Corriere della Sera 08/09/2010, 8 settembre 2010
LE DIFFERENZE - 2008
Il contratto del 20 gennaio 2008, l’ultimo sottoscritto unitariamente, era stato chiuso con Federmeccanica dopo quasi sette mesi di trattativa dura, con scioperi e blocchi stradali. L’intesa, secondo l’auspicio del premier in carica allora, Prodi, doveva essere «la premessa per migliorare produttività e efficienza di tutto il sistema e dare maggiore potere d’acquisto ai lavoratori». Era prevista una «una tantum» di 300 euro e un aumento medio di 127 euro a regime, durata quadriennale, e consueta suddivisione della parte economica in due tranche.
2009 Federmeccanica, Fim e Uilm firmano il 15 ottobre 2009 l’accordo separato — dunque non valido per la Fiom — per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. L’intesa, che prevede un aumento salariale medio di 112 euro, prevede oltre all’adeguamento economico una validità triennale del contratto. Per la Fiom, rimasta fuori dalla trattativa, si tratta di «un contratto scandaloso, con il più basso rinnovo salariale da molti anni a questa parte». Nell’accordo interconfederale di pochi mesi prima, nell’aprile 2009, si parla della possibilità di "derogare", solo in casi specifici, al contratto nazionale.