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 2010  settembre 08 Mercoledì calendario

LO STATO DI PALESTINA CI COSTERÀ 50 MILIARDI

Prima ancora di stringere accordi, a Ramallah presentano il conto. Rassegnatevi a pagare, ci fanno saperegli Stati arabi impegnati nei colloqui dipace in Medio Oriente: la pace traisraeliani e palestinesi costerà al mondotra i 40 e i 50 miliardi di dollari. Uncalcolo forse approssimativo, se sopportascostamenti di ben dieci miliardi, ma allo stesso tempo autorevole perchégiunge dal ministro degli Esteri egiziano, Ahmed Aboul Gheit.
È un preventivo di spesa anticipato all’agenzia di stampa ufficiale del Cairo. Occorreranno quindi decine di miliardidi dollari per sostenere un eventuale futuro Stato palestinese, se avrà esito positivo il negoziato di pace diretto, sancito dall’incontro a Washingtondel 2 settembre tra il premier israelianoBenjamin Netanyahu e il presidente palestinese Abu Mazen.
Per coincidenza, sta quasi scadendo il finanziamento di 7, 4 miliardi di dollari, stanziato a Parigi il 17 dicembre2007 dalla Conferenza dei donatori perl’Autorità nazionale palestinese. Nella capitale francese, 96 Paesi e organizzazioni internazionali si erano impegnate a sostenere economicamente i Territori Palestinesi con una cifra addirittura superiore a quella chiesta dagli stessi palestinesi, per il triennio 2008 2011. E l’Italia, con un impegno di 220 milioni di euro negli ultimi 10 anni, è tradizionalmente fra i maggiori finanziatori dell’Anp. Fra il 2008 e il 2010 il governo italiano ha contribuito con 20 milioni di euro tramite la struttura europea di Pegase, e lo scorso marzo ha concesso un ulteriore finanziamento di 7 milioni di euro.
Un impegno che dovrebbe «privilegiarela qualità rispetto alla quantità», commenta il sottosegretario agli Esteri StefaniaCraxi, secondola quale «lapace ha indubbiamente un costo. Ma laguerra ne ha di più. Perciò ha ragione il presidente Berlusconi, quando invoca un piano Marshall per la Palestina».
Un’inchiesta del gennaio scorso, svolta dal sito web Secondo Protocollo aveva rivelato che, nel solo 2009, «l’Autorità Nazionale Palestinese ha ricevuto un acconto di 200 milioni di dollari su una promessa complessiva di 900 dagli Stati Uniti. Dall’Ue ha ricevuto200 milioni di euro per l’assistenza e190 milioni in pagamenti. L’Italia ha destinato alla Palestina 54 milioni, la Francia 90, la Gran Bretagna 125, la Germania 180. Altri Paesi europei hanno devoluto alle casse della Anp un totaledi 330 milioni. Dall’Arabia Sauditasono arrivati 350 milioni di dollari, 250milioni dagli Emirati, 200 milioni dalBahrein, 200 dal Qatar, 180 milioni dal Kuwait e persino 80 milioni dal Qatar. La Libia ha destinato 220 milioni didollari alla Palestina, l’Egitto 140 milioni». E si tratta di ricostruzioni dichiaratamente incomplete, dovute all’opacità dell’Onu e di altre grandi organizzazioni internazionali, quali Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale. Ma un totale provvisorio farebbe ammontare la cifra dei finanziamenti all’Anp nel 2009 a 3, 47 miliardi di dollari per lo sviluppo. Si sono abituati così, da decenni. E così vogliono continuare. Alle spalle del resto del mondo.