Valentino Maimone, Panorama senza data, ma 1997, 10 settembre 2010
Per Umberto BRINDANI da Giorgio Dell’Arti STRISCIA LA NOTIZIA STORY (1988-1997) 7 novembre 1988 - Esordio su Italia 1
Per Umberto BRINDANI da Giorgio Dell’Arti STRISCIA LA NOTIZIA STORY (1988-1997) 7 novembre 1988 - Esordio su Italia 1. Dietro la scrivania siedono Gianfranco D’Angelo ed Ezio Greggio. Regia di Beppe Recchia. 18 novembre 1988 - Alberto La Volpe, direttore del Tg2, telefona a Gianfranco D’Angelo per lamentarsi della satira nei suoi confronti. La chiamata viene registrata e mandata in onda. 31 gennaio 1990 - Federico Fellini sull’Unità a proposito di Striscia la notizia: «Ho visto una trasmissione che risulta più o meno come un reato». 3 marzo 1990 - Striscia la notizia svela in anticipo i nomi dei vincitori del festival di Sanremo: 1° i Pooh, 2° Toto Cutugno, 3° Minghi e Mietta. Per queste rivelazioni il conduttore Johnny Dorelli querelerà (senza successo) Antonio Ricci. 29 maggio 1990 - I carabinieri sequestrano la puntata del 29 maggio 1990. Reato ipotizzato: vilipendio alla bandiera. Le immagini del presidente Cossiga che dava un’onoreficenza a un battaglione dell’esercito appuntando una medaglia al tricolore, erano state modificate: al posto della medaglia, un corno portafortuna. 1 ottobre 1990 - Al via la terza serie. Debutto del Gabibbo. 14 gennaio 1991 - Striscia la notizia rivela che a La Spezia sono state costruite e sostano da tempo navi da guerra dell’Iraq complete di equipaggio e armi. 18 febbraio 1991 - Le ripetute gag sui piloti Bellini e Cocciolone, catturati in Iraq nel corso della Guerra del Golfo, provocano le proteste di varie associazioni di ex combattenti e reduci. 19 febbraio 1991 - Striscia la notizia sconfessa un giornalista della Cnn che, durante un attacco iracheno a Tel Aviv, aveva indossato la maschera antigas soltanto a fini spettacolari. 6 novembre 1991 - Un gruppo di donne militanti del Psdi accusa Striscia la notizia di vilipendio alla bandiera. Motivo: il tricolore sul body delle “veline”. 4 dicembre 1991 - Le associazioni degli infermieri protestano contro Angela Cavagna, “sexy-infermiera” a Striscia la notizia. 17 febbraio 1992 - È il giorno dell’arresto di Mario Chiesa. Il Tg5 delle 20 non spiega che si tratta di un socialista. Mezz’ora dopo lo farà Striscia la notizia. 6 aprile 1992 - Pippo Baudo: «La Democrazia cristiana ha perso le elezioni per colpa di Striscia la notizia». 26 ottobre 1992 - L’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Sommarito, si dimette dal comitato direttivo e dalla commissione di revisione dei conti della fondazione Virgillito, dopo aver saputo da un servizio del Gabibbo che “il Teatrino” - un locale milanese di proprietà dell’ente benefico - rappresenta spettacoli a luci rosse con le più famose pornostar. 17 novembre 1992 - Il Gabibbo individua una stazione ferroviaria romana vicino allo stadio Olimpico, costruita per il mondiali del ’90 e mai più utilizzata. Seguiranno avvisi di garanzia e arresti. 27 novembre 1992 - Il Gabibbo porta per la prima volta le telecamere nella casa di una famiglia del campione Auditel e ne svela il cognome. 6 marzo 1993 - Striscia la notizia modifica lo spot della Snam (Eni) facendo comparire nella mano “pulita” una bustarella. La Snam minaccia di sospendere la campagna pubblicitaria pianificata sulle reti Fininvest (valore: tra i 7 e i 21 miliardi). Il giorno dopo Striscia rettifica: «Visto che il vertice Snam è tutto in galera, il metano ti dà una manetta». La Snam blocca gli spot su Canale 5, Rete 4 e Italia 1. 2 aprile 1993 - Striscia la notizia individua un caso di pubblicità occulta del quotidiano “la Repubblica” all’interno dello sceneggiato Rai “Un commissario a Roma”, con Nino Manfredi. È il primo atto di una crociata che diventerà un tormentone. 12 maggio 1993 - Un’associazione di ascoltatori radiotelevisivi denuncia Striscia la notizia per vilipendio alla religione e offesa all’onore di un capo di Stato estero: il Papa. 13 maggio 1993 - Viene concessa l’autorizzazione a procedere nei confronti di Andreotti per associazione per delinquere di stampo mafioso. Le telecamere di Striscia la notizia riprendono un senatore che va a baciare le mani del senatore a vita. 1 febbraio 1994 - Il rappresentante della comunità araba in Italia, Youssef Roushdy, protesta formalmente per le gag su Arafat: il leader dell’Olp era stato doppiato con un accento giudicato «poco rispettoso». 4 febbraio 1994 - Ospiti al Costanzo show, quelli di Striscia mostrano un filmato registrato di nascosto in cui Achille Occhetto dice: «Anche “Il rosso e il nero” sbaglia, è finita la serie positiva, mi sono rotto i coglioni...». 7 febbraio 1994 - Imitando la voce di Berlusconi, Ezio Greggio telefona infuriato al Tg 4 mentre Emilio Fede sta intervistando Walter Veltroni. Fede sbianca, balbetta, si imbarazza visibilmente. 10 marzo 1994 - Emilio Fede registra un nastro di insulti per la redazione di Striscia la notizia, che lo manda in onda. Reazione immediata del direttore del Tg4: nella piazza davanti agli studi di registrazione, urla «Banda di finocchi, pederasti, comunisti di merda, ve la farò pagare...». 25 novembre 1994 - In un “fuori onda” viene carpito un dialogo tra Antonio Tajani e Rocco Buttiglione in cui quest’ultimo anticipa il suo piano di centro-destra («Un nuovo, forte polo di centro»). 4 gennaio 1995 - Striscia la notizia rivela che una concorrente del programma Se io fossi Sherlock Holmes, condotto da Jocelyn, tre anni prima aveva fatto la valletta in un’altra trasmissione di Jocelyn. Non solo: è anche la moglie di uno degli autori di Se io fossi Sherlock Holmes. 2-3 febbraio 1995 - In due serate consecutive viene trasmesso un colloquio “fuori onda” tra Alfredo Biondi e Vittorio Sgarbi. Biondi: «Montanelli è un cretino, una lurida persona... Odio Andreatta, mi dà fastidio, è uno dei costruttori del caos economico di oggi e fa finta di essere un puro, è un fesso qualunque... Berlusconi non è quella cima che si dice, ripete sempre le stesse cose, divaga... Bossi è proprio finito, completamente: però si capiva che era un cretino». 27 febbraio 1995 - Striscia segnala pubblicità occulta durante la serie Rai Pazza famiglia, protagonista Enrico Montesano. Il giorno dopo, un tentativo di intervista di Stefano Salvi a Montesano finisce a insulti e spintoni. 3 marzo 1995 - Lello Arena ed Enzo Iacchetti fanno ascoltare in trasmissione il 45 giri inciso nel ’75 da Enrico Montesano, dal titolo: “Felice Allegria: io la penso così”. Nel testo della canzone Montesano invita a votare Psi. 28 settembre 1995 - L’incursore di Striscia, Stefano Salvi, cerca di intervistare Enrico Cuccia lungo il tragitto verso Mediobanca. Domande: «È vero che Michele Sindona era il suo pupillo?...Ma lei è davvero l’uomo più potente d’Italia o è solo la testa di ponte di Agnelli?...». Cuccia resta in silenzio. 5 ottobre 1995 - Durante una seduta a Montecitorio, le telecamere di Striscia la notizia individuano due deputati leghisti che si scambiano disegnini pornografici. 10 ottobre 1995 - Vittorio Feltri durante un “fuori onda” con Emilio fede al Tg4: «Sì, facciamo un servizio su questo stronzo di Dini che dice ai giornalisti che non sanno fare il loro mestiere». 26 ottobre 1995 - Durante il suo intervento a Montecitorio, il presidente del Consiglio Dini viene interrotto più volte e perde la calma. Striscia intercetta: «Ma insomma, lasciatemi parlare. Avete parlato voi per due giorni!... Cazzo». 25 febbraio 1996 - Prima dell’inizio dell’ultima serata del Festival di Sanremo, Enzo Iacchetti pronuncia una frase che sul momento appare senza senso («Farò un film con Rosa Fumetto, Lino Banfi e Vince Tempera») e che invece, se si leggono di seguito i nomi di battesimo dei tre protagonisti, è il verdetto del festival: Rosalino (Cellamare, in arte Ron) vince. 4 marzo 1996 - L’Ufficio pubblicità ingannevole mette sotto accusa la serie Rai Il maresciallo Rocca, dopo le ripetute segnalazioni di Striscia la notizia. 5 marzo 1996 - Conversazione telefonica tra Pierferdinando Casini ed Emilio Fede, prima di un collegamento per il Tg4. Casini: «Grandissimo Emilio, se i voti di Dini non li prendo io, voi ve la prendete nel culo... Ma Emilio, allora, ti candidi?». Fede: «Beh, era quasi certo, poi è subentrata una certa riflessione... non so bene chi verrà al mio posto e forse non mi conviene». Casini: «Ho capito e sono d’accordo, credo che non ti convenga». 2 ottobre 1996 - Durante la trasmissione viene letta la trascrizione di una telefonata tra Chicchi Pacini Battaglia ed Emo Danesi. Nel dialogo si faceva riferimento a un’intervista fatta da Giovanni Minoli a Lorenzo Necci il giorno prima a Mixer: «Sì, era tutta concordata...». 3 ottobre 1997 - Mentre infuria la polemica per il ritardo dei soccorsi ai terremotati, il Gabibbo scopre nelle campagne intorno a Pizzighettone, in provincia di Cremona, 134 vagoni della Protezione civile parcheggiati lungo alcuni binari morti. Si tratta di unità abitative commissionate dopo l’alluvione in Valtellina e mai utilizzate. 17 novembre 1997 - All’indomani delle elezioni amministrative che fanno registrare la sconfitta del Polo, Striscia trasmette tre “fuori onda”. Il primo vede protagonista il parlamentare azzurro Franco Frattini che parla con Pierluigi Borghini: «Gli uomini del Ccd? Quelli ci tradiscono domani... Il peso politico di Dini? Ma Dini è morto... Il nostro candidato a Genova? L’abbiamo scelto perché a quell’altro gli era venuto un infarto». Secondo “fuori onda”, Mauro Paissan rivolto ad Antonio Martino: «Avete proprio sbagliato tutto...»; Martino: «Non spargere sale sulle ferite...». Ultimo filmato pirata, Teodoro Buontempo: «Se candidavano me arrivavo prima di Borghini...». 18 novembre 1997 - Dietro le quinte dello Zecchino d’oro, Cino Tortorella dice «Questa sera vincerai tu» al bambino che al termine della gara arriverà effettivamente primo. Il mago Zurlì si difende: «È un discorso che faccio da sempre a tutti i concorrenti». Concorso truccato, autopubblicità o cos’altro? a cura di Valentino Maimone AUDIENCE Audience della prima edizione: 3 milioni 451 mila spettatori (13,7 per cento di share). Edizione con audience più alta: 1996/’97, 7 milioni 954 mila spettatori (30,4 per cento di share). Conduttori: Greggio e Iacchetti. Edizione con audience più bassa: 1993/’94, 3 milioni 620 mila spettatori (16,1 per cento di share). Conduttori: Emma Coriandoli e Sergio Vastano. Audience edizione 1997/’98, dopo le prime 36 puntate: 9 milioni 200 mila spettatori (31,5 per cento di share). Conduttori: Greggio e Iacchetti.