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 2010  settembre 09 Giovedì calendario

GLI AMERICANI ORA RIVOGLIONO I BOND DI WEIMAR

(d.ta.) La storia certe volte ritorna con un cartellino del prezzo attaccato. Alcuni investitori americani hanno aperto un conflitto con lo Stato tedesco: chiedono che una cospicua quantità di titoli emessi negli anni Venti dall’allora Repubblica di Weimar, ora in loro possesso, venga onorata. Si tratta di centinaia di milioni, forse miliardi, che Berlino non ha intenzione di pagare: dice che la vicenda è chiusa da decenni. L’avvocato degli americani, Sam Dubbin, sostiene invece la piena validità di quei bond che consentirono a Hitler «di ricostruire la macchina da guerra tedesca». Le obbligazioni furono emesse dalla Repubblica di Weimar (la forma statuale presa dalla Germania democratica dopo la caduta del Kaiser e prima dell’avvento al potere del nazismo) per finanziare le riparazioni contratte dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale. Una volta preso il potere, Hitler le dichiarò nulle, cioè si tenne il denaro e non onorò gli impegni assunti dai governi precedenti: anzi, fece rastrellare i titoli una volta che avevano perso ogni valore. Dopo la caduta del nazismo, molti di questi certificati furono sequestrati e rubati dai soldati dell’Armata Rossa e quindi chiunque ne fosse stato in possesso doveva sottoporli a una procedura di validazione per poterne riscuotere il valore. La scadenza per registrare questi bond era il 1958. Il problema è che le obbligazioni sono ancora oggi commerciate tra alcuni investitori, nella speranza che la Germania decida di pagare. A metà agosto, un tribunale di Miami ha respinto l’argomentazione tedesca secondo la quale le corti americane non hanno giurisdizione in materia. L’ambasciata della Germania a Washington ha però detto all’agenzia di informazioni Ap che ogni obbligazione che passerà il complesso esame di validazione nei tribunali tedeschi sarà onorata. L’avvocato Dubbin dice che non combatte solo per denaro: è questione generale importante per mantenere la fiducia degli investitori nel mercato globale dei titoli di Stato.