Pierluigi Bonora, il Giornale 7/9/2010, 7 settembre 2010
FIAT, MARCHIONNE DA IL VIA AL VALZER DEI MANAGER
Alla fine Andrea Formica, già vicepresidente di Ford Europa dopo aver guidato Ford Italia e trascorso tredici anni nella filiale europea del gruppo americano, ha scelto la strada di Torino, cedendo a un corteggiamento per la verità iniziato alcuni anni fa. Sergio Marchionne ha pensato a lui per dare una nuova impostazione all’assetto di Fiat Group Automobiles, quel rimescolamento delle carte a livello manageriale atteso da mesi e che prenderà corpo dopo l’assemblea straordinaria del 16 settembre con all’ordine del giorno il via libera degli azionisti allo scorporo: da una parte Fiat Spa e dall’altra Fiat Industrial (Iveco, Cnh e parte di Fiat Powertain Technologies).
A Formica l’amministratore delegato del Lingotto assegnerà la responsabilità delle vendite dei quattro marchi (Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Professional) mentre per Lorenzo Sistino, che occupa in questo momento tale incarico, si profilerebbe la nomina ad amministratore delegato di Iveco, complice il fatto che nel 2011 il novarese Paolo Monferino, tra gli uomini più vicini e stimati da Marchionne, compirà 65 anni. Era stato Panorama Economy, nell’ultimo numero, a ipotizzare l’arrivo di Formica in Fiat e ieri, una volta saputo delle dimissioni da Toyota Europa, il cerchio era praticamente chiuso, con AutomotiveNews ad anticipare alle agenzie i dettagli sul cambio della guardia.
Il rimescolamento delle carte è dunque iniziato e non sono escluse altre novità, dopo che Marchionne nelle scorse settimane ha ricevuto e sondato numerosi aspiranti manager. Resta da vedere se per Formica, oltre alle vendite, si farebbe strada una sorta di direzione generale di Fiat Group Automobiles in modo da garantire a Marchionne, un po’ più di respiro, e permettere agli altri manager della prima linea di meglio focalizzarsi sui settori di competenza e le rispettive specializzazioni, anche in ottica Chrysler.
A spingere Formica ad accettare il trasferimento a Torino varie ragioni: il desiderio di tornare a lavorare in Italia dopo la lunga parentesi a Bruxelles in casa Toyota, ovviamante le prospettive che Marchionne gli ha palesato e, probabilmente, qualche malumore sorto nei mesi scorsi quando i vertici del colosso giapponese hanno, a loro volta, spostato delle pedine nelle stanze dei bottoni del quartier generale europeo. Con Formica, però, Toyota perde nel giro di poco tempo il secondo vicepresidente italiano. Lo scorso novembre, infatti, a dire addio a Bruxelles era stato Massimo Nordio, responsabile per l’assistenza e i ricambi, che alla capitale belga aveva preferito Verona, rispondendo alla chiamata di Giuseppe Tartaglione, presidente di Volkswagen Group Italia, per dirigere proprio il marchio Volkswagen.
Da Torino ieri non sono arrivati commenti ufficiali, mentre sul fronte Toyota Europa un portavoce ha solo confermato le dimissioni presentate il giorno stesso da Formica.
Marchionne, intanto, si prepara a volare in Brasile, il mercato più importante del gruppo, dove nel fine settimana parteciperà alla convention dei concessionari.