varie, 10 settembre 2010
Zabina Kazanxhiu, 38 anni. Albanese, vent’anni fa, sola, incinta e disperata, era salita su una carretta del mare diretta in Italia e sulla nave aveva conosciuto il connazionale Dreka Raniz, dodici anni più vecchio di lei
Zabina Kazanxhiu, 38 anni. Albanese, vent’anni fa, sola, incinta e disperata, era salita su una carretta del mare diretta in Italia e sulla nave aveva conosciuto il connazionale Dreka Raniz, dodici anni più vecchio di lei. I due s’erano stabiliti a Cavenago Brianza dove avevano messo al mondo altri tre bambini, lei tirava avanti la famiglia lavorando come donna delle pulizie mentre lui, nullafacente, era noto ai carabinieri per piccoli crimini. I due da tempo litigavano di continuo, lui spesso la riempiva di botte e così lei, non potendone più, qualche mese fa aveva trovato il coraggio di lasciarlo e s’era trasferita coi figli in un paese vicino. L’altro giorno la Kazanxhiu tornò in casa del Raniz per prendere certi documenti ma mentre camminava in corridoio lui, che la seguiva impugnando un coltello da cucina, le infilò la lama di trenta centimetri due volte nella schiena. Quindi avvertì del delitto i vicini di casa e attese i carabinieri, immobile, accanto alla salma. Mattinata di mercoledì 8 settembre in un bilocale a Cavenago Brianza (provincia di Monza e Brianza).