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 2010  settembre 08 Mercoledì calendario

Libri Scolastici per Voce Arancio - In un anno una famiglia italiana spende in media tra 200 e 500 euro per acquistare i testi scolastici di ogni figlio

Libri Scolastici per Voce Arancio - In un anno una famiglia italiana spende in media tra 200 e 500 euro per acquistare i testi scolastici di ogni figlio. Un decreto ministeriale dell’8 aprile 2009 stabilisce i livelli massimi di spesa per i libri di testo delle varie scuole. Alle elementari, grazie al meccanismo delle cedole, i libri sono gratis, mentre per i tre anni delle medie i tetti sono rispettivamente di 286, 111 e 127 euro. I prezzi per le superiori vanno dai 120 euro delle quinte dell’istituto professionale ai 370 per il primo anno del liceo classico. Dal conto sono esclusi dizionari e atlanti. Il decreto prevede anche che il limite di sformaneto massimo dei prezzi è del 10%. Ecco i limiti di spesa previsti dal ministero (tabella tratta dal Sole 24 Ore): INSERIRE QUI TABELLA “SCUOLA.PDF” In realtà, dice il Codacons, oltre il 50% degli istituti superiori italiani sfora il tetto di spesa fissato dal ministero. Questo dato emerge da un’indagine a campione condotto sulle scuole di 14 regioni italiane. In particolare, sfora il 65% degli istituti superiori nel Lazio; il 63% in Abruzzo; il 62% in Calabria; il 61% in Piemonte; il 60% in Toscana; il 59% in Puglia; il 58% in Liguria; il 57% in Emilia Romagna; il 56% in Basilicata; il 55% in Friuli Venezia Giulia, in Campania, in Sardegna e nelle Marche e il 54% in Trentino Alto Adige. Quest’anno il ministero ha anche introdotto l’obbligo per gli editori di mantenere invariato il contenuto del libro almeno per cinque anni. Allo stesso modo, gli insegnanti non potranno più cambiare i libri ogni anno, ma solo dopo cinque nella scuola primaria (cioè le elementari) e dopo sei in quelle secondarie. Mauro Antonelli del Codacons: «Grazie al blocco per alcuni anni si spera possa finalmente decollare il mercato dell’usato». Il caro-libri, però, sembra inevitabile. Spiega Ulisse Jacomuzzi, presidente del Gruppo Educazione dell’Aie, l’Associazione italiana degli editori: «Il prezzo di un libro non può restare fermo, poiché intervengono molte variabili. Se, per esempio, nel 2008 ho stampato le copie di un libro che poi devo ristampare l’anno successivo o due anni dopo, dovrò tenere conto dei nuovi prezzi di mercato delle materie prime». Per questo motivo i prezzi dei libri scolastici sembrano destinati agli aumenti. Eppure qualcosa per spendere meno si può fare. Per esempio girare tra le bancarelle dei numerosi mercatini dell’usato, che permettono di tagliare le spese anche del 50%. Sul sito Studenti.it sono elencate tante iniziative in tutte le regioni d’Italia, segnalate dagli stessi utenti. È sempre meglio, poi, informarsi presso l’istituto scolastico, perché alcune scuole organizzano mercatini interni per favorire scambi di libri usati tra studenti. Ormai, però, non ci sono più solo i classici mercatini: Internet ha ampliato molto le possibilità degli studenti, perché è possibile cercare i libri usati anche sulle numerose bacheche online. Il Libraccio, storica catena specializzata nel mercato dell’usato, offre sconti dal 40 al 60% sul prezzo di copertina. «Effettuiamo sempre un controllo sullo stato di salute del libro prima di metterlo in vendita – afferma il responsabile Piero Fiechter – e raccogliamo principalmente i testi che hanno vita più lunga, escludendo le versioni più vecchie. Garantiamo un’attenzione minuziosa su quelli per la scuola media, più veloce per quelli delle superiori». Di grande utilità la sezione, creata in collaborazione con Ibs, che permette di cercare i libri in base alla città di residenza e alla scuola frequentata. In pratica si tratta di un enorme database cui si accede gratuitamente: basta cliccare regione, comune, scuola e classe per avere in pochi secondi la lista dei testi adottati nella classe del proprio figlio e i relativi prezzi. Si comprano direttamente online sia articoli nuovi sia usati (se disponibili). In due-tre giorni arrivano i libri a casa. Attenzione: per le spese di spedizione tramite corriere bisogna aggiungere al prezzo finale altri 3,9 euro (ma l’invio è gratuito per ordini di importo superiore ai 39 euro). Bisogna anche calcolare l’eventuale commissione per il pagamento con carta di credito. Comprovendolibri invece è una grande bacheca gratuita che mette in contatto venditori e acquirenti di libri usati, senza intermediazioni. Si scrive il titolo o l’autore del libro che serve e il motore lo cercherà nell’archivio. Una volta trovato, ci si mette in contatto con la persona o la libreria che lo vende. Funziona allo stesso modo anche Trovalibro. Tra le altre bacheche in Rete: Libridea, TestiUsati, Libroscambio, IlLibroUsato. L’iniziativa del Codacons che si chiama Libri gratis, con cui si può scambiare o donare libri di testo. Così spiegano sul sito: «Chiunque in tutta Italia possieda un testo scolastico e sia intenzionato a regalarlo o a scambiarlo con un altro libro, può accedere gratuitamente a questo servizio specificando il testo che si intende cedere (titolo, autore, edizione, ecc.), eventuali libri ricercati per scambio, e lasciando i propri riferimenti. In tal modo sarà possibile creare una rete dove i cittadini autonomamente potranno contattarsi e scambiare libri di testo, risparmiando notevolmente in vista del nuovo anno scolastico». Consiglio del Codacons: «Fate attenzione alle nuove edizioni». Se la scuola adotta una nuova edizione di un libro, meglio confrontare il testo nuovo con il precedente per accertarsi che effettivamente ci siano stati dei cambiamenti tali da giustificare la sostituzione. Spesso succede infatti che le differenze tra le due edizioni siano determinate solo dall’aggiunta di qualche immagine o riferimento bibliografico. «Di solito - spiegano dal Codacons - nel testo aggiornato sono indicate tutte le modifiche. Prima di comprare alla cieca, quindi, date un’occhiata alle ultime pagine» (Giulia Cerino, la Repubblica). Prenotando i libri negli ipermercati si possono avere sconti che oscillano fra il 10 e il 30%. Si calcola che quest’anno almeno un milione di famiglie (+7% rispetto al 2009) prenoterà i libri scolastici presso la grande distribuzione. I libri scontati si trovano anche al supermercato, grazie al Segnalibro di Clesp. Con questo sistema si può andare nei punti “Segnalibro” e ordinare i testi, che vengono consegnati nello stesso negozio. I punti vendita sono 1.100 tra supermercati e librerie, sparsi in tutto il territorio nazionale (c’è una pagina per cercare il negozio più vicino). Si paga solo al momento della consegna. Il servizio di Segnalibro si trova nei supermercati Simply-Sma, Leclerc-Conad, Bennet, Carrefour-Gs. Oppure i libri si possono ordinare direttamente alla Clesp, via Internet: si cerca il testo nel database e si sceglie il punto “Segnalibro” dove ritirarlo. Quando la merce richiesta arriva a destinazione, si riceve un messaggio sul cellulare che avvisa dell’avvenuta consegna. Acquistando con questo sistema, i libri costano fino al 20% in meno rispetto al prezzo di copertina. Nel 2009 Clesp ha eseguito 27.000 spedizioni in tutta Italia. Circa il 43% delle prenotazioni sono state evase entro 7 giorni festivi compresi, dal ricevimento dell’ordine compresi i libri in ristampa. Ciascun cliente ha acquistato in media tra 9 e 11 libri, con una spesa compresa tra 120 e 160 euro. Da qualche mese Esselunga offre la possibilità di prenotare i testi scolastici delle scuole secondarie, medie e superiori, direttamente nei punti vendita: sconto del 15% sul prezzo di copertina e se il cliente possiede la carta fedeltà accumula anche i punti. Il servizio, attivo fino al 31 ottobre e disponibile in 86 dei 141 punti vendita sparsi in Italia, è semplice: i clienti ordinano i libri direttamente nel negozio e non appena i testi sono disponibili, vengono avvisati via sms o e-mail. Non solo: è possibile monitorare lo stato dell’ordine su Internet tramite un sistema di tracciabilità, consultando il sito Txtnet. Coop mette a disposizione da anni un servizio analogo a quello di Esselunga, anche se ogni cooperativa attua offerte differenti. Per esempio, dal 7 giugno al 30 settembre Coop Lombardia pratica presso gli Ipercoop e i supermercati aderenti all’iniziativa uno sconto del 10% sui libri di testo, che sale al 20%, quando a richiederlo sono i soci. Dal primo luglio al 30 settembre Coop Liguria, invece, offre ai soci un sconto del 15% sul prezzo di copertina dei testi scolastici e li avvisa tramite sms. Per verificare le condizioni e le offerte nelle varie regioni d’Italia, si può controllare sul sito e-coop dopo aver scelto la provincia che interessa. Presso i negozi Coop si possono ordinare anche i testi universitari (servizio garantito soprattutto nei supermercati più grandi di Roma, Bologna, Napoli, Firenze, Milano). Per risparmiare qualcosa, si possono comprare i testi in formato e-book, da leggere sul computer. L’ostacolo maggiore, ovviamente, è che non tutti i libri sono disponibili in formato elettronico, anche se lo scorso anno una circolare del ministero dell’Istruzione ha dato il via all’uso dell’e-book nelle scuole. La nuova legge prevede che i testi possano essere scaricati direttamente dal computer di casa o di scuola, pagando solo i diritti d’autore ma eludendo i costi di carta, stampa, trasporto e diffusione. Anche gli aggiornamenti dei testi, inoltre, potranno essere scaricati, senza obbligare le famiglie a cambiare libri ogni anno. Un e-book costa in media il 40% in meno di un libro di carta (ma occorre tener presente che l’Iva sugli e-book, assimilati a prodotti software, è del 20%, mentre sui libri tradizionali è del 4%). Alcune case editrici pubblicano sul loro sito Internet l’elenco degli e-book scolastici. Per esempio G.D’Anna, Zanichelli, Garamond, Laterza. Il sito Scuolabook è specializzato in libri elettronici e si possono trovare tutti i titoli disponibili per le scuole di ogni ordine e grado. Tra le iniziative delle amministrazioni locali, quella della regione Liguria che ha stanziato 730 mila euro per dotare le scuole medie inferiori e superiori di libri di testo da dare in comodato d’uso gratuito agli studenti meno abbienti. Si calcola che ne usufruiranno circa 7.000 ragazzi. Per gli studenti delle scuole medie e dei primi due anni delle superiori con redditi bassi è possibile richiedere ai comuni borse di studio e rimborsi sulla spesa per l’acquisto dei libri. Le risorse assegnate quest’anno dal ministero alle amministrazioni comunali ammontano a circa 260 milioni di euro. A Milano invece ci sono dei buoni comunali che vengono concessi a prescindere dal reddito: per accedervi, però, è necessario risiedere in città da almeno due anni.