i detenuti hanno in dotazione, in cella, per poter cucinare. Quello di Consolo è il terzo caso in pochi giorni. Secondo quanto rendono noto Riccardo Arena, che cura la rubrica Radiocarcere su Radio Radicale, e Ristretti Orizzonti, "il primo detenuto è morto il 24 agosto, ma la notizia si è appresa solo oggi. Si chiamava Sergio Scotti ed è morto dopo aver assunto un mix di farmaci (Sanax e Rivodril) introdotti fraudolentemente in cella". "Invece - aggiungono - domenica 5 settembre, durante la notte, è morto un altro detenuto, a causa di un infarto. Si chiamava Giuseppe Coppola, di 60 anni, ed era detenuto sempre nel padiglione Roma del carcere di Poggioreale. Pare che Coppola, verso le tre di mattina, si fosse sentito male ed abbia accusato dolori al petto. Portato in infermeria, gli è stato somministrato un semplice antidolorifico ed è stato rimesso in cella. Non è chiaro se il medico lo abbia visitato o meno. Dopo un paio d’ore Coppola si è di nuovo sentito male tanto che è svenuto in cella. E’ morto durante il trasporto in autoambulanza stroncato da un infarto". "Centoventicinque detenuti sono morti dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane - sottolinea Rita Bernardini, deputato Radicale - questi sono ’omicidi di Stato’, con l’aggravante che lo Stato è consapevole di ciò che fa e non si vuole ravvedere" (09 settembre 2010)