Montefiori Stefano 7 settembre 2010 Corriere della Sera, 7 settembre 2010
HOUELLEBECQ, LA POSSIBILITÀ DI UN PLAGIO
Houellebecq: «Mescolo fiction e realtà, chi dice che copio è in malafede»
La rivista online «Slate.fr» sostiene che Houellebecq ha copiato su Internet, soprattutto da Wikipedia. I passi incriminati sono quelli in cui lo stesso si abbandona a brevi digressioni sul politico Frédéric Nihous, sulla mosca domestica, sulla cittadina di Beauvais, sui commissariati di polizia e l’ hotel Carpe Diem.
La casa editrice Flammarion è scattata immediatamente in sua difesa: «Michel utilizza comunicati e siti ufficiali come materiale letterario grezzo al fine di integrarlo talvolta nei suoi romanzi, dopo averlo ri-lavorato.
L’ autore si è difeso in una video-intervista sul sito «Nouvelobs.com»: «Il tentativo di fare un po’ di confusione tra fiction e realtà è stato compiuto da molti prima di me nella letteratura francese. In particolare da Georges Perec. Lui però era più bravo, riusciva a inserire dei frammenti completamente estranei al testo con grande abilità e senza modificarli minimamente. Questo creava un contrasto linguistico molto forte, efficace. Io qualche parola la cambio sempre, mi sembra necessario per la tenuta stilistica.
Per esempio, non sono mai riuscito a inserire una ricetta di cucina, come invece ha fatto Perec.
«Slate.fr» ha aggiunto sul tema Houellebecq un articolo più ampio in cui La carte et le territoire viene elogiato senza tentennamenti: «Per la quarta volta consecutiva, il nuovo Houellebecq merita il premio Goncourt».